Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Riqualificazione energetica: tipologie di interventi, soluzioni ed esempi di retrofit edilizio 17/06/2025
Cool Roof e pavimentazioni riflettenti: come ridurre l’effetto isola di calore e risparmiare energia 13/06/2025
Energia sostenibile per tutti: a che punto siamo con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 7 26/06/2025
Sun Ballast Elite: un servizio premium con tanti vantaggi e offerte per i professionisti del FV 23/06/2025
Una ricerca statunitense, i cui risultati sono stati pubblicati sul New York Times, collega il tasso di mortalità di Covid-19 all’esposizione all’inquinamento in certe zone del paese. Uno studio che potrebbe aiutare a spiegare anche gli impressionanti dati della regione Lombardia a cura di Raffaella Capritti Un’interessante ricerca statunitense realizzata dall‘Harvard University T.H. Chan School of Public Health, e i cui risultati sono stati pubblicati sul The New York Times, collega l’inquinamento dell’aria ai tassi di mortalità più elevati per i pazienti affetti da coronavirus. In poche parole si conferma che nelle aree soggette ad alti livelli di inquinamento atmosferico prima della pandemia c’è una maggior probabilità di morire a causa del COVID-19 rispetto ai pazienti che vivono in zone più pulite. I ricercatori hanno analizzato fino al 4 aprile 3.080 contee negli Stati Uniti scoprendo che a maggiori livelli di particolato fine PM 2,5, si associano statisticamente tassi di mortalità più elevati. ”Abbiamo scoperto che un aumento di soli 1 μg/m3 di PM2.5 è associato ad un aumento del 15% del tasso di mortalità COVID-19”. Nel documento si legge che se Manhattan avesse abbassato il suo livello medio di particolato di una sola unità, o di un microgrammo per metro cubo negli ultimi 20 anni, in questo periodo, almeno fino ai primi di aprile, probabilmente ci sarebbero stati 248 morti in meno di Covid-19. I risultati della ricerca potrebbero servire anche ad aiutare i funzionari della sanità pubblica nella modalità in cui allocano risorse, ventilatori e respiratori durante l’emergenza sanitaria. Una ricerca interessante e che può aiutare parzialmente a spiegare il caso della Lombardia, in cui il tasso di mortalità ha toccato punte superiori al 12% ripetto a una media del 5% nel resto del mondo. Francesca Dominici, professoressa di biostatistica ad Harvard, che ha condotto lo studio, ha sottolineato “Le contee con livelli di inquinamento più elevati sono quelle che avranno un maggior numero di ricoveri, un maggior numero di morti e in queste zone dovrebbero essere concentrate molte delle risorse”. La professoressa Dominici ha poi spiegato che la scoperta dello studio fa pensare che luoghi come la Central Valley della California, o la contea di Cuyahoga, Ohio, potrebbero aver bisogno di prepararsi a casi particolarmente gravi di Covid-19. I risultati dello studio sottolineano l’importanza di continuare a far rispettare le normative esistenti sull’inquinamento atmosferico per proteggere la salute umana, sia durante che dopo la crisi COVID-19. La ricerca non dà naturalmente risposte sul motivo per cui alcune parti del Paese siano state colpite più di altre. Rimane inoltre poco chiaro se l’inquinamento da particolato abbia un ruolo nella diffusione del coronavirus o se l’esposizione a lungo termine comporti direttamente un rischio maggiore di ammalarsi. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
25/06/2025 Le miniere di carbone dismesse possono ospitare 300 GW di fotovoltaico A cura di: Raffaella Capritti Oltre 5.800 km² di miniere di carbone dismesse o in via di chiusura potrebbero ospitare 300 ...
24/06/2025 Piani climatici al 2035: la verifica di metà anno rivela gravi ritardi Piani climatici: solo 1 Paese su 40 ha un piano al 2035 compatibile con 1,5°C. Il ...
20/06/2025 Equità sociale e clima: la resilienza è (anche) una questione di giustizia Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: senza giustizia sociale, l’adattamento climatico rischia di aumentare le disuguaglianze
19/06/2025 L’Europa accelera sull’energia: stop alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia entro il 2027 L’UE propone il bando al petrolio e gas russo entro il 2027: nuove regole, infrastrutture e ...
18/06/2025 Cleaner Future: i bambini spingono il cambiamento, gli adulti restano indietro A cura di: Raffaella Capritti I bambini guidano la sostenibilità in casa, ma scarsa conoscenza e costi percepiti rallentano l’adozione delle ...
17/06/2025 Giornata Mondiale della lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025: Restore the land. Unlock the opportunities Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il tema dell'edizione 2025: "Restore the land. ...
16/06/2025 Conferenza Onu sugli oceani, passi avanti per la salvaguardia degli oceani: cosa è stato deciso A cura di: Giorgio Pirani Conferenza ONU sugli Oceani: 90 paesi si sono incontrati per discutere di come salvare gli oceani, ...
12/06/2025 2G Italia: la cogenerazione per un futuro energetico efficiente A cura di: Laura Murgia Attiva in 70 Paesi, 2G è fra le protagoniste mondiali della cogenerazione, e guida la transizione ...
11/06/2025 I rischi climatici influenzano i prezzi degli immobili commerciali. Lo studio della BCE I prezzi degli immobili commerciali reagiscono ai rischi climatici. La BCE lancia l'allarme e analizza gli ...
10/06/2025 Investimenti energetici: nel 2025 a livello globale si toccheranno i 3.300 miliardi di dollari Secondo il rapporto World Energy Investment 2025 dell’International Energy Agency (IEA), gli investimenti nel settore energetico ...