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Riduzione dei costi energetici, pieno raggiungimento e superamento di tutti gli obiettivi europei in materia ambientale, maggiore sicurezza di approvvigionamento e sviluppo industriale del settore energia. Sono questi gli obiettivi del documento di strategia energetica che il Ministro dello Sviluppo economico delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera ha presentato al Consiglio dei Ministri. La modernizzazione del settore energia rappresenta un elemento cardine dell'Agenda per la crescita sostenibile del Governo. A oltre vent'anni dall'ultimo Piano Energetico Nazionale, questo documento di programmazione e indirizzo era molto atteso dal settore. Nel corso delle prossime settimane il Governo si propone di avviare un ampio dibattito pubblico e di confrontarsi apertamente su queste scelte con tutte le parti interessate.A tal proposito, è stata predisposta una consultazione on-line, in modo da giungere entro circa due mesi alla definizione di obiettivi, scelte di fondo e azioni prioritarie quanto più possibile condivisi, nell'interesse generale del Paese. Le azioni proposte nella strategia energetica – che guarda al 2020 come principale orizzonte di riferimento – puntano a far sì che l'energia non rappresenti più per il nostro Paese un fattore strutturale di svantaggio competitivo e di appesantimento del bilancio familiare, tracciando un percorso che consenta al contempo di mantenere e migliorare i nostri già elevati standard ambientali e di sicurezza, grazie a investimenti consistenti attesi nel settore.La realizzazione della strategia proposta consentirà un'evoluzione graduale ma significativa del sistema ed il superamento degli obiettivi europei 20-20-20, con i seguenti risultati attesi al 2020 (in ipotesi di crescita economica in linea con le ultime previsioni della Commissione Europea):• Allineamento dei prezzi all'ingrosso ai livelli europei per tutte le fonti energetiche: elettricità, gas e carburanti. • Riduzione di circa 14 miliardi di euro/anno di fattura energetica estera (rispetto ai 62 miliardi attuali), con la riduzione dall'84 al 67% della dipendenza dall'estero, grazie a efficienza energetica, aumento produzione rinnovabili, minore importazione di elettricità e maggiore produzione di risorse nazionali.• 180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green e white economy (rinnovabili e efficienza energetica), sia nei settori tradizionali (reti elettriche e gas, rigassificatori, stoccaggi, sviluppo idrocarburi). Si tratta di investimenti privati, in parte supportati da incentivi, e previsti con ritorno economico positivo per il Paese.• Riduzione di circa il 19% di emissioni di gas serra, superando gli obiettivi europei per l'Italia pari al 18% di riduzione rispetto alle emissioni del 2005.• 20% di incidenza dell'energia rinnovabile sui consumi finali lordi (rispetto al circa 10% del 2010). Sui consumi primari energetici l'incidenza equivale al 23%, mentre si ha una riduzione dall'86 al 76% dei combustibili fossili. Inoltre, ci si attende che le rinnovabili diventino la prima fonte nel settore elettrico, al pari o superando leggermente il gas, rappresentando il circa 36-38% dei consumi (rispetto al 23% del 2010).• Riduzione di circa il 24% dei consumi primari rispetto all'andamento inerziale al 2020 (ovvero, -4% rispetto al 2010), superando gli obiettivi europei di -20%, principalmente grazie alle azioni di efficienza energetica. Questi risultati saranno accompagnati da benefici in termini di crescita economica ed occupazione primariamente per effetto del recupero di competitività nei settori a più elevata incidenza di consumi elettrici e di gas, del risparmio di risorse attualmente utilizzate per l'importazione di combustibili, degli importanti investimenti nel settore energetico e nell'indotto, e del rilancio della ricerca e dell'innovazione nel settore. Per il raggiungimento di questi risultati la strategia si articola in sette priorità con specifiche misure concrete a supporto avviate o in corso di definizione:1. La promozione dell'Efficienza Energetica, strumento ideale per perseguire tutti gli obiettivi sopra menzionati, per la quale si prevede il superamento degli obiettivi europei.2. La promozione di un mercato del gas competitivo, integrato con l'Europa e con prezzi ad essa allineati, e con l'opportunità di diventare il principale Hub sud-europeo.3. Lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, per le quali si intendono superare gli obiettivi europei (‘20-20-20'), contenendo al contempo l'onere in bolletta.4. Lo sviluppo di un mercato elettrico pienamente integrato con quello europeo, efficiente (con prezzi competitivi con l'Europa) e con la graduale integrazione della produzione rinnovabile.5. La ristrutturazione del settore della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti, verso un assetto più sostenibile e con livelli europei di competitività e qualità del servizio. 6. Lo sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi, con importanti benefici economici e di occupazione e nel rispetto dei più elevati standard internazionali in termini di sicurezza e tutela ambientale.7. La modernizzazione del sistema di governance del settore, con l'obiettivo di rendere più efficaci e più efficienti i nostri processi decisionali.Le priorità assegnate all'efficienza energetica, alle fonti rinnovabili e all'uso sostenibile di combustibili fossili richiedono la ricerca e lo sviluppo di tecnologie d'avanguardia. In particolare per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, il Goverso si propone: • Per il settore elettrico, che ha quasi già raggiunto gli obiettivi fissati per il 2020, continuare a sostenere lo sviluppo, contenendo gli oneri per il sistema ed incrementando la capacità di governo del volume e del mix. Particolare attenzione verrà rivolta al recupero e alla valorizzazione dei rifiuti che rappresentano un'occasione significativa per lo sviluppo sostenibile.• Nel medio-lungo periodo, si prevede la graduale riduzione degli incentivi (con un previsto annullamento, in particolare nel caso del fotovoltaico) e la completa integrazione con il mercato elettrico e con la rete. Il raggiungimento della grid parity non implica l'abbandono delle politiche di sostegno, ma il ri-orientamento verso strumenti non onerosi per i consumatori elettrici. Grazie al supportoincentivante messo a disposizione e all'atteso raggiungimento della grid parity del fotovoltaico, sono previsti per le rinnovabili elettriche – inclusi i rifacimenti – circa 50-60 miliardi di euro di investimenti cumulati al 2020.• Per il settore termico la strategia di sviluppo si basa su una serie di meccanismi specifici dedicati alle diverse categorie d'uso. Per lo stimolo delle rinnovabili di piccola taglia si punta all'introduzione entro fine anno di un ‘Conto Termico' che incentivi le tecnologie più virtuose, coprendo una quota dei costi di investimento iniziale. L'onere atteso a regime per il sistema è di circa 900 milioni di euro l'anno con copertura sulle tariffe di gas. Per gli interventi di maggiore dimensione rimane il meccanismo di supporto dei Certificati Bianchi, che dovrebbe indirizzare verso la massimizzazione dell'efficacia ed efficienza degli interventi. Particolare attenzione verrà inoltre riservata alle potenzialità del teleriscaldamento e teleraffrescamento, attraverso l'attivazione di un fondo di garanzia. A fronte del sistema di incentivi messo a disposizione sono attesi 15-20 miliardi di euro di investimenti cumulati al 2020, in un settore industriale in cui l'Italia vanta già un'importante presenza.• Per quanto riguarda il settore dei trasportilo sviluppo dei biocarburanti è oggetto di ampia discussione a livello internazionale, dati i dubbi sulla effettiva sostenibilità dei biocarburanti ‘tradizionali', e per questo motivo la direttiva europea in materia sarà rivista nel 2014. La scelta di fondo è quella di una transizione verso la seconda e terza generazione, al momento tuttavia ancora non in grado di sostituire completamente le fonti tradizionali; sarà inoltre importante valutare attentamente le prospettive di sviluppo del biometano di produzione nazionale per l'uso nei trasporti. A partire da oggi e per un mese il documento di consultazione pubblica è disponibile sul sito web del Ministero dello Sviluppo Economico con la possibilità di inviare osservazioni e commenti. In parallelo saranno avviate consultazioni formali con le principali Istituzioni interessate (in particolare le Commissioni Parlamentari competenti) e incontri con parti sociali e associazioni di categoria. Al termine della consultazione verrà svolta una conferenza pubblica per condividere i risultati e tracciare gli elementi del percorso attuativo. Seguirà l'approvazione del documento finale. Fonte Ministero dello Sviluppo Economico Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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