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Un cambiamento, quello impresso dalle fonti rinnovabili, che viaggia con numeri e una velocità impressionanti in Puglia, tra le prime regioni in Italia per lo sviluppo di solare fotovoltaico (1.906 MW installati) e eolico (1.379 MW). Sono infatti oltre 20 mila gli impianti di piccola e grande taglia, eolici e solari, idroelettrici e da biomasse, distribuiti in tutti i Comuni pugliesi, da Chieuti a Santa Maria di Leuca. E i numeri della produzione mostrano dei risultati importanti: la produzione elettrica da fonti pulite, negli ultimi anni, è passata da zero al 30% dei fabbisogni complessivi elettrici regionali. La diversità delle risorse rinnovabili presenti sul territorio la raccontano i 255 Comuni del solare fotovoltaico, mentre sono 110 quelli del solare termico, 74 quelli dell’eolico, 15 quelli delle biomasse e 5 quelli del mini idroelettrico. Grazie a questi impianti si sono creati migliaia di nuovi posti di lavoro, portati servizi, riqualificati edifici e create nuove prospettive di ricerca applicata. Questi i dati che emergono dalla prima edizione di “Comuni Rinnovabili Puglia 2011” , rapporto redatto dalla Legambiente Puglia con il contributo di 9REN e il patrocinio dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia e presentato a Bari da Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia ed Edoardo Zanchini, Responsabile Energia Legambiente, alla presenza di Loredana Capone, Vice Presidente Regione Puglia, Emilio Romani, Vice Presidente ANCI Puglia, Francesco Ferrante, Vice Presidente Kyoto Club, Sebastiano Venneri, Vice Presidente Legambiente e di Antonella Pellegrini, Responsabile Relazioni Esterne di 9REN. Sono 4 i Comuni che hanno ricevuto il premio assegnato per i risultati e le buone pratiche nell’ambito del Rapporto “Comuni Rinnovabili Puglia 2011”: Molfetta (Ba), Lizzano (Ta), Monopoli (Ba) e Minervino di Lecce (Le). Un premio speciale va anche all’Acquedotto Pugliese per il progetto “Energia 10 in Condotta”. “I numeri e le storie raccontate in questo Rapporto –dichiara Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia- dimostrano che le fonti rinnovabili, che in Puglia soddisfano oltre il 30% dei fabbisogni complessivi elettrici regionali, sono tecnologie affidabili su cui è possibile costruire ora e nel futuro una risposta concreta ai fabbisogni energetici e una alternativa sempre più competitiva ai combustibili fossili nella strategia di lotta ai cambiamenti climatici. Per il futuro, la Puglia –continua Tarantini- deve puntare con forza a un mix di efficienza energetica e fonti rinnovabili passando attraverso una drastica riduzione delle fonti fossili. Così facendo la nostra Regione può diventare una terra di innovazione virtuosa, con centinaia di tetti solarizzati e case riqualificate e meno energivore”. Ad aprire le classifiche del Rapporto è la categoria forse più importante ossia quella dei 109 Comuni 100% Rinnovabili ovvero quelli che producono più energia elettrica di quella necessaria alle famiglie residenti. In testa alla classifica c’è il Comune di Lecce, sia per i risultati ottenuti in temine di produzione che per il mix di tecnologie rinnovabili. Nel dettaglio, sono 345 i mq di pannelli solari termici installati e 40,3 i MW di impianti fotovoltaici, di cui 5,2 su tetti o coperture, 36 sono invece i MW di eolico e 41 kW quelli di mini eolico. “Come ANCI Puglia –dichiara Emilio Romani, Vice Presidente ANCI Puglia- da questo Rapporto rileviamo con soddisfazione che a fronte di una strategia regionale sulle fonti rinnovabili esistono comuni attenti e capaci a recepire proposte migliorative della qualità di vita dei propri territori”. In particolare, gli impianti di solare fotovoltaico, per la produzione di energia elettrica, sono 19.711 diffusi in 255 Comuni pugliesi. Un dato che dimostra quanto questa sia una tecnologia a portata di tutti, famiglie, aziende e pubbliche amministrazioni. Il Comune con la più ampia diffusione di impianti fotovoltaici, in rapporto al numero degli abitanti, è Galatina con 13.223,87 kW ogni 1.000 abitanti e 37,5 MW complessivi distribuiti in 166 impianti. Invece se consideriamo gli impianti installati esclusivamente su tetti e coperture, è Molfetta ad occupare il primo posto della classifica con 144 impianti. In termini assoluti è il Comune di Brindisi quello con la maggior potenza installata con 259 impianti e 130 MW. Quanto invece al solare termico, per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento, i pannelli sono installati in 110 Comuni, per un totale di 5.999 mq. Considerando la diffusione in rapporto agli abitanti è Diso, un piccolo comune del leccese, ad imporsi in vetta alla classifica, con 111,5 mq/1.000 abitanti. Se consideriamo l’eolico, sono 1.378,8 i MW di impianti, divisi tra grande e piccola taglia, distribuiti su 74 Comuni. Nella classifica troviamo al primo posto il comune di Troia (Fg) con 171,9 MW di potenza installata seguito da Sant’Agata di Puglia (Fg) con 164,4 MW e da Minervino Murge (Ba) con 116,4 MW. Invece, sempre più diffuso e utilizzato sia da cittadini privati che da imprenditori agricoli o imprese artigiane è il mini eolico, ossia impianti eolici con potenza fino a 200 kW. E’ il piccolo Comune di Rignano Garganico nel foggiano a guidare la classifica dei 41 comuni del mini eolico con 700 kW installati. Sono invece 18,4 i MW di impianti a biogas, distribuiti su 13 Comuni. Tutti gli impianti utilizzano biogas proveniente da discarica e sono in grado di produrre energia oltre 128 mila MWh di energia elettrica pari al fabbisogno di circa 50 mila famiglie. Sono 2 invece i Comuni che presentano impianti a biomassa solida sul proprio territorio, si tratta di un impianto da 6,6 MW nel Comune di Maglie (Le) e un impianto da 1 MW nel Comune di Calimera (Le). Quest’ultimo, è un impianto di tipo cogenerativo (produce calore ed energia) ed è alimentato da filiera corta ossia da cippato di legno vergine, prodotto da aziende locali, e dagli scarti di potatura degli alberi di ulivo salentini. Infine, sono 5 i comuni (Lesina, Ginosa, Gioia del Colle, Villa Castelli ed Andria) che possiedono impianti idroelettrici di piccola taglia, che sfruttano i piccoli salti di acqua trasportata nelle condotte. Questi impianti producono ogni anno circa 24 milioni di kWh di energia elettrica, e sono in grado di soddisfare il fabbisogno di circa 9.200 famiglie. “Per continuare nella crescita delle rinnovabili occorre integrarla sempre di più nei territori e farle diventare un occasione per famiglie e imprese. -dichiara Edoardo Zanchini, Responsabile Energia Legambiente- In particolare servono regole più chiare e certe per la diffusione degli impianti nel territorio, in modo da superare difficoltà e polemiche, e premiando la costruzione di filiere agrienergetiche sostenibili. Inoltre si deve avere il coraggio politico e la lungimiranza di puntare su una incisiva innovazione energetica del patrimonio edilizio pugliese, che punti a integrare fonti rinnovabili e efficienza energetica con obiettivi e obblighi chiari per spingere la modernizzazione di un settore in forte crisi”. Scarica il Rapporto Comuni Rinnovabili Puglia 2011 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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