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Bisogna partire dal patrimonio edilizio esistente che va riqualificato e rivalutato, per creare nuove opportunità per l’ambiente, l’economia e l’occupazione. Il Convegno di Rete Irene a Milano Si è svolto a Milano con grande successo il Convegno annuale di Rete Irene “Dire Fare Riqualificare – La Riqualificazione Energetica del patrimonio edilizio esistente: sviluppo, innovazione, opportunità professionale“, che ha coinvolto professionisti, istituzioni e aziende in una giornata di utile confronto per capire quale sia la strategia da attuare per stimolare la riqualificazione profonda degli edifici. Il convegno giunto alla sua terza edizione ha coinvolto circa 500 partecipanti in una giornata ricca di seminari, momenti di incontro formativi, workshop e approfondimenti tecnici. I lavori sono stati aperti dal Presidente di Rete Irene Manuel Castoldi, che ha lasciato la parola a una serie di interventi di donne professioniste che nella loro attività sono vicine o fanno parte del mondo della riqualificazione energetica: Barbara Meggetto – Presidente di Legambiente Lombardia, Gloria Zavatta – Amministratore Unico AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente Territorio) e Valeria Erba – Presidente ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico). Dal tavolo di confronto tra istituzioni, associazioni e ordini professionali, è emerso che se da una parte i cittadini sono molto più informati sull’importanza degli interventi di riqualificazione, dall’altra si deve ancora fare molto perché – come ha sottolineato Manuel Castoldi “questa conoscenza si trasformi in una maggiore consapevolezza sul contenimento dei consumi, il comfort e la riduzione delle emissioni“. E’ importante fare un passo in avanti verso una strategia di riqualificazione profonda dei condomini che coinvolga tutti gli attori: dalle istituzioni, agli operatori tecnici fino ad arrivare agli Amministratori di Condominio e ai cittadini. E’ un tema molto attuale e fondamentale anche per la sostenibilità ambientale: basti pensare che in Italia sono presenti più di 4.600.000 abitazioni che per il 47% dei casi non hanno mai attuato interventi di manutenzione straordinaria e si trovano principalmente in classe energetica G. Un immenso patrimonio da riqualificare ed efficientare e un’importante opportunità economica e sociale per il nostro paese. Un altro aspetto che è stato approfondito è quello dell’importanza della formazione e della integrazione delle competenze, che può derivare solo dalla corretta preparazione dei futuri progettisti ma anche di chi già lavora nel mondo della riqualificazione. Senza dmenticare il ruolo degli amministratori di condominio e naturalmente degli utenti finali. Spazio anche al tema finanziario, Eleonora Bisel – Responsabile Area di BCC – Banca di Credito Cooperativo ha evidenziato il ruolo sempre più decisivo del comparto delle banche nella catena della riqualificazione, senza il quale gli interventi non potrebbero neanche essere avviati. Sono certamente necessari strumenti di garanzia per i consumatori che si apprestano a stipulare contratti, richiedere prestiti etc. Milano, città virtuosa Alice Tura – Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia e Marco Granelli – Assessore a Mobilità e Ambiente hanno sottolineato l’impegno congiunto di regione e Comune verso l’efficientamento. Il Comune di Milano per esempio ha recentemente presentato un importante bando da 20 milioni di euro, per il 2018 e il 2019, per interventi di riqualificazione energetica su edifici di proprietà privata, in particolare per la sostituzione delle caldaie a gasolio entro la data del 1° ottobre 2023, dopo la quale tali impianti saranno vietati in ogni stabile. Si tratta di un contributo sufficiente alla sostituzione di tutti i 3.500 impianti a gasolio presenti a Milano e vietati dal 1° ottobre 2023. Sono ammessi interventi che interessano direttamente gli impianti termici che potranno essere migliorati o sostituiti, andando così a ridurre l’emissione di inquinanti; ma anche interventi destinati all’efficientamento energetico dell’edificio. Fra le opere per cui è possibile ottenere il contributo, che va dal tra il 5 e il 20% del costo di realizzazione, vi sono la sostituzione di impianti di riscaldamento a gasolio con caldaie a metano, pompe di calore o altri sistemi meno inquinanti, l’installazione di pannelli solari o fotovoltaici e di isolamenti termici che riguardano la struttura dell’edificio, le finestre e gli infissi e quindi avere un risparmio di consumo energetico e il miglioramento della qualità dell’aria in città. Attraverso la partecipazione al bando i privati non dovranno anticipare nessun costo di realizzazione e fin dal primo anno sarà possibile risparmiare tra il 10 e il 20% e successivamente fino al 60% grazie anche alla possibilità che i cittadini hanno di accedere contemporaneamente al sostegno che il Governo mette a disposizione per i medesimi interventi e che consiste in detrazioni fiscali dilazionabili in dieci anni per un valore massimo del 65% del costo dell’intervento. 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