Fonti rinnovabili: prima certificazione di sostenibilità per un biodiesel italiano

L’azienda DP LUBRIFICANTI di Acilia (LT), unica azienda italiana che produce biodiesel esclusivamente da olio vegetale esausto, ha ottenuto la prima certificazione di un Biodiesel sostenibile in Italia sulla base di uno schema di certificazione di notevole importanza nell’ambito del raggiungimento dell’obiettivo 20-20-20.
Il processo di certificazione è stato messo a punto da un gruppo di lavoro che ha visto coinvolti gli esperti dell’Ente di Certificazione Indipendente ICIM e del Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente – CTI.  I due organismi hanno definito delle linee guida che consentono di certificare la tracciabilità e il livello di sostenibilità dei biocarburanti.
La certificazione, prima in Italia e tra le prime in Europa, fornisce alle aziende utilizzatrici del biodiesel una garanzia da parte di un organismo di terza parte – come indicato dalla direttiva RED – in merito al parametro di sostenibilità per questi prodotti. Parametro che dal 5 dicembre dovrà essere almeno pari al 35% per giungere successivamente fino al 60% nel 2018.
La certificazione garantisce che l’azienda possiede un sistema di gestione del processo tale da consentire che il biodiesel prodotto rispetti i principi dettati dalla Direttiva 2009/28/CE – RED – per la promozione delle fonti rinnovabili e dei biocarburanti e sia conforme alle norme tecniche di prodotto UNI EN 14214.
La Direttiva RED impone anche che ad ogni tipologia di biodiesel prodotto venga associato uno specifico valore di sostenibilità indicante il risparmio in Gas ad Effetto Serra ottenibile con l’uso del prodotto rispetto al combustibile equivalente fossile (Gasolio).
Sulla base di tale obbligo, il sistema di gestione del processo di produzione del biodiesel, definito dalle Linee Guida CTI-ICIM e adottato dalla DP LUBRIFICANTI, è tale da garantire anche che il valore di sostenibilità del prodotto “biodiesel” sia assegnato dall’azienda in conformità alle indicazioni della Direttiva RED adottando il principio del massimo valore ammissibile.
Quest’ultimo approccio assicura che in mancanza di informazioni utili su provenienza e caratteristiche della materia prima l’azienda adotti, per l’assegnazione dell’indice di sostenibilità, un principio estremamente prudenziale evitando così di sopravvalutarne l’entità.
La collaborazione fra ICIM e CTI ha portato alla definizione dello schema certificativo per i Biocombustibili liquidi sostenibili che ha permesso alla DP LUBRIFICANTI di ricevere la certificazione per un Biodiesel da oli di frittura con un alto valore di sostenibilità (riduzione dei gas serra GHG del 83%). La stessa azienda ha ricevuto la certificazione secondo la UNI EN 14214 per la restante produzione aziendale di biodiesel da scarti e rifiuti alimentari.
Per questa categoria di materie prime è attesa l’indicazione della Commissione Europea per la definizione del valore di sostenibilità ad esse associato.
Le certificazioni per i biodiesel rilasciate da ICIM si inseriscono in un più ampio programma per la qualificazione e certificazione delle aziende di ogni anello della filiera, dal terreno al biocombustibile, nel rispetto dei tempi e dei parametri di sostenibilità indicati dalla Direttiva RED.

“Questa direttiva -spiega Antonio Panvini, coordinatore del Gruppo di Lavoro GL 905 “Bioliquidi per uso energetico” del CTI – impone che ad ogni tipologia di biodiesel sia associato uno specifico valore di sostenibilità, ossia il risparmio in gas ad effetto serra che può essere realizzato usando questo biocarburante rispetto al gasolio, e la certificazione basata sulle nostre linee guida assicura che tale valore sia conforme ai requisiti richiesti dal legislatore”.
La certificazione CTI-ICIM è solamente un primo passo per aiutare il mercato bisognoso di strumenti certi per garantire sostenibilità e tracciabilità dei prodotti. “Per questo motivo – conclude Panvini – il CTI sta già proseguendo i lavori per mettere a punto una nuova versione “allargata” delle linee guida che consenta di certificare tutti gli operatori della filiera di produzione dei biocarburanti indipendentemente dal prodotto o dalla materia prima trattata”.

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Tema Tecnico

Normativa, Sostenibilità e Ambiente

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