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In arrivo ad aprile la nuova delibera della giunta provinciale per le ristrutturazioni edilizie e le riqualificazioni energetiche delle abitazioni Nel 2016 il bando proomoso dalla giunta provinciale di Trento a sostegno degli interventi di ristrutturazione e riqualificazione edilizie ha avuto ottimo successo se si considera che che nel complesso ci sono stati interventi per 164 milioni di euro, “spalmati” su circa 1800 domande ammesse a contributo, delle oltre 2000 presentate. Che il futuro dell’edilizia sial principalmente sostenuto dal recupero degli edifici esistenti è ormai un dato di fatto, proprio per questo Carlo Daldoss, Assessore alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa della provincia di Trento nel corso di un convegno ha anticipato che è in arrivo una nuova delibera a sostegno degli interventi di riqualificazione, coerente con quanto fatto lo scorso anno. Ad aprile infatti sarà approvato il nuovo bando e si potranno presentare le domande. Per quanto concerne le ristrutturazioni edilizie, rispetto alla norma nazionale, che ricordiamo ha prorogato gli incentivi per tutto il 2017, quella provinciale presenta alcune differenze. E’ infatti stato fissato un tetto minimo di spesa, pari 20000 euro, valido sia per le ristrutturazioni, che nel 2016 hanno assorbito il 71% degli interventi, quanto per le riqualificazioni energetiche, che hanno assorbito il restante 29%. Sono ammessi interventi su unità immobiliari che rientrano nelle categorie catastali ad uso abitativo da A2 a A7, nonchè le pertinenze classificate C2 (cantine, soffitte, magazzini), C6 (autorimesse, rimesse), C7 (tettoie). Non saranno ammessi a contributo l’acquisto di mobili, grandi elettrodomestici e l’acquisto di box auto. Sarà possibile presentare le spese già fatturate a partire da gennaio 2017. L’Assessore Daldoss nel presentare l’iniziativa ha sottolineato che gli ecobonus rappresentano un importante volano per il settore edile che ha patito anni di grande difficoltà, e che lo scorso anno sono riusciti a generare lavoro e nuovi investimenti intorno alla casa, con ricadute positive anche in altri ambiti, dal risparmio energetico alla tutela del paesaggio. “Si tratta di una norma che chiaramente impatta sulle finanze trentine, perché le detrazioni fiscali comportano dei sacrifici per le casse dell’Autonomia. I risultati attesi, in ogni modo, valgono lo sforzo”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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