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Il Ministro dello Sviluppo Economico e il Ministro dell’Ambiente hanno firmato la bozza del decreto dedicato alle rinnovabili non fotovoltaiche che è stata trasmessa all’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico e alla Conferenza unificata per acquisire i relativi pareri. Obiettivo del Decreto è “sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso la definizione di incentivi e modalità di accesso semplici, che promuovano l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità degli oneri di incentivazione nell’ambito degli obbiettivi della Strategia Energetica Nazionale; nonché il graduale adattamento alle Linee guida in materia di aiuti di Stato per l’energia e l’ambiente di cui alla comunicazione della Commissione europea (2014/C 200/01)”. Il decreto cesserà la propria efficacia con dicembre 2016 o decorsi 30 giorni dal raggiungimento del tetto massimo di incentivi di 5,8 miliardi di euro l’anno. Il decreto prevede possano accedere ai meccanismi di incentivazione tramite iscrizione nei registri i seguenti impianti: a) gli impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, se la relativa potenza non è superiore alla potenza di soglia;b) gli impianti ibridi, la cui potenza complessiva non è superiore al valore di soglia della fonte rinnovabile impiegata;c) gli impianti oggetto di un intervento di rifacimento totale o parziale, nei limiti di contingenti e con le modalità stabiliti all’articolo 17;d) gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento non sia superiore al valore di soglia vigente per impianti alimentati dalla stessa fonte. Accedono invece ai meccanismi di incentivazione partecipando ad aste i seguenti impianti:a) gli impianti di cui al comma 1, lettere a) e b), la cui potenza è superiore alla pertinente potenza di soglia;b) gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia superiore al valore di soglia vigente per gli impianti alimentati dalla stessa fonte. Sono stati fissati i seguenti contingenti di potenza: Per i registri, 60 MW per l’eolico onshore, 80 MW per l’idroelettrico, 30 MW per il geotermico, 90 MW per le biomasse, 6 MW per gli impianti a moto ondoso e 10 MW per il solare termodinamico. Gli impianti inclusi nelle graduatorie devono entrare in esercizio entro i seguenti termini: Per le procedure d’asta i contingenti di potenza fissati sono 800 MW per l’eolico onshore, 30 MW per l’eolico offshore, 20 MW per la geotermia, 110 MW per il solare termodinamico Segnaliamo che nella bozza è confermato anche il discusso contingente di potenza incentivabile (120,5 MW) riservato agli ex zuccherifici. Vita utile convenzionale, tariffe incentivanti e incentivi per i nuovi impianti In attesa di fare un’analisi dettagliata e di proporvi i primi commenti vi alleghiamo il testo. Scarica la bozza di decreto rinnovabili diverse dal fotovoltaico Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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