Pannelli solari autopulenti

Alcuni scienziati della Boston University, guidati da Malay Mazumder e con la collaborazione della NASA, hanno presentato una novità tecnica molto interessante per quanto riguarda il settore del fotovoltaico, pensata inizialmente per le sonde destinate a esplorare la Luna e Marte, in grado di evitare la formazione di strati di polvere sui diversi dispositivi.
Si tratta di pannelli fotovoltaici autopulenti, in grado di risolvere il problema dei depositi di polvere che possono causare malfunzionamenti e non permettono al pannello solare di funzionare correttamente.
Il particolare rivestimento che si trova sulla superficie di questi pannelli solari autopulenti permette di controllare la quantità di polvere depositata sulla superficie dell’impianto, eliminando in meno di due minuti, quando si supera la “soglia critica”, il 90% della polvere accumulata attraverso una vera e propria carica elettrica, con un consumo minimo di energia e, soprattutto, senza bisogno d’acqua.
Si tratta di una novità importante considerando la difficoltà della pulizia manuale dei pannelli soprattutto quando si tratta di grandi estensioni in zone aride e inospitali, che sono anche quelle di maggiore interesse per l’industria solare. Nelle aree desertiche, dove i venti fanno precipitare rilevanti quantità di sabbia, gli accumuli di polvere possono infatti ridurre l’efficienza dei pannelli fino all’80%.

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Tema Tecnico

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