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©Greenpeace/Mario Gomez La scuola di Arroyomolinos de León, un villaggio rurale spagnolo nella provincia di Huelva, ha recentemente inaugurato l’impianto fotovoltaico grazie al quale auto-produrrà la propria energia e riuscirà a condividerla con le realtà circostanti. Il progetto, dal nome “La Energía del Cole”, proponeva di guidare la transizione locale verso fonti di energia pulite con un impianto solare da 42,5 kWp montato sul tetto della scuola e un piano per condividere l’energia tra la scuola e le economie domestiche locali. I pannelli fotovoltaici che garantiranno l’indipendenza energetica degli studenti – e non solo – sono stati donati da Longi, produttore di tecnologie solari. Primo posto al premio Renovathon 2020 Questa iniziativa ha portato l’istituto a vincere il primo premio del concorso “Renovathon 2020” promosso da Greenpeace Spagna e focalizzato sui temi dell’energia pulita e dell’indipendenza energetica. I bambini, rispondendo alla sfida lanciata dal Renovathon, hanno rilasciato una dichiarazione particolarmente esplicativa: «Coltiveremo” la nostra energia come dei pomodori, e la condivideremo in maniera equa». Greenpeace Spagna con questo progetto intende sensibilizzare il governo e il settore pubblico sulla necessità di una transizione energetica rapida, che porti la Spagna ad avere un approvvigionamento energetico rinnovabile al 100% prima del 2040, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Un modo per rispondere alla vulnerabilità energetica L’iniziativa “La Energía del Cole” mostra come sia possibile condurre le attività scolastiche e del villaggio con energia pulita e introduce anche un modello di “democrazia energetica”. Inoltre, sensibilizza i cittadini sull’importanza di perseguire l’indipendenza energetica. Il problema della vulnerabilità energetica è infatti molto sentito in Spagna, tanto che secondo le stime del Ministero della Transizione ecologica spagnolo tocca di vicino tra 3,5 e 8,1 milioni di persone. Le zone rurali del paese sono quelle più a rischio. Oltre che su Longi e Greenpeace, la scuola può contare a livello internazionale anche sul supporto di Powerpoor, un progetto finanziato dall’UE che vede 14 partner di 11 paesi europei in prima linea nella promozione di sistemi di finanziamento alternativi e contro la povertà energetica. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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