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E’ stata recentemente inaugurata la Smart Polygeneration Microgrid (SPM), realizzata presso il Campus universitario di Savona, progettata dall’Università di Genova e sviluppata da Siemens. Primo esempio di microrete energetica intelligente in Italia, rappresenta un vero e proprio laboratorio per sperimentare la smart city, in futuro replicabile su più ampia scala. La microgrid di Savona è in grado di gestire in modo efficiente l’energia prodotta al suo interno, bilanciando generazione e carichi con conseguenti risparmi economici e riducendo l’impatto ambientale dal punto di vista delle emissioni di CO2. Paragonabile a un quartiere cittadino con funzioni urbanistiche differenziate, il Campus è ora quasi completamente autonomo per consumi elettrici e riscaldamento. Questo risultato è ottenuto grazie al collegamento di diversi impianti di generazione, rinnovabili e ad alta efficienza, governati da un software centrale, per una capacità complessiva di 250 kW elettrici e 300 kW termici. Nel dettaglio, nel polo universitario sono presenti le varie componenti della micro rete, vi sono tre microturbine a gas ad alta efficienza, un chiller ad assorbimento per la produzione contemporanea di elettricità, calore per il riscaldamento in inverno ed energia frigorifera per il raffrescamento in estate; una rete di teleriscaldamento; due colonnine di ricarica, due veicoli elettrici e due biciclette elettriche; tre parabole per la produzione di energia da solare a concentrazione un impianto solare fotovoltaico; quattro quadri elettrici collegati tra loro ad anello; un sistema di accumulo elettrochimico in grado di bilanciare generazione e carichi e, se necessario, compensare gli sbilanciamenti dovuti alla variabilità della generazione da fonte rinnovabile; una dorsale di comunicazione basata su unità di raccolta dati, collocate nei quadri principali. L’obiettivo della SPM è quello di supervisionare e garantire una gestione efficiente ed economica degli impianti di produzione, ottimizzando al tempo stesso il contributo delle fonti rinnovabili e dei processi di cogenerazione ad alto rendimento, cercando anche di minimizzare i consumi elettrici e termici del Campus. Dalla sala di controllo situata all’interno del Campus e cuore della microrete, è possibile supervisionare l’intero sistema e garantirne la gestione intelligente, seguendo strategie operative ideate e validate con successo dall’Università di Genova. La piattaforma di energy management DEMS (Decentralized Energy Management System), sviluppata da Siemens, permette di prevedere i consumi globali, la generazione da fonte rinnovabile e di effettuare la pianificazione dell’esercizio, controllando in tempo reale le unità di generazione tradizionali presenti in campo ed ottimizzando i cicli di carica e scarica dei sistemi di accumulo per valorizzare al meglio la produzione da fonte rinnovabile. Si prevede una riduzione complessiva delle emissioni di CO2, di circa 120 tonnellate/anno, inoltre ci saranno importanti vantaggi economici, infatti grazie all’energia elettrica e termica autoprodotte, è possibile ridurre considerevolmente i prelievi di elettricità dalla rete esterna e il consumo di gas nelle caldaie tradizionali per il riscaldamento degli ambienti. Risparmi che potranno essere impiegati dall’Università di Genova per il finanziamento di ulteriori attività di ricerca sperimentale e dimostrativa. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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