Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Riqualificazione energetica: tipologie di interventi, soluzioni ed esempi di retrofit edilizio 17/06/2025
Cool Roof e pavimentazioni riflettenti: come ridurre l’effetto isola di calore e risparmiare energia 13/06/2025
Un progetto di vita condiviso: il cohousing sociale come nuovo modello dell’abitare contemporaneo 04/07/2025
I ricercatori dell’EPFL hanno creato un dispositivo intelligente in grado di produrre grandi quantità di idrogeno pulito. Installato un impianto pilota nel campus dell’EPFL. Produrre idrogeno pulito in grandi qualtità è possibile. Ce lo dicono i ricercatori dell’EPFL che hanno realizzato un dispositivo che, grazie a un sistema solare a concentrazione, necessita di una minor quantità dei rari e costosi materiali che servono per produrre idrogeno, ma mantiene comunque un’elevata efficienza da solare a combustibile. L’idrogeno svolgerà un ruolo fondamentale per ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Può essere prodotto in modo sostenibile utilizzando l’energia solare per dividere le molecole d’acqua. L’energia pulita che ne risulta può essere immagazzinata, utilizzata per alimentare le automobili o convertita in elettricità. Ma come sappiamo la sfida odierna è rendere affidabile su larga scala e a costi accessibili la produzione efficiente di questa energia pulita che richiede materiali rari e costosi – sia per le celle solari che per il catalizzatore – per raccogliere l’energia e poi convertirla. Il sistema sviluppato dagli scienziati del Laboratorio di scienze e ingegneria delle energie rinnovabili dell’EPFL (LRESE) prevede di concentrare l’irradiazione solare per produrre una maggiore quantità di idrogeno su una data area ad un costo inferiore. In particolare hanno sviluppato un generatore foto-elettrochimico che, se usato in combinazione con un sistema solare a concentrazione, può trasformare l’energia solare in idrogeno con un tasso di conversione del 17% e una densità di potenza e di corrente senza precedenti. Inoltre, si tratta di una tecnologia dalle prestazioni stabili. “Nel nostro dispositivo, un sottile strato d’acqua scorre su una cella solare per raffreddarla. La temperatura del sistema rimane relativamente bassa, consentendo alla cella solare di fornire prestazioni migliori”, dice Saurabh Tembhurne, coautore dello studio. “Allo stesso tempo, il calore estratto dall’acqua viene trasferito ai catalizzatori, migliorando così la reazione chimica e aumentando il tasso di produzione di idrogeno”, aggiunge Fredy Nandjou, un ricercatore del LRESE. La produzione di idrogeno viene quindi ottimizzata in ogni fase del processo di conversione. I risultati delle dimostrazioni in laboratorio erano così promettenti che il dispositivo è stato aggiornato e viene ora testato all’aperto, nel campus dell’EPFL di Losanna. Il team di ricerca ha installato uno specchio parabolico del diametro di 7 metri che concentra l’irradiazione solare di un fattore 1.000 e aziona il dispositivo. I primi test sono in corso. Stazioni di idrogeno Gli scienziati stimano che il loro sistema può funzionare per oltre 30.000 ore – o quasi quattro anni – senza alcuna sostituzione di parti, e fino a 20 anni se alcune parti vengono sostituite ogni quattro anni. Il loro concentratore solare gira e segue il sole attraverso il cielo per massimizzare il proprio rendimento. Spiega Sophia Haussener, responsabile del LRESE e responsabile del progetto: “Con il tempo soleggiato, il nostro sistema può generare fino a 1 chilogrammo di idrogeno al giorno, ovvero abbastanza carburante per un’auto alimentata a idrogeno per percorrere dai 100 ai 150 chilometri”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
03/07/2025 Clima UE 2040: nuovo target di -90% emissioni. Opportunità con qualche criticità La Commissione europea ha annunciato il nuovo obiettivo climatico: ridurre del 90% le emissioni nette di ...
25/06/2025 Le miniere di carbone dismesse possono ospitare 300 GW di fotovoltaico A cura di: Raffaella Capritti Oltre 5.800 km² di miniere di carbone dismesse o in via di chiusura potrebbero ospitare 300 ...
24/06/2025 Piani climatici al 2035: la verifica di metà anno rivela gravi ritardi Piani climatici: solo 1 Paese su 40 ha un piano al 2035 compatibile con 1,5°C. Il ...
23/06/2025 Idrogeno, biometano e combustibili alternativi: centrali per la transizione energetica L’Italia accelera su idrogeno e biometano per i settori hard-to-abate, secondo il nuovo report del Politecnico ...
20/06/2025 Equità sociale e clima: la resilienza è (anche) una questione di giustizia Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: senza giustizia sociale, l’adattamento climatico rischia di aumentare le disuguaglianze
19/06/2025 L’Europa accelera sull’energia: stop alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia entro il 2027 L’UE propone il bando al petrolio e gas russo entro il 2027: nuove regole, infrastrutture e ...
18/06/2025 Cleaner Future: i bambini spingono il cambiamento, gli adulti restano indietro A cura di: Raffaella Capritti I bambini guidano la sostenibilità in casa, ma scarsa conoscenza e costi percepiti rallentano l’adozione delle ...
17/06/2025 Giornata Mondiale della lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025: Restore the land. Unlock the opportunities Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il tema dell'edizione 2025: "Restore the land. ...
16/06/2025 Conferenza Onu sugli oceani, passi avanti per la salvaguardia degli oceani: cosa è stato deciso A cura di: Giorgio Pirani Conferenza ONU sugli Oceani: 90 paesi si sono incontrati per discutere di come salvare gli oceani, ...
12/06/2025 2G Italia: la cogenerazione per un futuro energetico efficiente A cura di: Laura Murgia Attiva in 70 Paesi, 2G è fra le protagoniste mondiali della cogenerazione, e guida la transizione ...