Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Riqualificazione energetica: tipologie di interventi, soluzioni ed esempi di retrofit edilizio 17/06/2025
Cool Roof e pavimentazioni riflettenti: come ridurre l’effetto isola di calore e risparmiare energia 13/06/2025
Un progetto di vita condiviso: il cohousing sociale come nuovo modello dell’abitare contemporaneo 04/07/2025
Uno studio Pubblicato su Nature Climate Change aiuta a definire politiche climatiche migliori per sostenibilità ambientale e diminuzione di CO2 E’ stato recentemente pubblicato on line da Nature Climate Change lo studio “Sensitivity of projected long-term CO2 emissions across the Shared Socioeconomic Pathways” che evidenzia come sul lungo periodo le variazioni di emissioni globali di CO2 siano principalmente legate a cambiamenti di reddito ed efficienza energetica. Lo studio è stato realizzato da ricercatori di molte Fondazioni e Scuole con l’obiettivo di comprendere da cosa dipendano principalmente le emissioni di CO2, così da poter individuare le migliori politiche ambientali e climatiche a salvaguardia del pianeta. Hanno firmato la ricerca la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM), Politecnico di Milano, Università Bocconi, National Technical University of Athens, International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA), PBL Netherlands Environmental Assessment Agency, Utrecht University, Centre International de Recherche sur l’Environnement et le Développement (CIRED), Ecole des Ponts e University College London. Come sappiamo le emissioni di CO2 prodotte dalla combustione di energia rappresentano la causa principale del cambiamento climatico e negli ultimi decenni hanno continuato a crescere in maniera sempre più preoccupante. Proprio per questo obiettivo principale dello Studio è capire quali siano le cause principali delle emissioni e come intervenire nel lungo termine, spostando parte della attenzione dal tradizionale settore della produzione di energia ai temi dell’efficienza energetica e della crescita economica. In particolare gli scenari socio-economici che emergono, evidenziano che lo sviluppo economico e l’intensità di energia saranno i principali fattori per il futuro delle emissioni di CO2. Per arrivare a questa evidenza, i ricercatori hanno incrociato 6 diversi modelli di energia-economia-clima di altrettanti istituti di ricerca europei, determinando i principali fattori che avranno effetto sui livelli futuri di emissioni di CO2: popolazione, reddito, intensità energetica, disponibilità di risorse fossili e di tecnologie energetiche a basse emissioni. I colori rappresentano diversi modelli di energia-economia-clima e le barre rappresentano l’importanza di diversi fattori (per ogni modello) nel determinare le emissioni di CO2 nel passaggio da uno scenario socio-economico futuro (SSP2) ad un altro (SSP1). Lo Studio ha poi delineato 3 possibili scenari che potranno realizzarsi a seconda dell’adattamento ai cambiamenti climatici: uno sostenibile, uno più oneroso per l’ambiente, e uno a metà strada. Inoltre la ricerca per ciascuno dei fattori presi in considerazione ha analizzato l’impatto sull’inquinamento atmosferico di CO2, i risultati evidenziano, sottolinea Giacomo Marangoni, ricercatore presso la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e il Politecnico di Milano e Responsabile dello studio – che i fattori più significativi siano reddito ed efficienza energetica. Cambiamenti nella popolazione prevista sono invece meno determinanti. Il ruolo di combustibili fossili e tecnologie energetiche a basse emissioni di CO2 si colloca a metà strada. Vanno poi considerate le interazioni tra i vari driver: per esempio una maggiore ricchezza economica porterà a un minore aumento di emissioni se realizzata in un contesto più sostenibile, e viceversa. Trascurare queste interazioni porterebbe a ranking non accurati. Si può aiutare a risolvere il cambiamento climatico intervenendo in maniera significativa nella crescita economica, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. E bisogna farlo incentivando prima di tutto l’efficienza energetica. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
03/07/2025 Clima UE 2040: nuovo target di -90% emissioni. Opportunità con qualche criticità La Commissione europea ha annunciato il nuovo obiettivo climatico: ridurre del 90% le emissioni nette di ...
25/06/2025 Le miniere di carbone dismesse possono ospitare 300 GW di fotovoltaico A cura di: Raffaella Capritti Oltre 5.800 km² di miniere di carbone dismesse o in via di chiusura potrebbero ospitare 300 ...
24/06/2025 Piani climatici al 2035: la verifica di metà anno rivela gravi ritardi Piani climatici: solo 1 Paese su 40 ha un piano al 2035 compatibile con 1,5°C. Il ...
20/06/2025 Equità sociale e clima: la resilienza è (anche) una questione di giustizia Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: senza giustizia sociale, l’adattamento climatico rischia di aumentare le disuguaglianze
19/06/2025 L’Europa accelera sull’energia: stop alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia entro il 2027 L’UE propone il bando al petrolio e gas russo entro il 2027: nuove regole, infrastrutture e ...
18/06/2025 Cleaner Future: i bambini spingono il cambiamento, gli adulti restano indietro A cura di: Raffaella Capritti I bambini guidano la sostenibilità in casa, ma scarsa conoscenza e costi percepiti rallentano l’adozione delle ...
17/06/2025 Giornata Mondiale della lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025: Restore the land. Unlock the opportunities Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il tema dell'edizione 2025: "Restore the land. ...
16/06/2025 Conferenza Onu sugli oceani, passi avanti per la salvaguardia degli oceani: cosa è stato deciso A cura di: Giorgio Pirani Conferenza ONU sugli Oceani: 90 paesi si sono incontrati per discutere di come salvare gli oceani, ...
12/06/2025 2G Italia: la cogenerazione per un futuro energetico efficiente A cura di: Laura Murgia Attiva in 70 Paesi, 2G è fra le protagoniste mondiali della cogenerazione, e guida la transizione ...
11/06/2025 I rischi climatici influenzano i prezzi degli immobili commerciali. Lo studio della BCE I prezzi degli immobili commerciali reagiscono ai rischi climatici. La BCE lancia l'allarme e analizza gli ...