Sedna Power Plants: una realtà italiana in crescita anche all’estero

Serra fotovoltaica da circa 5 MWp, l’impianto più grande della provincia di Crotone

Parco solare a Eboli (Salerno)

Antonio Siano, presidente del Gruppo Sedna

Antonio Siano, presidente del Gruppo Sedna

Sedna Power Plants  è una realtà consolidata e dinamica attiva in Italia dal 2006 nel campo della progettazione e realizzazione di impianti per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. L'azienda, attiva anche all'estero, è specializzata in fotovoltaico, cogenerazione, solare termico, geotermico, eolico con un focus particolare sui grandi parchi solari e una spinta sempre maggiore al residenziale.

Abbiamo intervistato Antonio Siano, presidente del Gruppo Sedna per per fare un punto su  novità di prodotto, situazione congiunturale, previsioni per il 2012. 
In una situazione congiunturale difficile e con una concorrenza spesso agguerrita come è cambiato il vostro mercato?
Il mercato è in continua evoluzione e una forte influenza è certamente determinata dalla grave situazione finanziaria, mondiale e in particolare italiana, che sembra non arrestarsi; tuttavia ad aver cambiato profondamente le regole del gioco è stata la riduzione delle tariffe. Oggi, di fronte a questo scenario, ci stiamo certamente riadattando, da un lato guardando soprattutto all'estero e dall'altro indirizzandoci verso il middle business. 
 
Quali sono le principali novità in termini di strategie di prodotto e comunicazione per il 2012? È cambiato il vostro modo di fare comunicazione?
Il nostro mercato in questo momento è talmente rapido e dinamico che è difficile riuscire a fare delle previsioni. Anche le strategie di comunicazione sono ovviamente connesse a questa peculiarità del mercato e all'evoluzione che seguirà nei prossimi mesi. Tuttavia ad oggi prevediamo nell'ambito comunicativo un piano di investimenti raddoppiato rispetto a quello del 2011.
 
Come vede il mercato nazionale del solare, quali sono per lei le prospettive del settore?
Il mercato è cambiato decisamente, ma quanto cambierà ancora è difficile definirlo, sia per l'influenza che arriva dal mondo finanziario, sia per le manovre intraprese dal governo, e in particolare in merito al sistema degli incentivi.
Se restasse tutto così com'è, probabilmente il 2012 vedrebbe ancora un mercato caratterizzato dai grandi impianti, ma anche una spinta forte sul middle business (quello che noi chiamiamo "industrial roof"). Dal 2013 in poi, invece, fino al 2016, prevedo uno spostamento d'indirizzo verso il middle business e i privati. Si tratta tuttavia di prospettive che vengono continuamente ridefinite, specialmente alla luce di eventuali cambi di rotta sul versante delle tariffe.
 
Ci racconti qualcosa sulle novità di prodotto per il futuro.
Noi investiamo in modo preponderante nella ricerca di soluzioni innovative, soluzioni che non sono necessariamente di tipo tecnologico – legate ad esempio a uno dei componenti dell'impianto – ma anche di project management. Proprio il fatto di aver messo a punto dei processi interni in grado di velocizzare la costruzione dell'impianto oggi ci consente di essere così rapidi e competitivi nel prezzo, garantendo allo stesso tempo un alto standard qualitativo.
Per il 2012, inoltre, prevediamo di inserire ulteriori prodotti tecnologici che potrebbero dare una spinta decisiva soprattutto sul versante dell'O&M, quindi al servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria: è uno degli obiettivi che ci siamo prefissati per poter offrire quel quid in più rispetto alla concorrenza.
 
Cosa presenterete all'EnerSolar+?
Presenteremo ciò che abbiamo fatto nel 2011 e quello che siamo oggi, perché nel 2011 siamo stati protagonisti di un'importante evoluzione e di una forte spinta verso l'alto; questo anche grazie a soluzioni innovative nell'ambito del project management, e quindi nella gestione della commessa e dei cantieri. Non penso che mostreremo quello che saremo nel 2012, perché – ribadisco – in un tale clima di incertezza diventa difficile prevedere cosa diventeremo da qui a sei mesi. Noi l'abbiamo ben chiaro, purtroppo però è una visione intorbidita dalla situazione attuale.
 
Il Gruppo Sedna ha recentemente aperto una nuova società a Philadelphia, quanto è importante l'estero, che tipo di sviluppo può prevedere.
Stiamo puntando sull'estero e non ci fermeremo. Oggi la prima sede estera, quella bulgara, ci sta dando ottime soddisfazioni, e crediamo molto al fatto che possa crescere ulteriormente. Così abbiamo deciso di puntare anche sul mercato americano, nonostante non costituisca un mercato facile: sta vivendo infatti una situazione congiunturale di crisi finanziaria non meno profonda della nostra, pur coi dovuti distinguo. Ancora una volta in controtendenza, noi siamo andati lì, perché sappiamo che in fase di ripresa muoversi in questo mercato è molto più efficace che in paesi come il nostro.
 
Il nostro Paese sta vivendo un momento decisivo per il consolidamento del comparto delle energie rinnovabili. Cosa pensa del IV Conto Energia e del sistema di incentivazione alle fonti rinnovabili?
Il IV Conto Energia non ha incontrato il mio favore quando è stato introdotto: è stato a mio avviso un declassamento improvviso nei confronti di una nazione che stava muovendo i suoi primi passi nel settore, però certamente contiene degli spunti positivi. Il difetto di questo conto energia riguarda il breve lasso temporale che gli viene concesso per poter essere sviluppato: è impensabile che un conto energia inaugurato a marzo oggi sia già messo in discussione; questo dà instabilità ai mercati.
Un'instabilità che va ulteriormente ad aggravare l'enorme incertezza che ho già detto caratterizzare il comparto delle energie rinnovabili. Se inizialmente aziende come la nostra si potevano consolidare in una decina di anni, per poi diventare dei player importanti per il futuro di questo settore, oggi i tempi si sono compressi a due/tre anni, determinando criticità a livello economico che spesso hanno portato all'indebitamento, se non alla chiusura, di molte nostre concorrenti.
Noi ci siamo adoperati fin da subito per affrontare i cambiamenti che il Conto Energia ha comportato nel nostro settore, individuando nell'industriale e nel residenziale un mercato dalle grandi potenzialità. Mi auguro comunque che il comparto delle energie rinnovabili acquisti maggiore stabilità e che un importante contributo in questa direzione provenga dallo Stato. Una via percorribile, ad esempio, è che il governo ci venga incontro proprio nell'ambito della ricerca e delle innovazioni, ancora molto da sviluppare in Italia, sul doppio fronte delle nuove tecnologie e del miglioramento delle attuali.

Sedna Power Plants è presente all'Enersolar – padiglione 1, stand L72/M71 – Fiera Milano – Rho, dal 16 al 19 novembre.
 

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