Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Riqualificazione energetica: tipologie di interventi, soluzioni ed esempi di retrofit edilizio 17/06/2025
Cool Roof e pavimentazioni riflettenti: come ridurre l’effetto isola di calore e risparmiare energia 13/06/2025
Un progetto di vita condiviso: il cohousing sociale come nuovo modello dell’abitare contemporaneo 04/07/2025
Il 2023 ha rappresentato un anno di svolta per l’Unione Europea nella sua ambiziosa corsa verso la neutralità climatica. Secondo i dati ufficiali dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), le emissioni nette di gas serra dell’UE sono diminuite del 9% rispetto all’anno precedente, segnando la più significativa riduzione annuale dal 1990. Questo successo è stato trainato principalmente dal settore energetico, che ha visto una drastica diminuzione nell’uso di combustibili fossili e un’impennata nell’adozione di fonti rinnovabili. Transizione energetica: meno fossili, più rinnovabili Il cuore della riduzione delle emissioni risiede nella trasformazione del mix energetico europeo. Nel 2023, le energie rinnovabili hanno coperto il 45,3% del consumo elettrico lordo dell’UE, segnando un incremento di 4,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente . Questo aumento è stato alimentato principalmente dall’espansione dell’energia eolica e solare, che hanno rappresentato rispettivamente il 38,5% e il 20,5% della produzione elettrica rinnovabile. Parallelamente, si è registrata una significativa riduzione nell’uso di carbone e gas naturale per la produzione di energia, contribuendo a una diminuzione del 22% delle emissioni nel settore elettrico, il calo più marcato degli ultimi 33 anni . “Il 2023 ha dimostrato che una transizione energetica ambiziosa è non solo possibile, ma anche efficace nel ridurre le emissioni e stimolare l’innovazione,” si legge nel documento dell’EEA. Decoupling economico: crescita del PIL e calo delle emissioni Un aspetto particolarmente rilevante del 2023 è stato il continuo disaccoppiamento tra crescita economica e emissioni. Dal 1990, il PIL dell’UE è aumentato del 70%, mentre le emissioni nette di gas serra sono diminuite del 37%, attestandosi a 2.908 milioni di tonnellate di CO₂ equivalente. Questo trend positivo è stato supportato da miglioramenti nell’efficienza energetica, standard edilizi più rigorosi e inverni più miti, che hanno ridotto la domanda di energia per il riscaldamento domestico. Tuttavia, non tutti i comparti hanno seguito la stessa traiettoria virtuosa. Se da un lato le emissioni legate alla produzione di energia hanno registrato un calo storico, altri settori hanno mostrato segni di criticità. Le emissioni nei trasporti, così come quelle derivanti dai sistemi di refrigerazione e condizionamento, sono aumentate, a causa di una domanda in crescita che ha superato i progressi tecnologici e l’efficienza energetica. Anche il settore forestale e del suolo (LULUCF – Land Use, Land Use Change and Forestry), che tradizionalmente agisce come un importante serbatoio di assorbimento del carbonio, ha mostrato un peggioramento. I “net removals”, ovvero la capacità netta degli ecosistemi di assorbire CO₂, sono diminuiti, e il calo si è accentuato negli ultimi anni. Le cause principali risiedono nell’invecchiamento delle foreste europee, in un incremento dei prelievi legnosi e negli effetti sempre più evidenti del cambiamento climatico, che compromette la salute e la resilienza degli ecosistemi naturali. Con l’obiettivo di raggiungere una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030, l’UE dovrà continuare su questa traiettoria, affrontando le sfide rimanenti e consolidando i successi ottenuti. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
03/07/2025 Clima UE 2040: nuovo target di -90% emissioni. Opportunità con qualche criticità La Commissione europea ha annunciato il nuovo obiettivo climatico: ridurre del 90% le emissioni nette di ...
01/07/2025 Direttiva Case Green: a che punto siamo in Italia? A metà percorso L’Italia è già a metà strada verso gli obiettivi della Direttiva Case Green. Ecco numeri, investimenti ...
25/06/2025 Le miniere di carbone dismesse possono ospitare 300 GW di fotovoltaico A cura di: Raffaella Capritti Oltre 5.800 km² di miniere di carbone dismesse o in via di chiusura potrebbero ospitare 300 ...
24/06/2025 Piani climatici al 2035: la verifica di metà anno rivela gravi ritardi Piani climatici: solo 1 Paese su 40 ha un piano al 2035 compatibile con 1,5°C. Il ...
20/06/2025 Equità sociale e clima: la resilienza è (anche) una questione di giustizia Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: senza giustizia sociale, l’adattamento climatico rischia di aumentare le disuguaglianze
19/06/2025 L’Europa accelera sull’energia: stop alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia entro il 2027 L’UE propone il bando al petrolio e gas russo entro il 2027: nuove regole, infrastrutture e ...
18/06/2025 Cleaner Future: i bambini spingono il cambiamento, gli adulti restano indietro A cura di: Raffaella Capritti I bambini guidano la sostenibilità in casa, ma scarsa conoscenza e costi percepiti rallentano l’adozione delle ...
17/06/2025 Giornata Mondiale della lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025: Restore the land. Unlock the opportunities Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il tema dell'edizione 2025: "Restore the land. ...
16/06/2025 Conferenza Onu sugli oceani, passi avanti per la salvaguardia degli oceani: cosa è stato deciso A cura di: Giorgio Pirani Conferenza ONU sugli Oceani: 90 paesi si sono incontrati per discutere di come salvare gli oceani, ...
12/06/2025 2G Italia: la cogenerazione per un futuro energetico efficiente A cura di: Laura Murgia Attiva in 70 Paesi, 2G è fra le protagoniste mondiali della cogenerazione, e guida la transizione ...