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I Vigili del Fuoco ci aiutano a fare chiarezza su un tema importante: è consentito installare impianti fotovoltaici commerciali anche se non dotati di ottimizzatori di potenza per il distacco automatico in caso di incendio Il tema della prevenzione incendi degli impianti fotovoltaici è piuttosto complesso e nel tempo sono state sviluppate procedure standard per gestire l’intervento dei Vigili del Fuoco. La normativa di settore si basa principalmente sulle norme CEI 64-8 che riguardano gli impianti elettrici in bassa tensione. Sempre il CEI ha pubblicato una Guida che approfondisce i principali aspetti elettrici degli impianti fotovoltaici e il Ministero degli Interni ha emesso alcune circolari (quella del 7/2/12 specifica sulla prevenzione incendi degli impianti fotovoltaici). Va certamente sottolineato che, per quanto si tratti di un argomento importante e da non sottovalutare, la casistica degli incendi generati da impianti fotovoltaici ci dice che il rischio è bassissimo: su 750mila impianti FV installati in Italia, la percentuale di incendi è pari a 0,006% all’anno (nel 2015 gli interventi del CNVVF su impianti FV sono stati infatti circa 461). Grazie ai Vigili del Fuoco facciamo chiarezza su una tematica molto importante e fino ad ora dall’interpretazione ambigua: i VDF hanno infatti dichiarato la non obbligatorietà di dispositivi elettronici per il sezionamento per gruppi dei moduli FV, ovvero l’ottimizzazione dei moduli. Il Documento “Sicurezza antincendio degli impianti fotovoltaici” della Scuola Provinciale Antincendi della Provincia autonoma di Trento, a firma dell’Ing. Daniele Alessandrini, è stato redatto in seguito alla realizzazione di un impianto sperimentale da 5,7KW presso il centro di addestramento di Marco di Rovereto, costituito da 30 moduli da 190W e sottoposto a varie prove per verificare l’esposizione al rischio degli operatori in caso di incendio di un impianto fotovoltaico. Per quanto riguarda il tema di nostro interesse, l’Ing Alessandrini rispetto alle prove di funzionamento dei sistemi di messa fuori tensione scrive “Vale quanto riportato nella circolare nr 1324/2012 e ss.mm del Ministero dell’Interno-Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – Si segnala che è stata presa in considerazione l’installazione di dispositivi di sezionamento per gruppi di moduli, azionabili a distanza, ma ad oggi non se ne richiede l’obbligatorietà in quanto non è nota l’affidabilità nel tempo, né è stata emanata una normativa specifica che ne disciplino la realizzazione, l’utilizzo e la certificazione”. A conferma l’Ing Piergiacomo Cancelliere, funzionario presso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sottolinea “Gli interruttori elettronici non potrebbero assumere la funzione di sezionatori secondo la CEI 64-8 art. 537.2.1.3 perché non operano un’interruzione galvanica del circuito, prerogativa dei sistemi elettromeccanici, e nel caso in esame, del sistema ad aria compressa. Inoltre, non si può completamente escludere la possibilità che eventuali disturbi di natura elettromagnetica possano portare in conduzione i semiconduttori, sia pure per brevi istanti, sebbene i moderni sistemi di protezione hanno ridotto le probabilità che si verifichino. Anche in caso di avaria del semiconduttore, questo passerebbe alla completa conduzione, cioè che eventuali guasti nei componenti possano rendere inefficace l’operazione di cortocircuitazione del modulo”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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