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Secondo un recente rapporto pubblicato su Nature Food, firmato da Francesco Tubiello, statistico senior e specialista del cambiamento climatico presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), in collaborazione con i ricercatori del Centro comune di ricerca della Commissione europea Ispra, oltre un terzo delle emissioni di gas serra a livello globale si possono attribuire alla produzione e confezionamento del cibo. Nel Report è presente il database EDGAR FOOD, che ha fornito un quadro degli ultimi 25 anni e può essere utilizzato per valutare l’impatto dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori o nella tecnologia sulle emissioni di gas serra derivate dal sistema alimentare, aiutando a pianificare azioni di mitigazione efficaci e percorsi di trasformazione verso sistemi alimentari sostenibili. A livello globale la produzione di alimenti – considerando destinazione dei terreni, produzione, lavorazione, trasporto, imballaggio, vendita al dettaglio e gestione dei rifiuti – negli anni ha aumentato il proprio impatto dal punto di vista energetico. Nel 2015 lo studio stima 18 miliardi di tonnellate di emissioni legate al sistema alimentare, pari al 34% del totale. Circa due terzi delle emissioni del sistema alimentare provengono dall’agricoltura e dallo sfruttamento della terra. La cifra è più alta per i paesi in via di sviluppo. Nei paesi industrializzati, le emissioni di gas utilizzati nella refrigerazione sono aumentate e hanno creato un “effetto turbo sul riscaldamento globale”. Secondo gli autori la la refrigerazione è responsabile di quasi la metà del consumo energetico del settore della vendita al dettaglio e dei supermercati, le cui emissioni sono cresciute più di quattro volte in Europa dal 1990. A livello di percentuale di emissioni legate all’attività antropica, i sistemi alimentari contribuiscono per circa il 24% nelle nazioni industrializzate, mentre nei paesi in via di sviluppo si è passati dal 68% del 1990 al 39% nel 2015. I principali emettitori sono Cina, Indonesia, Stati Uniti d’America, Brasile, Unione Europea e India. I processi di produzione alimentare sono quelli che impattano maggiormente, per il 39%, sulle emissioni complessive del sistema alimentare. Il metano proveniente dall’allevamento del bestiame e dalla coltivazione del riso rappresenta il 35% delle emissioni di gas serra del sistema alimentare. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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