La normativa e gli obblighi relativi all’installazione e alla gestione degli impianti termici 15/11/2024
Classificazione energetica delle abitazioni in Italia: che cosa significa “casa green” e come avvicinarsi all’obiettivo 14/01/2025
Bloomberg Philanthropies e BloombergNEF hanno pubblicato il Rapporto “Climate Policy Factbook” che valuta i progressi che i paesi membri del G-20, responsabili di quasi tre quarti delle emissioni globali, stanno compiendo per passare a un’economia a basse emissioni di carbonio. Obiettivo dello studio è individuare le priorità politiche considerando i negoziati internazionali sul clima, tra cui il vertice del G-20, le riunioni ministeriali, la 75a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e la COP26. Il Rapporto evidenzia le tre aree in cui è necessaria un’azione immediata e coraggiosa da parte di molti molti paesi del G-20, per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, in linea con il target di Parigi: 1) eliminare gradualmente il sostegno ai combustibili fossili, 2) dare un prezzo alle emissioni 3) incoraggiare la divulgazione dei rischi climatici Sono molte le associazioni che stanno sostenendo un appello per un’azione climatica forte, a partire da queste tre aree. Tra queste la Net Zero Assets Owners Alliance, di cui fanno parte investitori internazionali impegnati nella transizione energetica, è favorevole all’adozione di meccanismi di carbon pricing per regolare le emissioni a livello globale. Günther Thallinger, membro del Consiglio di gestione di Allianz SE e presidente della Net-Zero Asset Owner Alliance, ha sottolineato che le scelte politiche in molti dei paesi del G-20 “non sono sufficienti a guidare l’economia reale verso la transizione a emissioni net zero per raggiungere 1,5°C”. Alcuni paesi hanno definito obiettivi per raggiungere le 0 emissioni al 2050, ma è necessario affiancare piani rigorosi e attuabili di riduzione delle emissioni al 2030, attraverso per esempio la definizione di un prezzo crescente sul carbonio. Tutto il mondo sa che è prioritario, per gli obiettivi della COP26 e per accelerare la transizione verso l’energia pulita, eliminare gradualmente il sostegno ai combustibili fossili, in particolare al carbone, e spostare i finanziamenti verso le energie rinnovabili. Tuttavia, il rapporto rileva che i governi di tutti i 19 paesi membri del G-20 continuano a sostenere la produzione e il consumo di combustibili fossili. Nonostante tutti i Governi abbiano presentato piani climatici ambiziosi per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi, gli stessi hanno continuato a fornire sostegno al carbone, al petrolio, al gas e all’energia da combustibili fossili, con finanziamenti, tra il 2015 e il 2019 pari a 3,3 trilioni di dollari. Una somma che oggi potrebbe finanziare 4.232 GW di nuove centrali solari – oltre 3,5 volte la dimensione dell’attuale rete elettrica degli Stati Uniti. Nel complesso le Nazioni del G-20 nel 2019, con 636 miliardi di dollari di sostegno diretto ai combustibili fossili – shanno tagliato del 10% i finanziamenti alle fossili rispetto al 2015, con 8 Paesi che si sono impegnati più degli altri (Argentina, Germania, Italia, Arabia Saudita, Sud Africa, Corea del Sud, Turchia e Regno Unito). Otto Stati membri hanno invece aumentato il proprio sostegno ai combustibili fossili – in particolare Australia, Canada e Stati Uniti. Per quanto riguarda le politiche dell’emission pricing, 12 paesi del G-20 hanno stabilito dei prezzi a livello nazionale per le emissioni di gas a effetto serra attraverso una carbon tax, in particolare Francia e Germania. In altri paesi, come gli Stati Uniti, sono stati definiti prezzi del carbonio troppo bassi e, in alcuni casi, non sono stati ancora fissati (Arabia Saudita, Russia e Brasile). Aumento degli investimenti nella transizione energetica nei prossimi dieci anni per raggiungere le 0 emissioni Sempre BloombergNEF (BNEF) ha pubblicato il New Energy Outlook 2021 (NEO) che stima che raggiungere le emissioni nette di carbonio entro il 2050 richiederà ben 173 trilioni di dollari di investimenti nella transizione energetica. Il percorso è diverso a seconda dei 3 scenari ipotizzati che raggiungono il net-zero basandosi su un diverso mix di tecnologie. La transizione energetica richiede investimenti molto sostanziali nelle infrastrutture, tra 92 e 173 trilioni di dollari nei prossimi trent’anni. Il che significa che l’investimento annuale dovrà più che raddoppiare. Cuore della transizione sono le energie rinnovabili e l’elettrificazione. Il settore energetico è quello che deve fare i maggiori progressi nel prossimo decennio, riducendo le emissioni del 57% rispetto al 2019 entro il 2030, e dell’89% entro il 2040. Circa l’83% dell’energia primaria è attualmente costituita da combustibili fossili, mentre l’eolico e il solare fotovoltaico rappresentano l’1,3%. Nello Scenario Verde di BNEF, che dà la priorità all’elettricità pulita e all’idrogeno verde, l’eolico e il solare crescono fino al 15% dell’energia primaria nel 2030, e al 70% nel 2050. Al contrario, i combustibili fossili calano di circa il 7% all’anno, e rappresentano solo il 10% dell’offerta entro il 2050. Lo scenario Rosso dà invece la priorità al nucleare e il Grigio prevede che gas e carbone continuino ad essere utilizzati. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
14/01/2025 Sostegno finanziario innovativo per le economie emergenti: un passo decisivo per l’energia sostenibile La transizione energetica globale chiede di investire nelle economie emergenti per triplicare la capacità delle rinnovabili ...
13/01/2025 Inquinamento atmosferico da riscaldamento e raffreddamento: urgente aumentare l'uso di energia pulita Uno studio JRC mette in luce il ruolo dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento nell'inquinamento atmosferico ...
10/01/2025 Iren inaugura il primo impianto europeo per il recupero di metalli preziosi dai RAEE IREN avvia in Toscana un innovativo impianto per il recupero di metalli preziosi e materie prime ...
09/01/2025 Asvis, regioni italiane molto indietro sull'attuazione dell'Agenda 2030 A cura di: Giorgio Pirani L'Asvis fotografa la situazione in Italia riguardo i progressi dei territori nello sviluppo sostenibile. Molte regioni ...
08/01/2025 Cambiamento climatico 2024: un anno di record, crescono le sfide globali Cambiamento climatico: il 2024 segna l'anno più caldo di sempre, con record gas serra e l'aumento ...
07/01/2025 Transizione energetica: investire in reti e infrastrutture per triplicare la capacità rinnovabile entro il 2030 Triplicare la capacità rinnovabile al 2030 richiede investimenti in reti e accumuli efficienti per accelerare la ...
31/12/2024 Le rinnovabili frenano il carbone: le previsioni dell'IEA per il 2027 Il rapporto AIE 2024 prevede il plateau della domanda globale di carbone grazie alla crescita delle ...
30/12/2024 Obiettivo decarbonizzazione, lotta all’aumento delle emissioni e bocciatura del Pniec: il Wwf traccia la strada per l’Agenda 2030 A cura di: Giorgio Pirani Il Wwf esorta l’Ue ad accelerare l’azione climatica per evitare conseguenze disastrose ma anche creare opportunità ...
23/12/2024 Brevetti per reti elettriche: l’intelligenza artificiale spinge l’innovazione tecnologica Un nuovo studio EPO e IEA rivela un aumento significativo dei brevetti per l'integrazione dell'AI nelle ...
20/12/2024 Aumenti bollette luce e gas 2024-2025: previsioni e strategie per risparmiare A cura di: Raffaella Capritti Bollette in aumento: previsti rincari del 30% per luce e gas nel 2024. Cause, impatti e ...