Transizione energetica, il ruolo delle città

Le città, considerando il predominio dei combustibili fossili nell’approvvigionamento energetico, sono le vere protagoniste del cambiamento climatico verso un futuro a basse emissioni di carbonio. Il Rapporto di Irena

Transizione energetica, il ruolo delle cittàLe città consumano circa il 75% dell’energia totale e sono responsabili del 70% delle emissioni di gas serra (GHG) legate all’energia, il che le rende fondamentali negli sforzi nazionali e globali per la transizione verso un futuro a zero emissioni.

E’ questo il tema al centro del nuovo rapporto “Renewable Energy Policies for Cities” pubblicato da Irena – International Renewable Energy Agency – che evidenzia che la trasformazione energetica globale inizia a livello locale e delinea in che modo le città possono guidare il passaggio a un futuro a basse emissioni di carbonio, sostenendo contemporaneamente i governi nel raggiungimento degli obiettivi climatici.

Crescita popolazione urbana dal 2018 al 2050
Crescita popolazione urbana dal 2018 al 2050. Fonte Irena

Le metropoli spesso hanno le infrastrutture e i finanziamenti per accelerare l’implementazione delle energie rinnovabili e raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Non è così per le città medio-piccole in cui però vivono 2,4 miliardi di persone –  il 59% della popolazione urbana mondiale – e che continuano a crescere.

Il Rapporto presenta anche casi di studio di città di piccole e medie dimensioni virtuose per le strategie sostenibili e l’uso di rinnovabili che hanno messo in atto. Emerge l’importanza del coordinamento tra i governi locali e nazionali, le imprese e i cittadini.

Energie rinnovabili: i progetti in Uganda, Grecia, Costa Rica, Cina e Serbia

Per esempio a Kasese in Uganda c’è stata una significativa diffusione dell’energia solare, sostenuta anche dall’App Irena SolarCityEngine, che ha fornito assistenza nella valutazione delle prospettive di generazione di elettricità utilizzando il fotovoltaico sul tetto. Il simulatore online ha permesso al comune di valutare i costi di incentivazione, l’accessibilità economica e il volume totale degli investimenti. Sono quindi stati finanziati programmi di formazione per le imprese e le famiglie e attività di sensibilizzazione che hanno aiutato il passaggio dalle inquinanti lampade a cherosene all’energia solare pulita, con ottimi benefici per la salute, l’ambiente e l’economia.

A Cartago, in Grecia e a Guanacaste in Costa Rica, le amministrazioni locali stanno investendo in progetti a sostegno della mobilità elettrica, incrementando le infrastrutture di ricarica e prevedendo incentivi all’acquisto dei veicoli elettrici.

A Zhangjiakou, in Cina, i residenti hanno testimoniato il cambiamento positivo legato al nuovo sistema di riscaldamento alimentato dal vento, realizzato al posto della centrale a carbone. Come conseguenza della diminuzione del costo dell’elettricità nella città sono aumentate le attività imprenditoriali.

Xiong’an è diventata la prima città senza smog della Cina settentrionale grazie allo sviluppo dell’energia geotermica che ha sostituito con successo il teleriscaldamento generato dal carbone.

Anche in Serbia diversi comuni hanno seguito l’esempio di Bogatić che ha scelto di utilizzare l’energia geotermica per il teleriscaldamento, che unisce basso impatto ambientale e risparmio economico.

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