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Si è svolto ieri il convegno "Il mercato mondiale delle rinnovabili" promosso da OIR e UniCredit, durante il quale è stato presentato il Rapporto OIR – UniCredit 2012. La mattina è stata dedicata a un confronto delle strategie nelle rinnovabili di alcuni grandi gruppi energetici europei. I temi di discussione sono stati i piani di investimento, le scelte di crescita internazionale, le strategie di integrazione verticale, le politiche commerciali verdi e i progetti di R&S.Nel pomeriggio sono state discusse le azioni prioritarie per far sviluppare le filiere italiane delle rinnovabili nei grandi mercati emergenti. Nella discussione si sono esposti i punti di vista del sistema istituzionale e finanziario e sono stati illustrati casi di imprese italiane che sono cresciute con successo all'estero.Nel convegno si sono discussi i temi cruciali per lo sviluppo dell'industria italiana e internazionale delle rinnovabili, in particolare come sta cambiando il mercato italiano e mondiale, i mercati e le tecnologie più attrattive per chi investe e le priorità per far crescere l'industria italiana nei grandi mercati emergenti.I principali punti emersi:1 – Il mercato mondiale delle rinnovabili sta profondamente cambiando. Eolico e fotovoltaico hanno raggiunto ormai la grid parity e sono competitivi con le fonti fossili in molte aree del globo (es. Spagna e Brasile).2 – Europa e Nord America stanno attraversando una fase di stabilità. Una quota sempre crescente degli investimenti si sta concentrando nei grandi mercati emergenti, soprattutto in Asia dove gli impieghi nelle rinnovabili sono passati da 20 miliardi di $ nel 2007 a 80 miliardi $ nel 2011 (il 33% del totale mondiale).3 – Le quindici maggiori imprese energetiche europee hanno in programma la costruzione di oltre 100.000 MW di impianti alimenti a fonti rinnovabili 4 – 34 miliardi di € sono già stati stanziati dalle imprese per questi investimenti.5 – L'eolico onshore, con 65 GW pianificati, è la tecnologia su cui le imprese puntano maggiormente; segue l'eolico offshore con 17 GW in programma. L'idroelettrico tradizionale ha ancora un ruolo rilevante, con 16 GW pianificati soprattutto al di fuori dell'Europa (su tutti Brasile e Turchia).6 – L'Europa è ancora la zona in cui è pianificata la maggioranza degli investimenti, tuttavia crescente importanza stanno acquisendo gli USA e gli Stati dell'America Latina. Si registrano importanti difficoltà nell'accede nei mercati del Far-East.7 – Le grandi imprese energetiche puntando ad integrarsi a monte per produrre le componenti più critiche per gli impianti FER, soprattutto: aerogeneratori, pannelli PV e biomassa combustibile. 8 – Le rinnovabili stanno diventando sempre più leva di marketing per far acquisire alle utility nuovi clienti, che sono sempre più attenti alle tematiche della sostenibilità.9 – I grandi gruppi stanno stanziando ingenti somme per la R&S allo scopo di sviluppare nuove tecnologie in grado di essere indipendenti dagli incentivi. Al 2011 sono stati investiti 360 milioni di €. Le aree su cui si concentrano gli sforzi sono film sottile, eolico offshore ed energia mareomotrice.10 – Nonostante la crisi economica, le principali aziende del comparto registrano buone performance finanziarie, performance destinate a crescere anche per il futuro. Nel convegno è stato evidenziato l'impegno di UniCredit nel settore della crescita sostenibile grazie ad un portafoglio finanziamenti a favore del settore di circa 8.1 mld di Euro nel 2011, suddiviso principalmente nei core market della banca, quali Italia (42%) e Germania (27%).UniCredit ha ridotto le emissioni di CO2 del 15% a partire dal 2008, raggiungendo pienamente gli obiettivi prefissati per il 2012. Sempre sul tema dell'efficienza energetica UniCredit ha installato nuovi sistemi di raffreddamento nel centro elaborazione dati che hanno consentito una riduzione di 1.600 tonnellate di emissione di CO2 per anno, pari a 9.5 mln di lampadine accese per giorno. Al convegno erano presenti: Corrado Clini Ministro dell'Ambiente, Vittorio Ogliengo UniCredit, Andrea Gilardoni Agici e Bocconi, Marco Carta Agici, Andrea Brasili UniCredit, Federico Testa Utilitatis, Paolo Bertuzzi Turboden, Guido Ghisolfi M&G, Sandro Buzzi Buzzi Unicem, Enrico Friz Ecodeco, Matteo Codazzi CESI, Ingamr Wilhelm Enel Green Power, Giuseppe Gatti GDF SUEZ, Renato Sturani Alpiq, Paolo Grossi RWE, Simone Togni Anev, Massimo Pecorari UniCredit, Stefano Conti Terna, Piero Manzoni Falck, Salvatore Moncada Moncada Energy, Marco Pigni Aper, Alberto Biancardi AEEG, Matteo Del Fante CDP, Alessandro Castellano SACE. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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