Nel 2021 gli investimenti nelle rinnovabili torneranno ai livelli Pre-COVID

IHS Markit stima un’importante crescita per le rinnovabili: il prossimo anno gli investimenti potrebbero tornare ai livelli pre-covid e ed è prevista un’impennata della nuova capacità aggiunta, grazie soprattutto alla diminuzione dei costi

Nel 2021 gli investimenti nelle rinnovabili torneranno ai livelli Pre-COVID

Le energie rinnovabili durante questi mesi di pandemia hanno dimostrato la propria resilienza segnando in Europa una crescita record e inaspettata (+11% secondo gli ultimi dati di SolarPower Europe), nonostante anche questo settore sia stato colpito da interruzioni della catena di approvvigionamento e da ritardi nella realizzazione dei progetti.

Secondo il nuovo IHS Markit Energyview – Climate and Cleantech e Climate and Cleantech Advisory Briefingservices il prossimo anno le energie pulite continueranno a dar buona prova di sé, con un aumento degli investimenti che torneranno ai livelli pre covid.

Secondo Roger Diwan, vice presidente servizi finanziari di IHS Markit Energy Advisory Service, la spesa globale per le energie rinnovabili nel 2021 infatti aumenterà dell’8,5% a 255 miliardi di dollari, in linea con i livelli del 2019.

La spesa annuale dovrebbe rimanere costante fino al 2025. IHS stima un totale di 1,3 trilioni di dollari per il periodo 2021-2025, con un aumento del 9% rispetto al cumulato nel quinquennio precedente 2015-2019.

Il continuo calo dei costi delle tecnologie rinnovabili, soprattutto per la realizzazione di grandi impianti eolici e fotovoltaici, significherà inoltre che all’aumento del 9% degli investimenti corrisponderà una crescita del 45% della nuova potenza cumulativa installata nel periodo 2021-2025 rispetto al 2015-2019.

Nell’anno che si sta per concludere nel complesso saranno stati investiti nelle rinnovabili non idroelettriche 235 miliardi di dollari, in diminuzione del 7% rispetto ai livelli del 2019.

Il calo dei costi e lo sviluppo del mercato

IHS Markit prevede che il costo per il fotovoltaico (sia su scala di utility che di generazione distribuita) nel 2025 sarà di circa il 40% più basso rispetto al 2017. Contemporaneamente, i costi per l’eolico onshore e offshore nel 2025 dovrebbero essere rispettivamente del 20% e del 15% inferiori ai livelli del 2017.

Secondo lo studio il fotovoltaico continuerà a rappresentare la maggior parte dei nuovi investimenti e delle aggiunte di capacità nel 2021-2025 contando per il 54% – quasi 700 miliardi di dollari – degli investimenti totali nelle energie rinnovabili.

In crescita gli investimenti nell’eolico offshore che toccheranno i 70 miliardi di dollari – un aumento quasi triplicato rispetto ai livelli cumulativi del 2015-2019. In calo invece gli investimenti nell’eolico onshore che si prevede toccheranno i 320 miliardi di dollari tra il 2021 e il 2025, in calo rispetto al quinquennio precedente di quasi 365 miliardi di dollari.

Se questi numeri saranno confermati le rinnovabili produrranno nel 2025 il 18% dell’energia, una crescita significativa rispetto all’11% del 2019 e la capacità installata globale cumulativa di eolico e fotovoltaico supererà quella del gas naturale nel 2023 e quella del carbone nel 2024.

“C’è la possibilità che questa nuova ondata di investimenti nelle rinnovabili possa ancora superare le aspettative. I Paesi e le aziende stanno accelerando le proprie ambizioni in materia di energie rinnovabili, spesso con obiettivi di emissioni nette zero, ed è probabile che un certo numero di paesi chiave concentreranno la spesa post-crisi COVID su nuove iniziative verdi. Lo slancio che sta dietro a questi numeri tende decisamente al rialzo”. – Roger Diwan, vicepresidente, servizi finanziari, IHS Markit

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Tema Tecnico

Eolico, Solare fotovoltaico

Le ultime notizie sull’argomento



Secured By miniOrange