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Pubblicato da Terna il Rapporto mensile sul sistema elettrico dedicato a settembre 2020 che, dopo i 6 mesi di calo a causa dell’emergenza coronavirus, registra un valore in linea a quello del 2019. La richiesta di energia elettrica infatti, pari a 26.550 GWh è uguale a quella di settembre 2019, si segnala che quest’anno c’è stato un giorno lavorativo in più e la temperatura media mensile è stata leggermente più alta, sia rispetto al 2019 che alla media decennale. La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 92,2% con produzione nazionale e per il 7,8% dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. A livello territoriale, la variazione tendenziale di settembre 2020 è stata negativa al Nord (-1,2%) e positiva sia al Centro (+1,2%) sia al Sud e nelle Isole (+1,6%). A livello congiunturale, dopo 4 mesi consecutivi con una variazione positiva della richiesta di energia elettrica rispetto al mese precedente, a settembre non ci sono state variazioni rispetto ad agosto, risultato che porta il trend a un andamento stazionario. Nel complesso nel terzo trimestre, dopo il calo dei primi 6 mesi, si registra un aumento dell’11,8% rispetto al trimestre precedente. Continua il trend negativo dei dati del 2020 su 2019, iniziato da marzo e proseguito anche nei mesi successivi e legato naturalmente al COVID-19. Complessivamente la domanda dei primi nove mesi del 2020 (225.154 GWh) è in calo dell’6,9% rispetto periodo gennaio-settembre del 2019. Bilancio energetico e rinnovabili A settembre la domanda di energia elettrica, pari a 26.550GWh è in linea con il dato del 2019; nel dettaglio si segnala l’aumento della produzione eolica (+16,3%), della produzione idroelettrica (+12,3%) e di quella fotovoltaica (+5,1%), in calo il saldo estero (-25,4%). Le rinnovabili hanno coperto il 36% della domanda, grazie all’aumento la produzione eolica, idroelettrica e fotovoltaica, in calo il geotermico. Produzione termoelettrica in linea con il 2019. Le fonti rinnovabili hanno soddisfatto il 36% della richiesta di energia elettrica (+8,1% su 2019), quelle non rinnovabili il 56% e la restante quota dal saldo estero. Nel 2020, la richiesta di energia elettrica di i 225.154 GWh ed è stata soddisfatta al 51% dalla produzione da Fonti Energetiche Non Rinnovabili (-9,4% su 2019), per il 40% da Fonti Energetiche Rinnovabili (+3,9%) e la restante quota dal saldo estero. Dettaglio rinnovabili A settembre la produzione nazionale da fonti rinnovabili è aumentata dell’+8,1%rispetto a un anno fa: bene l’eolico che dopo il +66% di agosto segna un +16,3%, l’idroelettrico con +11,9% e il fotovoltaico (+5,1%), -1,1% per la produzione geotermoelettrica. A settembre la composizione di dettaglio della produzione da fonti energetiche rinnovabili fa registrare una variazione percentuale in flessione mom (-7,1%). Nel 2020 la produzione energetica da fonti rinnovabili registra una crescita del 3,2% rispetto al 2019 , grazie soprattutto a fotovoltaico (+8,2%) e idrico rinnovabile (+3,9%). Nel 2020 il 43,1% della produzione nazionale netta è stata da Fonti Energetiche Rinnovabili. A settembre la produzione da FER ha contribuito per il 38,8% alla produzione totale netta nazionale, in aumento rispetto allo stesso mese del 2019 (37%). Fotovoltaico L’energia prodotta da fonte fotovoltaica a settembre, pari a 2.430GWh, è in calo rispetto al mese precedente di 507GWh (-17,30%); il dato progressivo annuo è in aumento del +8,2% rispetto all’anno precedente. Ad agosto il fotovoltaico ha coperto il 9,1% della domanda. Eolico L’energia prodotta da fonte eolica nel mese di settembre, a 1.355GWh, è in aumento rispetto al mese precedente del +12,3 (+148GWh). Il dato progressivo annuo è in riduzione rispetto all’anno precedente (-2,5%). Idroelettrico A settembre l’energia prodotta da fonte idroelettrica (impianti a bacino, serbatoio e acqua fluente) pari a 4.057GWh è in calo rispetto al mese precedente di 276GWh (-6,4%), cresce del 4,1% il dato progressivo annuo rispetto al 2019. Consumi industriali Terna ha elaborato per la prima volta un indice settimanale (IMCEI) che analizza i consumi industriali di circa 530 clienti energivori connessi alla rete di trasmissione elettrica nazionale, che interessano diversi settori tra cui cemento, calce e gesso, siderurgia, chimica, meccanica, mezzi di trasporto, cartaria, ceramica e vetraria, metalli non ferrosi. Nonostante il segno – rispetto a settembre 2019, continua il recupero iniziato quest’estate – dopo i mesi con dati negativi a due cifre durante il lockdown – guidato da raffinerie e cockerie (+42,4%), cartiere (+29,6%), ancora negativi i dati del settore siderurgico (-9%). Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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