Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Secondo la seconda edizione del rapporto “G-20 Zero-Carbon Policy Scoreboard” del gruppo di ricerca BloombergNEF (BNEF) nessun Governo del G20 sta attuando politiche abbastanza incisive e concrete in grado di affrontare il cambiamento climatico e rispettare gli impegni assunti alla COP26 a Glasgow. Il rapporto evidenzia come ai tanti impegni assunti sulla carta, non corrispondano azioni concrete da parte delle 19 nazioni più grandi del mondo, responsabili di quasi l’80% delle emissioni globali di gas serra (l’UE è il 20° membro del G-20). Il Policy Scoreboard del BNEF ha assegnato un punteggio del 100% a ciascun membro del G-20 considerando l’impegno per ridurre le emissioni di gas serra, entità del supporto, la solidità dei programmi proposti. I dati mostrano che nessun paese del G-20 ha implementato politiche sufficienti per raggiungere una profonda decarbonizzazione, anche se 11 delle 19 nazioni hanno fatto progressi nel 2021. Il Rapporto analizza i progressi dei vari paesi ed evidenzia le politiche che i governi possono implementare per raggiungere e superare gli impegni che hanno preso per il clima. Michael R. Bloomberg, inviato speciale del segretario generale dell’ONU per le ambizioni e le soluzioni climatiche e fondatore di Bloomberg LP e Bloomberg Philanthropies ha sottolineato che “Le parole contano solo se sono sostenute dall’azione – e la realtà è che nessuno dei paesi del G20 sta realizzando abbastanza velocemente i tagli promessi alle emissioni. Le guerra in Ucraina ha reso ancora più attuale l’importanza della transizione verso le energie pulite, anche per limitare la dipendenza dal gas russo”. 6 aree di intervento Il documento approfondisce le 6 principali aree su cui agire per limitare le emissioni di gas serra. Quello che emerge è che i governi del G-20 hanno fatto molti progressi nell’attuazione di programmi per decarbonizzare il settore energetico (area politica 1) e, in una certa misura, i trasporti (area 2). Ma è necessario un maggiore sforzo nei settori dell’edilizia (3) e dell’industria (4), nella promozione dei combustibili a basso contenuto di carbonio e le tecnologie di cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio (5), e l’economia circolare (6). 11 sulle 19 nazioni analizzate hanno migliorato il proprio punteggio, con una media per l’intero gruppo del 52% su 100% – in aumento di 1 punto rispetto al precedente Rapporto. C’è un enorme margine di miglioramento, ha sottolineato la responsabile della politica del BNEF Victoria Cuming: “Le parole da sole non valgono niente – nessuno dei paesi del G-20 ha implementato sufficienti incentivi e regolamenti concreti per raggiungere ciò che è stato promesso”. Alcuni paesi più virtuosi di altri In termini di punteggi, i paesi del G-20 si dividono in tre grandi categorie: la prima comprende gli stati membri dell’UE, Germania, Francia e Italia, insieme al Regno Unito, che hanno migliorato i loro punteggi totali medi di 3 punti rispetto al 2021. Ma con una media del 75% anche i top performer potrebbero fare meglio. Altri paesi dell’OCSE non sono andati altrettanto bene, in particolare Australia, Giappone e Turchia: questo gruppo ha visto il suo punteggio totale diminuire di 2 punti, ad una media del 52%. In fondo alla classifica del G-20, le economie emergenti sono in ritardo nell’attuazione delle proprie politiche, con un punteggio totale medio del 36%. Tuttavia, questo gruppo, guidato da India e Sudafrica, è migliorato rispetto all’anno scorso – di una media di 2 punti . Fonte BNEF Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
30/04/2025 Le megalopoli asiatiche tra sfide climatiche e demografiche Cambiamento climatico e urbanizzazione: le megalopoli asiatiche tra rischi e opportunità per l'UE.
28/04/2025 HeySun: presentata la seconda edizione dell'expo della transizione energetica A cura di: Laura Murgia Presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stata presentata la seconda edizione ...
23/04/2025 Il settore energetico dell'UE guida la riduzione delle emissioni di gas serra nel 2023 Il 2023 ha rappresentato un anno di svolta per l’Unione Europea nella sua ambiziosa corsa verso ...
22/04/2025 22 aprile, Earth Day 2025: Our Power, Our Planet Il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra 2025 con il tema "Our Power, Our ...
16/04/2025 Europa e crisi climatica: il report Copernicus 2024 conferma un continente sempre più fragile A cura di: Raffaella Capritti Il report Copernicus 2024 rivela un’Europa sempre più esposta alla crisi climatica: caldo estremo, alluvioni e ...
15/04/2025 Le città europee accelerano sugli investimenti per transizione ecologica e infrastrutture sociali Le città europee aumentano gli investimenti per transizione ecologica, edilizia sociale e infrastrutture resilienti.
14/04/2025 Tecnologie energetiche emergenti: tra slancio innovativo e incertezze di mercato Analisi delle tecnologie energetiche emergenti secondo l'IEA, tra progressi, rischi e necessità di investimenti.
12/04/2025 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili 12 aprile, Green Energy Day: una giornata per capire l'importanza della transizione energetica andando a visitare ...
09/04/2025 Acciaio verde per una decarbonizzazione possibile e necessaria A cura di: Erika Bonelli Acciaio verde: pressioni industriali e inerzia politica possono rallentare la necessaria decarbonizzazione del settore.
02/04/2025 Rete elettrica UE: servono investimenti per evitare il blackout della transizione energetica La rete elettrica dell’UE è obsoleta e inadatta a sostenere la transizione energetica. Servono investimenti massicci, ...