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Lo scorso 8 luglio la Conferenza Stato-Regioni-Enti Locali, dopo molti rinvii, ha approvato il nuovo Conto Energia che entrerà in vigore il primo gennaio 2011 sino a tutto il 2013 e le Linee Guida amministrative, ovvero le modalità per le autorizzazioni a costruire gli impianti a fonte rinnovabile. Entrambi i provvedimenti sono stati predisposti dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente. Le Linee Guida nazionali riguardano l’Autorizzazione Unica per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Con esse vengono fornite regole certe che favoriscono gli investimenti e consentono di coniugare le esigenze di crescita e il rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Le Regioni e gli Enti Locali – a cui oggi è affidata l’istruttoria di autorizzazione – dovranno recepire le Linee guida entro i 90 giorni successivi alla pubblicazione del testo. L’on. Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, in merito all’approvazione dei provvedimenti ha così commentato “Il Conto Energia e le Linee Guida, attesi da tempo dagli operatori del settore, danno una spinta decisiva alla strategia di sviluppo delle fonti rinnovabili delineata dal Governo. Favoriscono l’innovazione in un settore fondamentale per la ripresa e la competitività del Paese e consentono, inoltre, l’armonizzazione e la semplificazione delle procedure nazionali e regionali”. Come previsto, il nuovo Conto energia stabilisce una riduzione degli incentivi che, sottolinea il Ministero dello Sviluppo Economico, si traduce in un vantaggio per il consumatore. Infatti grazie al contenimento degli oneri di sistema, questi non andranno a gravare più sul conto finale della bolletta elettrica. Il decreto riconosce sull’energia prodotta una tariffa incentivante fissa e garantita per 20 anni a partire da quando l’impianto entra in esercizio a cui può accedere chiunque (persone fisiche, giuridiche, soggetti pubblici, condomini). Per gli impianti che entrano in esercizio nel 2012 e nel 2013 le tariffe saranno decurtate del 6% ogni anno. Per gli anni successivi si provvederà con un nuovo decreto. La riduzione, inoltre, è contenuta per i piccoli impianti e più marcata per i grandi impianti. Questo è possibile grazie ai progressi della tecnologia e alla riduzione dei costi dei pannelli. Tra le novità, già previste nella bozza del Conto energia c’è la divisione degli impianti in diverse classi di potenza con incentivi decrescenti: da 1 a 3 KW; da 3 a 20 KW; da 20 a 200 KW; tra 200 e 1000 KW; dai 1000 KW a 5 mila KW; oltre 5 mila KW. “Siamo soddisfatti dell’approvazione del Conto 2011 e delle Linee Guida, ora sappiamo a cosa andiamo incontro nei prossimi 3 anni – ha sottolineato il Presidente di Asso Energie Future, Massimo Daniele Sapienza -. Questo risultato dà un triennio di respiro a chi intende programmare investimenti a lungo termine e far crescere il settore green italiano”. Il provvedimento offre largo spazio all’innovazione tecnologica, con particolare attenzione al fotovoltaico a concentrazione, alle installazioni con sistemi di accumulo e a quelle ad alta integrazione architettonica. L’obiettivo è orientare verso una maggiore efficienza complessiva. Con il sostegno al fotovoltaico si attende di raggiungere gli obiettivi stabiliti per il 2020 in sede comunitaria: potenza fotovoltaica dagli attuali 1350 MW fino a 8.000 MW. LINEE GUIDA FONTI RINNOVABILI: I PRINCIPALI CONTENUTI 1) Sono dettate regole per la trasparenza amministrativa dell’iter di autorizzazione e sono declinati i principi di pari condizioni e trasparenza nell’accesso al mercato dell’energia; 2) Sono individuate modalità per il monitoraggio delle realizzazioni e l’informazione ai cittadini; 3) È regolamentata l’autorizzazione delle infrastrutture connesse e, in particolare, delle reti elettriche; 4) Sono individuate, fonte per fonte, le tipologie di impianto e le modalità di installazione che consento l’accesso alle procedure semplificate (denuncia di inizio attività e attività edilizia libera); 5) Sono individuati i contenuti delle istanze, le modalità di avvio e svolgimento del procedimento unico di autorizzazione; 6) Sono predeterminati i criteri e le modalità di inserimento degli impianti nel paesaggio e sul territorio, con particolare riguardo agli impianti eolici (per cui è stato sviluppato un allegato ad hoc); 7) Sono dettate modalità per coniugare esigenze di sviluppo del settore e tutela del territorio: eventuali aree non idonee all’installazione degli impianti da fonti rinnovabili possono essere individuate dalle Regioni esclusivamente nell’ambito dei provvedimenti con cui esse fissano gli strumenti e le modalità per il raggiungimento degli obiettivi europei in materia di sviluppo delle fonti rinnovabili. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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