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Il prestigioso riconoscimento promosso da Legambiente, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Confindustria compie dieci anni e presenta i primi vincitori del 2010 “Green Life, dai territori la costruzione dell’economia del futuro”: questo il titolo del Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente 2010 che giunge quest’anno alla sua decima edizione. Il premio è cresciuto: sono stati 230 i progetti che hanno partecipato e ciò significa che, nonostante le difficoltà, il paese reale si muove. Le imprese più lungimiranti, utilizzando nuove tecnologie, sono riuscite a collocare beni in segmenti nuovi di mercato o a realizzare maggiore efficienza nell’uso e nel riutilizzo delle risorse. Novamont Spa, Cimteclab S.p.a., Conciaricerca R&s S.r.l., Dealer Tecno Srl, Windesign Srl e Gruppo Imar Spa sono state premiate oggi, nella prima delle tre cerimonie dell’edizione 2010, mentre Artimestieri Coop. Soc. Onlus, Eco Store S.r.l., La Torre Spa, 9ren Asset Srl, Bticino Spa, Cartiera Lucchese Spa, Dinamo Società Cooperativa Sociale, Società Agricola Etic Italia A R. L., Cartiere Del Garda Spa sono le aziende che hanno meritato una segnalazione. Quattro i temi affrontati quest’anno dal Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente • Ciclo chiuso delle risorse e nuovi materiali. Dedicato alle imprese che hanno ridefinito i loro processi produttivi migliorandone l’efficienza energetica o adoperandosi per la riduzione delle emissioni di CO2; che hanno avviato il riutilizzo di scarti di processo in maniera innovativa; brevettato e avviato la produzione di materiali sostitutivi non pericolosi; attivato sinergie con il territorio per l’acquisizione delle materie prime e delle conoscenze. • La “filiera” delle energie rinnovabili. Categoria dedicata agli innovatori e alle imprese che, congiuntamente all’installazione e alla gestione di impianti di energia da fonti rinnovabili, producono e/o implementano in Italia tecnologie, prodotti e processi per la generazione di energia da fonti rinnovabili con alto contenuto di innovazione. In particolare l’attenzione è stata rivolta a quelle aziende che investono in attività di ricerca e innovazione industriale con l’obiettivo di individuare, sviluppare e industrializzare prodotti, processi e servizi nella filiera delle rinnovabili, utilizzando in maniera coordinata incentivi e risorse, nel pieno rispetto della legalità. • Nutrire il pianeta, energia per la vita. Categoria dedicata alle aziende della filiera agro-chimica e della filiera agro-alimentare che hanno deciso di innovare attraverso investimenti in ricerca e tecnologie per la sostenibilità, che hanno fatto sistema con i diversi attori preservando la biodiversità, e in particolare che hanno investito nella tutela e nella qualità e sicurezza del cibo, che hanno innovato o avviato l’innovazione nel campo della conservazione degli alimenti utilizzando nuovi imballaggi e tecnologie. • Abitare sostenibile. La sezione dedicata a materiali, tecnologie e soluzioni, servizi e sistemi che assicurano agli edifici una elevata qualità abitativa, e sostenibilità ambientale. La cerimonia di premiazione per questa categoria si terrà il15 dicembre, a Milano. “Quando il Premio è nato- ha detto Andrea Poggio, vice direttore nazionale di Legambiente– l’innovazione amica dell’ambiente riguardava miglioramenti nei cicli produttivi e nei sistemi di depurazione. Oggi premiamo prodotti, edifici, servizi e impianti energetici che sono uno spaccato della green economy. Le ecoindustrie da sole fatturano in Europa 319 miliardi di euro (2,5% della produzione complessiva): un incremento annuo dell’ 8% che rende questo settore uno dei più dinamici del continente” È anche sulla base di questi dati (fonte: Bilbao Declaration 2010) che la Commissione Europea, nell’ambito di “Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” si è impegnata a pubblicare nei primi mesi del 2011 un Piano d’azione per l’eco-innovazione; inoltre, una ricerca – di cui si è tenuto conto nella Strategia europea- sostiene che se si dedicasse il 3% del PIL dell’UE alla Ricerca & Sviluppo entro il 2020, si potrebbero creare 3,7 milioni di posti di lavoro e, nel 2025, un incremento annuo del PIL vicino agli 800 miliardi di euro (P. Zagamé 2010 – The Cost of a non-innovative Europe). “Siamo in una fase di grandi cambiamenti – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza – ed è evidente che la competizione prossima ventura si baserà su un’economia low carbon. La strada obbligata, per migliorare l’efficienza e la produttività permettendo anche all’Italia di rispettare gli impegni europei al 2020, sarà dunque quella che porta all’abbandono delle fonti fossili per entrare in un’economia a basse emissioni di CO2 attraverso concreti investimenti in innovazione tecnologica”. “La premiazione di oggi vuole sottolineare concretamente che l’economia e l’industria possono essere sempre più attente all’ambiente – ha affermato Aldo Fumagalli Romario, presidente della Commissione Sviluppo Sostenibile di Confindustria – Le imprese premiate dimostrano che è possibile favorire l’efficienza energetica, un migliore utilizzo delle risorse e l’uso di energie rinnovabili non solo senza perdere in competitività, ma anzi aumentandola ed individuando nuove occasioni di crescita aziendale. Siamo un paese di grande tradizione manifatturiera – ha proseguito Fumagalli – e non possiamo pensare di poter fare a meno delle nostre industrie. Ma è certo che la strada da percorrere è quella di un’economia e di un’industria sempre più green per continuare con il percorso di eccellenza delle aziende italiane, protagoniste dello sviluppo del Paese”. “Il premio – ha continuato Cristiana Coppola, vice presidente per il Mezzogiorno di Confindustria – mostra un’anteprima di quella che sarà l’imprenditoria di domani: attenta a cogliere opportunità di crescita e di business nei settori di punta dell’innovazione e ad innovare in quelli tradizionali. La sostenibilità dello sviluppo sta diventando la vera sfida per le economie avanzate e si può supportare in due modi: attraverso le politiche pubbliche, come indica il nuovo Programma Nazionale di Riforma del Governo in attuazione della strategia Europa 2020, e mediante un’azione di promozione culturale che mostri, con esempi concreti, che l’innovazione sostenibile è la chiave per portare le nostre imprese nell’Europa del prossimo decennio. Il premio di oggi – ha concluso Coppola – è un piccolo contributo a questa rivoluzione culturale”. Ideato da Legambiente, il Premio ha avuto negli anni il sostegno e la promozione da parte di enti, associazioni e soggetti istituzionali di prestigio, uniti dalla comune volontà di accrescere lo sviluppo e la diffusione di soluzioni innovative che migliorino la qualità della vita nel rispetto dell’ambiente. Il bando del Premio è, da sempre, aperto alle imprese, alle amministrazioni pubbliche, ma anche ai centri di ricerca, ai liberi professionisti e alle associazioni di cittadini che producono beni o erogano servizi. Ai vincitori è stato assegnato il logo “Innovazione Amica dell’Ambiente”, la lampadina dalla foglia verde affiancata al ‘Cigno’ di Legambiente. Sul sito www.premioinnovazione.legambiente.org è possibile consultare le schede tecniche degli oltre 1200 progetti candidati nelle passate edizioni. I prossimi appuntamenti con il Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente saranno il 7 dicembre, a Napoli con la premiazione dedicata alle imprese del Sud, presso la sede dell’Unione degli Industriali di Napoli. Il 15 dicembre, a Milano, nell’ambito di un convegno sull’Abitare Sostenibile organizzato in collaborazione con ANCE Lombardia presso l’Auditorium di Assimpredil Ance. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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