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Con il documento di consultazione DCO 293/2015/R/eel, l’Autorità per l’Energia, il Gas e per il Servizio Idrico (AEEGSI) ha illustrato gli indirizzi per la riforma del sistema tariffario per gli utenti elettrici domestici (residenziali e non). Il documento avrebbe dovuto accogliere le proposte fornite in sede di audizione dai vari stakeholder del mercato elettrico e delle associazioni ambientaliste e dei consumatori. L’associazione ITALIA Solare, presentando le sue proposte in occasione di una audizione tenutasi il 3 settembre 2015, ha auspicato una maggiore tutela degli utenti domestici ed un supporto all’autoproduzione da fotovoltaico e all’efficienza energetica. Le cose sono però andate diversamente. Con la struttura tariffaria proposta dall’AEEGSI i comportamenti virtuosi da parte degli utenti sono notevolmente scoraggiati. Infatti la maggior parte dei costi legati agli oneri di rete (circa il 94%) è spostata dalla componente variabile a quella fissa. Il risultato è il seguente: aumenta la bolletta annua degli utenti domestici: da una stima effettuata sul benchmark utilizzato del DCO dall’AEEGSI, potrebbero esserci aumenti fino a 1,5 miliardi di euro all’anno; si incoraggia un maggiore consumo di elettricità prelevata dalla rete e l’aumento della potenza impegnata; si scoraggia l’autoproduzione di energia; si scoraggiano gli interventi di efficienza energetica. Chi trae vantaggio da una simile proposta di riforma tariffaria? Presto detto: i gestori degli impianti termoelettrici, in quanto si creano le condizioni perché tutti consumino di più; i distributori (i cosiddetti grossisti) di energia elettrica; i produttori di pompe di calore, tecnologia super, ma che deve essere applicata con criterio perché ci siano effettivi benefici Tutto questo mentre gran parte delle potenze industriali stanno virando in maniera decisa verso le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. ITALIA solare, l’unica associazione di settore che sta lottando contro questa proposta iniqua, non si limita a criticare ma sul tavolo della trattativa ha già presentato le proprie proposte concrete: Promuovere l’efficienza energetica come volano per la ripresa dell’economie di molte famiglie; Incentivare l’autoconsumo da fonte rinnovabile, FOTOVOLTAICO in particolare; Agevolare le famiglie numerose; Adottare tariffe uguali per residenti e non residenti; Premiare l’adozione dei sistemi di accumulo per l’autoconsumo; Promuovere l’utilizzo delle pompe di calore abbinate alle fonti rinnovabili. L’AEEGSI non ha ancora pubblicato ufficialmente la riforma delle tariffe. ITALIA solare si riserva sin d’ora di denunciare alla Commissione Europea la violazione con questa riforma dei principi e obiettivi base stabiliti dalle direttive comunitarie in materia di efficienza, prestazioni energetiche degli edifici e fonti rinnovabili e di richiedere con ogni misura a tutte le forze politiche, autorità amministrative e giurisdizionali e a tutti i cittadini, di ricondurre la attività dell’Autorità entro i vincoli della normativa esistente secondo principi di salvaguardia dell’equità sociale, dell’efficienza negli usi elettrici e della generazione distribuita. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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