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L’Istat ha pubblicato il documento relativo al 2014 sulla Qualità dell’ambiente urbano, che analizza diversi parametri, dall’inquinamento atmosferico e acustico alla mobilità urbana, dai rifiuti all’acqua, dai consumi energetici alle fonti rinnovabili. Nel corso del 2014 si conferma un miglioramento generalizzato della qualità dell’aria, soprattutto nelle città del Nord in cui, in linea di massima, diminuisce l’inquinamento atmosferico da polveri sottili, anche se rimangono elevati i livelli per alcuni inquinanti e in diversi capoluoghi si rilevano picchi nelle medie orarie o giornaliere. Scendono da 44 a 35 i capoluoghi dove il valore limite per il PM10 (media giornaliera) è superato per oltre 35 giorni. Le situazioni più critiche si registrano a Frosinone, Torino, Alessandria, Vicenza, Benevento, Cremona, Lodi, Milano, Cagliari e Palermo. L’inquinamento acustico in generale peggiora, sono superati i limiti in oltre la metà dei controlli. La crisi degli ultimi anni ha avuto un impatto più contenuto sulla domanda di trasporto privata, intaccando marginalmente, solo negli anni più recenti, l’entità del parco circolante privato e condizionandone invece la trasformazione, non sempre nel verso di una maggiore sostenibilità. La raccolta differenziata è pari al 38,6% dei rifiuti urbani raccolti nel 2014: cresce di quasi 3 punti percentuali ma i progressi non sono sufficienti a raggiungere il target (65% nel 2012). Le quote più elevate a Pordenone (quasi 80%), Verbania, Mantova, Belluno, Treviso, Trento e Tortolì (oltre 70%), mentre in Sicilia restano inferiori al 10% in sei capoluoghi su nove. Continua la riduzione del volume di acqua potabile fatturata per uso domestico: 161 litri per abitante nel 2014 (-4,1% rispetto all’anno precedente). Restano elevate (36,9%) le dispersioni idriche nelle reti comunali: 11 capoluoghi hanno dovuto adottare nel 2014 misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua per uso civile. Per quanto riguarda i consumi elettrici per uso domestico, sono in calo del 7,3% nel 2014. Cresce l’impiego di fonti rinnovabili e l’utilizzo efficiente dell’energia, mentre scende l’uso del gas metano. Un inverno più mite ha ridotto anche i volumi di gas richiesti dal teleriscaldamento, tecnologia che consente un più efficiente utilizzo delle fonti energetiche e che è adottata da un numero crescente di comuni. Le installazioni fotovoltaiche, dopo il boom registrato tra il 2010 e il 2012, hanno continuato a crescere, anche se a ritmo più blando. Nel 2014 sono 106 (come nel 2013) i comuni che dichiarano di ricorrere all’impiego di questa tecnologia con impianti di proprietà o partecipati: attualmente la potenza media installata attribuibile alle amministrazioni comunali raggiunge i 5,9 kW ogni mille abitanti (+7,2% rispetto al 2013); di questi circa due kW sono installati su edifici di proprietà comunale (+3,6%).Il fotovoltaico totale attribuibile alle amministrazioni comunali (in termini di potenza, poco meno di 108 MW nel 2014), rappresenta mediamente il 4,1% di quello installato sul territorio dei capoluoghi. Sono otto le città dove la potenza complessivamente installata supera i 30 kW ogni mille abitanti: Novara, Gorizia e Lucca (soprattutto su edifici produttivi), L’Aquila (prevalentemente su edilizia residenziale), Salerno (con un parco fotovoltaico di proprietà comunale), Lanusei, Ascoli Piceno e, tra le grandi città, Bologna (installazioni su edilizia sociale e scolastica e su infrastrutture destinate ai servizi gestite in comproprietà).Si conferma un consolidato impiego delle tecnologie solari, sono 78 i comuni che dichiarano nel 2014 di aver installato pannelli solari termici, per un’estensione media pari a 1,6 m2 ogni 1.000 abitanti, in crescita del 3,6% rispetto al 2013. Per quanto riguarda le produzioni idroelettriche, sono gestite in proprio da 5 comuni. Le amministrazioni si avvalgono anche di altre tecnologie per la produzione o per l’utilizzo ecosostenibile dell’energia: 29 hanno installato pompe di calore ad alta efficienza, 20 possiedono impianti a biomasse o biogas, tre città impianti eolici (Savona, Verona e Pisa), e altre tre geotermici (Trento, Potenza e Palermo). Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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