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L’autoconsumo va ripensato come possibilità per la collettività di massimizzare il consumo locale nelle ore di produzione dell’energia rinnovabile prodotta. Il Dossier presentato in Senato E’ stato presentato in Senato il Dossier con i risultati della consultazione pubblica avviata lo scorso ottobre dalla Commissione Industria, commercio, turismo del Senato, sul “sostegno alle attività produttive attraverso l’utilizzo di sistemi di generazione, accumulo e autoconsumo di energia elettrica”. Sono stati compilati 277 questionari su un totale di 480 partecipanti e ci sono 569 accessi sul sito della consultazione. A partire dai contributi pervenuti la Commissione Industria trasmetterà al Governo una risoluzione di indirizzo, che sarà approvata nei prossimi giorni, con le indicazioni sulle modalità di adeguamento dell’ordinamento nazionale alla direttiva europea sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili al 2030. Il Presidente della Commissione Industria Senato, Gianni Girotto, presentando il Dossier ha evidenziato che dall’elaborazione dei dati sono emersi diversi elementi. Molti dei partecipanti sono favorevoli alla realizzazione di un quadro regolatorio che permetta la partecipazione attiva dei clienti del mercato elettrico anche in forma aggregata, sia dal lato della domanda che dell’offerta di energia. Per raggiungere gli obiettivi di consumo di energia rinnovabile previsti al 2030 è necessario aumentare la capacità di produzione rinnovabile, che si concentra principalmente nelle ore centrali della giornata e spingere per il suo consumo immediato. Il modello da seguire secondo Girotto è quello della “produzione decentrata e diffusa che aiuta a consumare energia nelle ore di produzione della fonte rinnovabile, e a dotarsi di strumenti che rendano flessibile il proprio consumo, come gli stoccaggi, oppure strumenti che consentano la programmazione delle utenze affinché queste consumino energia nelle ore di produzione delle rinnovabili, ad esempio veicoli elettrici e pompe di calore ecc“. Un altro tema importante è quello dell’abbattimento delle perdite di rete: Girotto infatti spiega che secondo i dati diffusi dal GSE per ogni TWh di energia auto consumata le perdite diminuiscono del 5,80% con la conseguente diminuzione dei costi di sviluppo ed esercizio delle reti elettriche. “Se considerassimo il potenziale di energia autoconsumabile da fonti rinnovabili al 2030, circa 20 TWh, percepiamo quanto sia rilevante in termini di opportunità economiche procedere verso questa direzione”. Per raggiungere gli obiettivi di energia rinnovabile al 2030 è necessario pensare non solo all’autoconsumo privato da parte di un unico nucleo, ma bisogna che diventi sempre più collettivo, virtuale attraverso la rete pubblica, e riferito a un ambito geografico più ampio, attraverso per esempio lo strumento delle comunità di energia rinnovabile e del consumo collettivo negli edifici. Direzione sostenuta dalla stessa normativa europea. Maggiori saranno i clienti che gestiscono l’autoconsumo più sarà possibile auto-consumare istantaneamente in loco l’energia prodotta dagli impianti rinnovabili. Girotto fa l’esempio dei tetti delle scuole che in estate sono chiuse ma se facessero parte di una comunità energetica tutta l’energia prodotta potrebbe essere chiaramente auto-consumata. Naturalmente perché questa transizione verso le comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo possa avvenire, è necessario che tariffe di rete e oneri siano strutturati a sostegno dei comportamenti dei consumatori verso l’efficienza: oggi per lo più la tariffa di distribuzione è fissa e questo può scoraggiare la realizzazione di interventi di efficienza e risparmio di energia. “Per creare la possibilità di produrre, accumulare e autoconsumare energia per i consumatori dando loro un ruolo attivo – continua Girotto – è opportuno partire dagli strumenti già individuati dalla Direttiva europea RED II. In particolare è necessario anticipare quanto più possibile l’attuazione degli Articoli 21 e 22 della direttiva 2001/2018 che permettono l’autoconsumo collettivo e quindi liberano la possibilità di fare auto-consumo“. Scarica il Dossier “Il sostegno alle attività produttive mediante generazione, accumulo e autoconsumo di energia elettrica” Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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