Recuperatori di calore e sistemi di ventilazione aiutano gli edifici a risparmiare energia 20/01/2021
Le prime abitazioni di edilizia residenziale pubblica a energia zero saranno realizzate a Firenze. Anticipando la scadenza fissata per legge europea al 2020 (le nuove abitazioni dovranno essere energeticamente autonome, produrre cioè da fonte rinnovabile l’energia necessaria per l’abitare), Casa Spa (la società che gestisce il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei 33 Comuni dell’area fiorentina) realizzerà 21 alloggi di edilizia residenziale pubblica nell’area ex Pegna, dietro via Gabriele d’Annunzio. “Siamo di fronte – ha sottolineato il sindaco Matteo Renzi – al primo progetto in Italia di edilizia popolare che verrà realizzato a energia zero. Un progetto innovativo per una struttura che tende non solo a risparmiare energia ma evita di consumarla”. “Con questo progetto – ha detto Luca Talluri, presidente di Casa Spa – la nostra città e Casa Spa si confermano all’avanguardia a livello nazionale per l’edilizia residenziale pubblica. Questi 21 alloggi per un costo complessivo di circa 2 milioni e mezzo provenienti da finanziamento regionale, saranno pronti entro il 2014, con ben sei anni di anticipo rispetto a quanto ci viene imposto dalle normative europee. Un intervento che coniuga al meglio aspetti come l’altissima efficienza energetica, la scelta della filiera del legno toscano e l’alta prestazione a basso costo. Dove il sole e l’aria rappresentano gli elementi cardine di questa tecnologia innovativa”. Il progetto è stato impostato come la somma di idee ed esperienze già in parte maturate, sia in termini di materiali che di tecnologie. Concettualmente si basa su di un pacchetto murario particolarmente efficace, realizzato totalmente con materiali naturali (legno XLAM coibentato esternamente e internamente), al quale si aggiunge l’apporto dell’aria. Si realizza cioè un edificio in grado di conservare il calore in inverno e di limitare l’ingresso del calore in estate e poi si utilizza l’aria per migliorare ulteriormente queste caratteristiche di base. Un edificio quindi che ha necessità di pochissima energia per il riscaldamento e per il raffrescamento e che produce da fonte rinnovabile quella poca energia che gli necessita. “L’edificio – ha spiegato Vincenzo Esposito, direttore generale di Casa Spa – con il pacchetto dell’involucro edilizio nella conformazione ‘base’ ha un fabbisogno di energia termica, riscaldamento e raffrescamento, pari a 38,22 kWh/mq. annui, con l’adozione di atri-serra, logge-serra e muri di trombe e dei condotti interrati e delle torri di ventilazione si arriva ad un fabbisogno di energia termica complessivo pari a 12.04 kWh/mq. annui, solo per riscaldamento in quanto il fabbisogno per raffrescamento è pari a zero”. Sono stati previsti tre grandi atri bioclimatici, in corrispondenza dei vani scala, con parete esterna totalmente vetrata, con lamelle apribili. Durante l’inverno questi serramenti saranno chiusi, per diminuire drasticamente il pericolo di dissipazione energetico-termica e per accumulare calore passivo per effetto serra. Nei mesi estivi l’involucro è completamente aperto per favorire la ventilazione naturale interna. Nel fabbricato sono presenti 4 torri di ventilazione per l’immissione dell’aria proveniente dal sistema dei condotti interrati che, captando l’aria dall’esterno e conducendola sotto terra, ne determinano il pre-trattamento termico per scambio irraggiativo col terreno che d’estate la raffresca (facendole perdere fino a 12°) e d’inverno la riscalda (facendole guadagnare fino a 10°). Le torri oltre all’immissione dell’aria pre-trattata negli alloggi, svolgono anche la funzione di estrazione e di espulsione dell’aria viziata. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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