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Pubblicata da due associazioni non governative una classifica sulle politiche green adottate dai paesi dell’Europa. Svezia al passo con gli obiettivi di Parigi, Italia al penultimo posto Solo 3 i paesi in Europa sono al passo per raggiungere gli obiettivi climatici fissati dall’accordo di Parigi. La Svezia con 67 punti su 100 è in cima alla classifica, seguita da Germania (54 punti) e Francia (53 punti), Italia con 9 punti al penultimo posto per le politiche a sostegno dell’ambiente, insieme a Polonia, Spagna, Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Lituania, Lettonia. Peggio di noi solo la Polonia. Se dunque il bel Paese ha già superato il target richiesto a livello europeo con il 17,6% dei consumi finali lordi – elettrici, termici, nei trasporti –coperti da rinnovabili, siamo invece molto indietro sul fronte delle politiche ambientali. E’ quanto emerge da una classifica appena pubblicata, realizzata da Transport & Environment’s e Carbon Market Watch, due associazioni non governative, partendo da documenti pubblici relativi all’inquinamento, dichiarazioni dei ministri dei singoli paesi e dai documenti presentati al gruppo di lavoro sull’ambiente. E’ chiaro che debba aumentare l’impegno dei singoli governi per poter raggiungere gli obiettivi per il clima fissati dall’accordo di Parigi se si vuole che l’Europa abbia un ruolo leader nella salvaguardia dell’ambiente, considerando soprattutto gli enormi sprechi nei settori dei trasporti, agricoltura, costruzioni e rifiuti. L’analisi che accompagna la classifica propone soluzioni per rendere la posizione di ogni paese più efficace e compatibile con l’accordo di Parigi, a partire dal contenimento dell’aumento medio della temperatura globale entro i 2° rispetto all’era preindustriale, ma possibilmente entro 1,5°. Per quanto riguarda l’Italia la critica maggiore è che il nostro paese non sembra avere in programma di andare oltre l’obiettivo del 33% di riduzione al 2030 delle emissioni, né ha fissato un obiettivo adeguato a lungo termine. Gli Stati membri dell’UE stanno attualmente negoziando la loro posizione comune sul regolamento Effort Sharing, ovvero la suddivisione tra gli Stati Membri dell’obiettivo comunitario di riduzione delle emissioni di gas serra. La legge fisserà obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni nazionali per il periodo 2021-2030 per i settori quali i trasporti, costruzioni, agricoltura e rifiuti. La normativa finale dovrebbe essere adottata entro la fine del 2017. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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