Fotovoltaico, al via le domande per il bonus sistemi di accumulo: quando scade e istruzioni 06/03/2023
Stop cessione del credito e sconto in fattura: le conseguenze su Superbonus e altri bonus casa 19/02/2023
Bonus Ristrutturazione al 50% su immobile in comodato d’uso: regole e consigli dell’Agenzia delle Entrate 13/02/2023
Scacco Matto alle rinnovabili è il Rapporto pubblicato da Legambiente che dimostra, attraverso 20 case history, quanto la burocrazia nel nostro paese stia bloccando lo sviluppo delle rinnovabili, mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi climatici, che richiedono una diminuzione del 55% delle emissioni rispetto ai livelli del 1990 e un target del 72% dell’elettricità coperto da fonte rinnovabile nel 2030. Per rispettare l’accordo di Parigi, che richiede di limitare l’aumento della temperatura entro 1,5°C rispetto ai livelli pre-industriali, l’Italia dovrebbe installare 70 GW di potenza rinnovabile nei prossimi otto anni (circa 9GW l’anno). Purtroppo negli ultimi 7 anni la potenza media annua installata è stata di circa 0,8 GW, continuando così potremmo raggiungere l’obiettivo fissato nel 2100 circa. Da tempo sappiamo che fra i problemi principali allo sviluppo delle energie pulite nel nostro paese ci siano la normativa obsoleta e la lentezza nel rilascio delle autorizzazioni. Ma non solo, a rallentare lo sviluppo di un settore ormai maturo da un punto di vista tecnologico, concorrono anche le normative differenti tra una regione e l’altra, la discrezionalità nelle procedure di Valutazione di impatto ambientale, i contenziosi e i divieti da parte delle sovraintendenze; i comitati Nimby e Nimto. Le installazioni in Italia vanno a rilento eppure Legambiente fa notare che “se anche solo il 50% delle rinnovabili oggi sulla carta arrivasse al termine dell’iter autorizzativo, la nostra Penisola avrebbe già raggiunto gli obiettivi climatici europei”. Basti pensare che la normativa prevede 6 mesi per la realizzazione di un impianto eolico ma in realtà ci vogliono circa 5 anni. Il che significa che spesso, una volta ottenuto il via libera, i progetti siano ormai obsoleti tecnologicamente e necessitino di qualche adeguamento o variante. Relativamente all’eolico, il pessimo andamento di aste e registri ci dà un’idea di quanto sia difficile investire in questo settore in Italia. Per Legambiente è prioritaria una revisione delle linee guida, rimaste ferme al DM del 2010 e l’approvazione di un “Testo Unico che semplifichi gli iter di autorizzazione degli impianti, definisca in modo univoco ruoli e competenze dei vari organi dello Stato e dia tempi certi alle procedure”, coinvolgendo e facendo dialogare tutti gli attori coinvolti. Rinnovabili in ostaggio della burocrazia Legambiente riporta i dati di Terna in tema di richieste di connessione pendenti e in attesa di risposta, che aiutano a capire quanto la burocrazia stia bloccando il settore. Fra il 2018 e il 2020 c’è stato un aumento del 250% delle richieste di connessione alla rete. In particolare per quanto riguarda eolico e fotovoltaico “A fine 2020 erano circa 95 i Gigawatt di richieste (78 dei quali nel sud Italia), fra approvate e ancora in sospeso, per la connessione alla rete elettrica nazionale di trasmissione in alta tensione, a cui si aggiungono ulteriori 10 GW di richieste, sempre fra approvate e in sospeso, ai distributori locali di energia in media e bassa tensione, per un totale di 2.658 richieste nel triennio 2018-2020“. 27 dei 95GW si trovano ancora tra la richiesta di connessione e l’elaborazione del preventivo. In tutta la Penisola ci sono esempi di lungaggini burocratiche che bloccano il settore. Un esempio su tutti: l’impianto eolico off-shore proposto nel 2008 dalla Wind Farm al largo del porto di Taranto formato da 10 turbine eoliche ciascuna da 3 MW, dopo 12 anni ancora non è stato realizzato. Oppure il Veneto, Regione in cui il consiglio regionale ha proposto una legge per limitare il fotovoltaico in aree agricole; o ancora le moratorie di Abruzzo, Lazio e Calabria che prevedono la sospensione di autorizzazione per alcune installazioni di fotovoltaico ed eolico. Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente sottolinea che i rincari delle bollette si affrontano con lo sviluppo delle rinnovabili e non nel nucleare. “È urgente snellire le procedure per i nuovi progetti di eolico a terra e a mare, per l’ammodernamento degli impianti esistenti, per la realizzazione dell’agrivoltaico che produce elettricità come integrazione e non sostituzione della coltivazione agricola, per le comunità energetiche che usano localmente energia prodotta da fonte rinnovabile”. E’ inoltre urgente che il Ministro della Cultura Franceschini fissi “regole chiare sulla semplificazione delle autorizzazioni del fotovoltaico integrato sui tetti nei centri storici, perché altrimenti le Soprintendenze continueranno a dire sempre no, a beneficio di chi vuole fare fotovoltaico a terra e nuove centrali a gas”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
29/03/2023 I vantaggi competitivi di Solarelit powered by Greenvolt Un’azienda italiana nel campo degli impianti fotovoltaici acquisita da un operatore internazionale leader di mercato: al ...
23/03/2023 Mister Bolletta: una comunità energetica per risparmiare di più La nuova comunità energetica è nata per iniziativa di Mister Bolletta, la app gratuita che seleziona ...
17/03/2023 Fotovoltaico offshore: una nuova tecnologia al varo In Belgio si lavora a una soluzione tecnologica per il fotovoltaico offshore, combinabile con eolico. Ecco ...
17/03/2023 Comunità energetiche, come renderle un’occasione irripetibile: se ne parla a K.EY Il 24 marzo si terrà a K.EY un convegno organizzato da Prospecta Formazione in collaborazione con ...
16/03/2023 Focus su energia e sistemi di accumulo a ForumTech 2023 Il 22 marzo 2023 alla Fiera di Rimini, nell’ambito di K.EY, si terrà ForumTech 2023 di ...
16/03/2023 Report Terna: a gennaio in calo i consumi elettrici, in diminuzione la quota prodotta dalle rinnovabili Il Rapporto Mensile di Terna realizzato analizzando il mese di gennaio 2023 evidenzia un calo nei ...
06/03/2023 Enel dona all'Ucraina 5.700 pannelli fotovoltaici. Plauso della Commissione Enel donerà all'Ucraina 5.700 pannelli solari fotovoltaici da 350 Watt ciascuno, che copriranno fino a 11.400 ...
28/02/2023 I vantaggi delle comunità energetiche in forma cooperativa Alperia, il Raiffeisenverband e Regalgrid hanno presentato l’accordo per la realizzazione di comunità energetiche organizzate in ...
24/02/2023 Decreto Comunità Energetiche, inviata la bozza alla Commissione Europea Il MASE ha inviato alla Commissione Europea la bozza di Decreto che incentiva la diffusione delle ...
10/02/2023 Nei prossimi 3 anni le rinnovabili copriranno quasi tutta la crescita della domanda di energia Le energie rinnovabili fino al 2025 domineranno la crescita della domanda di energia elettrica a livello ...