Cambiamento climatico: obiettivo 1,5°C impossibile?

Un nuovo Rapporto delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico avverte che i piani presentati dalla maggior parte dei Paesi firmatari dell’Accordo di Parigi, pur riducendo le emissioni globali di gas serra, non sono  abbastanza ambiziosi per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C entro la fine del secolo

Cambiamento climatico: obiettivo 1,5°C impossibile?

I Piani (NDC) presentati dai Paesi firmatari dell’Accordo di Parigi non sono abbastanza ambiziosi da garantirne il rispetto e limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5° C entro la fine del secolo. Lo segnala un nuovo Rapporto delle Nazioni Unite che evidenzia che con gli attuali NDC pianificati per limitare le emissioni e mitigare i cambiamenti climatici, si prevede un aumento della temperatura di almeno 2,5°C, un livello considerato catastrofico dagli scienziati del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC).

Nel 2019, l’IPCC aveva indicato una necessaria riduzione del 43% delle emissioni di CO2 entro il 2030, rispetto ai livelli del 2010, per contenere il riscaldamento globale; al contrario di quanto richiesto, i piani climatici attuali mostrano un aumento del 10,6%. La buona notizia è che c’è un miglioramento rispetto al rapporto dello scorso anno, che indicava un aumento del 13,7% entro il 2030 e una continua crescita delle emissioni dopo il 2030. La cattiva è che siamo troppo lontani dall’obiettivo fissato alla COP21 di Parigi e dunque i Governi devono intensificare i propri piani e attuarli concretamente nei prossimi 8 anni.

Nonostante la COP26 di Glasgow dello scorso anno si sia conclusa con l’accordo di tutti i paesi a rafforzare i propri piani per il clima, di fatto solo 24 nazioni su 193 hanno presentato alle Nazioni Unite piani aggiornati.

Segnali più positivi arrivano da una seconda valutazione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici pubblicata nei giorni scorsi che prende in esame le strategie a lungo termine per l’azzeramento delle emissioni. Emerge che 62 Paesi, che rappresentano il 93% del PIL mondiale, il 47% della popolazione globale e circa il 69% del consumo totale di energia, hanno adottato questi piani. Gli esperti però fanno notare che c’è troppa incertezza sulle azioni da intraprendere per garantire l’attuazione di molti obiettivi e il rispetto dell’Accordo di Parigi attraverso una chiara normativa, politiche precise e cooperazione globale.

 

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