Con l’eolico si risparmia acqua e si fa bene all’ambiente

L’eolico negli ultimi 10 anni ha permesso di risparmiare 110 milioni di metri cubi d’acqua, risorsa preziosa ma esauribile.

 

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Cambiamenti climatici, eccessivo consumo del suolo e interventi invasivi hanno portato a una crisi ecologica senza precedenti che può essere affrontata solo rispettando i trattati internazionali per la salvaguardia del pianeta, a partire dalla COP21 di Parigi.

Il ruolo delle rinnovabili è fondamentale per combattere la tropicalizzazione del clima e ridurre la CO2, ma è necessario pianificare una diversa strategia energetica di lungo termine.

Tra le calamità che non si possono più sottovalutare vi è sicuramente la siccità, aggravata dalla mancanza di piogge, che sta mettendo in ginocchio vaste aree del pianeta.

 

Anche l’Italia sta affrontando un momento critico, a causa delle alte temperature e della mancanza di precipitazioni: i numeri dicono che due terzi del Bel Paese si trovano in emergenza, a causa soprattutto di una mancanza di programmazione di interventi di recupero dell’acqua nei periodi piovosi e pianificazioni attente dell’approvvigionamento energetico.

 

L’Ansa riferisce che almeno 10 Regioni stanno per presentare richiesta di stato di calamità naturale chiedendo la sospensione delle rate dei mutui, blocco dei pagamenti dei contributi e accesso al Fondo per il ristoro danni.

La responsabile della divisione modelli regionali e impatti al suolo della Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Paola Mercogliano, in un’intervista pubblicata dall’Ansa ha raccontato uno scenario climatico 2021-2050 decisamente preoccupante, che pur considerando un’ipotesi di emissioni di CO2 medio-basse, prevede l’aumento dei periodi di siccità e la diminuzione delle piogge estive del 20%, rispetto ad oggi.

I dati sono allarmanti, basti pensare che un recente studio dell’EEA, Agenzia Europea dell’Ambiente, evidenzia che in Europa il 44% dell’acqua è utilizzata negli impianti termici e nucleari, più di quanto consumato dalla somma del settore industriale e agricolo; quota equivalente al consumo annuale di circa 80 milioni di persone.

In Italia dove non ci sono le centrali nucleari, la produzione energetica da fonti fossili comporta annualmente un consumo di circa 160 milioni di metri cubi di acqua, ovvero, considerando in media un consumo procapite di circa 200 litri al giorno per persona, il fabbisogno annuale d’acqua di circa 2,2 milioni di persone.

Eppure le alternative ci sono, le energie rinnovabili rappresentano una fonte sostenibile, capace di combattere gli effetti della tropicalizzazione del clima e difendere una risorsa preziosa come l’acqua.

L’Anev, associazione nazionale energia del vento, in un recente comunicato ha evidenziato che il consumo di acqua connesso alla produzione energetica da fonte eolica è uguale a zero. Questo significa che negli ultimi dieci anni, grazie all’apporto della fonte eolica nella produzione di energia elettrica nel nostro Paese si sono risparmiati circa 110 milioni di metri cubi d’acqua, equivalenti al consumo annuale di circa 1,5 milioni di persone.

 

Considerando inoltre i risparmi economici legati al mancato consumo di acqua per la produzione di energia, in Italia negli ultimi dieci anni, all’eolico sono riconducibili risparmi per circa 170 milioni di €.

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