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A cura di: Raffaella Capritti E’ stato pubblicato dal ministero dell’Ambiente il decreto dipartimentale n° 251 del 31 maggio 2024 che approva l’aggiornamento delle regole operative e dei bandi per la partecipazione al DM Agrivoltaico. Dalle 12 di oggi fino alle 12 del 2 settembre sarà possibile fare domanda, su un’apposita sezione del sito del GSE, per la richiesta del contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti di agrivoltaico innovativo. Ricordiamo che, con l’obiettivo è di realizzare almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti entro il 2026, sono state rese disponibili nell’ambito del PNRR risorse pari a 1,1 milioni di euro ed è possibile richiedere un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili, ma anche una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete. Impianti ammessi agli incentivi Le Regole operative prevedono che possano accedere agli incentivi previsti dal DM Agrivoltaico i sistemi agrivoltaici in cui gli impianti di produzione di energia elettrica sono di nuova costruzione ed esclusivamente le iniziative in cui gli impianti abbiano potenza nominale superiore a 1 kW. E’ inoltre necessario che la superficie minima destinata all’attività agricola/pastorale, nell’ambito del sistema agrivoltaico, risulti pari almeno al 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico. Altezza dei moduli L’altezza minima dei moduli, misurata dal bordo inferiore dei moduli posti sulle strutture di sostegno, deve permettere la continuità delle attività agricole e/o zootecniche e rispettare determinati valori minimi: 1,3 metri nel caso di svolgimento di attività zootecnica nell’ambito del sistema agrivoltaico, in modo da consentire il passaggio con continuità dei capi di bestiame); 1,3 metri nel caso di impianti agrivoltaici che prevedono l’installazione di moduli fotovoltaici in posizione verticale fissa; 2,1 metri nel caso di svolgimento di attività colturale nell’ambito del sistema agrivoltaico, in modo da garantire l’utilizzo di macchinari funzionali alla coltivazione; 2,1 metri nel caso di svolgimento di attività mista, colturale e zootecnica, nell’ambito del medesimo sistema agrivoltaico. 13/02/2024 Agrivoltaico innovativo di natura sperimentale, pubblicato il decreto E’ stato pubblicato sul sito del Mase il Decreto che incentiva la realizzazione, entro il 30 giugno 2026 di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, con l’obiettivo di realizzare almeno 1,04 GW di impianti. Indice degli argomenti Toggle Impianti ammessi agli incentiviAltezza dei moduliAgrivoltaico innovativo di natura sperimentale, pubblicato il decretoDecreto agrivoltaico innovativo, i beneficiariAccesso agli incentivi Sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è stato pubblicato il decreto che, nell’ambito degli investimenti previsti dal PNRR, incentiva la realizzazione di impianti agrivoltaici di natura sperimentale, per una potenza complessiva di almeno a 1,04 GW e una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno. Il decreto che entrerà in vigore dal 14 febbraio, ha validità fino al 31/07/2026. L’incentivo, riconosciuto ai sistemi che rispettano i requisiti previsti, è formato da: un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili. Le risorse disponibili nell’ambito del PNRR sono di 1.098.992.050,96 di euro. una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete. Le modalità di copertura saranno definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Nel testo del decreto si specifica che si parla di impianto agrivoltaico di natura sperimentale quando vengono adottate le seguenti soluzioni in maniera congiunta: “Soluzioni integrate innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendone la rotazione, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale, anche eventualmente consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione; Sistemi di monitoraggio che permettano o di verificare l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture, la continuità delle attività delle aziende agricole interessate”. Il GSE, soggetto gestore della misura, definirà in collaborazione con il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) indicatori sul recupero della fertilità del suolo, il microclima, la resilienza ai cambiamenti climatici. Decreto agrivoltaico innovativo, i beneficiari Sono beneficiari del Decreto gli imprenditori agricoli, in forma individuale, societaria o cooperativa, i consorzi formati tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole, le associazioni temporanee di imprese di cui faccia parte almeno uno dei primi 2 soggetti. Tra i soggetti esclusi rientrano quelli con un volume di affari annuo minore di 7.000 euro, esonerati dalla tenuta della contabilità IVA. Non possono inoltre accedere agli incentivi gli impianti i cui lavori siano partiti prima di aver presentato istanza di partecipazione alle procedure bandite ai sensi del decreto: “gli interventi si intendono avviati al momento dell’assunzione della prima obbligazione che rende un investimento irreversibile, quale, a titolo esemplificativo, quella relativa all’ordine delle attrezzature ovvero all’avvio dei lavori di costruzione“. Accesso agli incentivi Entro le prossime due settimane verranno approvate dal ministero le regole operative che regoleranno le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Nei successivi 30 giorni il GSE pubblicherà l’avviso pubblico per la presentazione delle istanze. Si potrà accedere agli incentivi tramite l’iscrizione di appositi registri per un contingente complessivo di 300 megawatt e per impianti di potenza fino a 1 megawatt; o con la partecipazione a procedure competitive per un contingente complessivo di 740 megawatt e impianti di qualsiasi potenza. Per accedere agli incentivi il GSE bandirà nel corso del 2024 procedure pubbliche, divise in registri e aste, in cui periodicamente saranno resi disponibili “contingenti di potenza, eventualmente incrementati dalle quote di risorse e contingenti non assegnati nelle procedure precedenti”. I bandi rimarranno aperti per 60 giorni ed entro i novanta giorni successivi saranno pubblicate le graduatorie. Gli impianti dovranno poi entrare in funzione entro i successivi 18 mesi e comunque entro il 30 giugno 2026. In caso di ritardo è prevista una decurtazione della tariffa spettante dello 0.5% per ogni mese entro il 30 giugno 2026. Successivamente a questa data verrà dichiarata la decadenza dal diritto di accesso ai vari benefici; in caso di successiva riammissione “si applica a tale impianto una riduzione del 20% della tariffa di riferimento vigente”. I soggetti titolari degli impianti dovranno comunicare al GSE la data di entrata in esercizio degli stessi entro i 30 giorni dall’avvio e comunque entro il 31/7/2026. Il Ministro del MISE Gilberto Pichetto commenta che “il doppio binario incentivante che abbiamo predisposto, in un costruttivo contatto con la Commissione può essere una bella opportunità per decarbonizzare, migliorando la redditività dei suoli: un modo, insomma, per far convergere l’affermazione della qualità agricola italiana, unica nel mondo, con la spinta agli obiettivi climatici”. Scarica il decreto Agrivoltaico Articolo aggiornato Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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