Si è tenuta a Palazzo dei Giureconsulti la presentazione di Energy4Blue, il nuovo progetto lanciato da E.ON per sostenere tre grandi iniziative portate avanti da Legambiente. Un progetto ambizioso finalizzato alla salvaguardia dell’habitat marino e delle sue specie. A cura di Fabiana Murgia Cresce l’impegno di E.ON, società operante nell’ambito delle reti energetiche e delle rinnovabili, che investe le sue “energie” nel campo della sostenibilità ambientale promuovendo un’iniziativa che mette lo stato di salute del mare al centro dell’attenzione e prosegue la battaglia già intrapresa dall’azienda con l’hashtag #odiamoglisprechi. I riflettori sulla questione dell’inquinamento marino erano già stati accesi pochi giorni prima con l’approvazione della direttiva europea che prevede l’abolizione della plastica monouso dal 2021. L’iniziativa promossa da E.ON viaggia sicuramente nella giusta direzione e affronta una sfida ardua: salvaguardare l’habitat marino e la sua fauna frenando l’inquinamento che si è diffuso a macchia d’olio nei nostri mari. La presentazione del progetto si è aperta con una domanda di fondamentale importanza posta da Peter Ilyés, CEO di E.ON. “E davvero troppo tardi?” Domanda che nasce spontanea se si considera che ogni anno 8 milioni di tonnellate di rifiuti inondano mari e spiagge minacciando l’ecosistema marino e di conseguenza la vita dell’uomo che dipende da esso e che solo nel 2017 è stata prodotta una quantità di rifiuti plastici a livello globale pari a 350 milioni di tonnellate, di cui il 40% sono imballaggi. Peter Ilyés si è espresso chiaramente e ha parlato di difficoltà nel ripristinare un sistema ambiente che appare troppo contaminato, pensiamo che per smaltire una banale bottiglietta di plastica devono trascorrere circa 450 anni, ma ha anche aggiunto che non è affatto tardi per porre un freno ai comportamenti sbagliati che hanno messo l’ambiente in una situazione di pericolo. Energy4Blue: un progetto ambizioso Ilyés ha introdotto il progetto Energy4Blue spiegando che si regge su tre punti fondamentali; il primo punto sottolinea l’importanza di rimediare ai comportamenti dannosi avuti fino ad ora e per conseguire questo obiettivo E.ON collabora con Legambiente nelle iniziative di pulizia delle spiagge lungo tutta la nazione. Il secondo punto riguarda la salvaguardia di ciò che riesce a sopravvive anche ai giorni nostri, tutelando la biodiversità; infine, ha spiegato che il terzo punto deve riguardare la prevenzione finalizzata a un rispetto per l’ambiente che possa proiettarsi anche nel futuro, sviluppando soluzioni sostenibili attraverso una ricerca costante. Davide Villa, CMO di E.ON, ha parlato di Energy4Blue come di un progetto innovativo e aperto a tutti e lo ha fatto con queste parole introduttive: “Il nostro obiettivo è generare consapevolezza e coinvolgimento da parte delle persone verso temi e problematiche che toccano la vita di tutti i giorni e possono essere affrontati con semplici accorgimenti nei comportamenti quotidiani.” L’azienda ha già sperimentato questo modus operandi, e lo fa tutt’ora, con un progetto ambientale nato nel 2011, Boschi E.ON, che prevede la piantumazione di un albero in un’area selezionata per ogni sottoscrizione dell’offerta E.ON GasVerde Più, estendendo l’opportunità di partecipare al progetto anche ai già clienti con l’iniziativa “Pianta un albero”. Grazie all’infoltimento della vegetazione si incrementa l’assorbimento della CO2 prodotta dall’uomo con rilascio di ossigeno e questo è fondamentale per riuscire a porre un freno al cambiamento climatico che interessa la realtà odierna. La metà dell’ossigeno che respiriamo è, comunque, prodotto dall’ecosistema marino e, anche per questo motivo, il mare necessita di protezione e il progetto Energy4Blue è la risposta giusta alle problematiche legate ad esso. Durante il suo intervento, Villa ha approfondito gli aspetti del progetto introdotti da Ilyés, esponendo nel dettaglio le tre grandi iniziative sostenute dall’azienda al fianco di Legambiente, che avranno una durata di almeno tre anni. Il sostegno di E.ON per Legambiente Per salvaguardare spiagge e fondali l’azienda darà il suo sostegno alla campagna Spiagge e Fondali Puliti di Legambiente che, in collaborazione con le amministrazioni locali, provvederà alla pulizia di circa 250 spiagge, fondali e coste italiane. Questo impegno è garantito da E.ON anche attraverso E.ON LuceBlu, la nuova offerta di fornitura energetica da fonti rinnovabili che permette al cliente di contribuire con la pulizia di 10 metri lineari di spiaggia. E.ON ha a cuore anche la tutela delle tartarughe marine nel Mediterraneo e per questo motivo si appoggia a un’altra grande iniziativa di Legambiente denominata Tartalove, ponendo un’attenzione particolare ai centri di recupero delle tartarughe marine di Manfredonia e Talamone. Infine, verrà data importanza allo sviluppo di progetti sperimentali e innovativi che possano porre un rimedio efficace alla diffusione della plastica presente nei mari e nei corsi d’acqua, operando una prevenzione dei rifiuti e spingendo nella direzione di una diffusione dell’economia circolare. Come ha sottolineato Giorgio Zampetti, Direttore generale di Legambiente, “L’inquinamento da rifiuti in mare è ormai un’emergenza planetaria. Bisogna intervenire subito e la risposta deve necessariamente arrivare dall’impegno dei governi, dalla consapevolezza dei cittadini e dal protagonismo delle imprese.” Zampetti ha ricordato l’importanza e la necessità di impiegare valide alternative all’utilizzo della plastica, riconoscendo queste alternative, ad esempio, nelle plastiche compostabili; ha poi incanalato l’attenzione sul tema della crescita culturale, sottolineando quanto sia importante spiegare la necessità di attuare uno stile di vita sostenibile e quali sono i vantaggi che ne derivano, divulgando l’informazione anche ai più piccoli. A tal proposito è stata menzionata l’iniziativa E.ON Scuole, promossa dall’azienda per rendere consapevoli gli studenti sull’importanza dell’energia pulita e delle abitudini corrette finalizzate alla riduzione degli sprechi, per migliorare la vita del nostro pianeta. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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