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L’associazione europea Wind Europe ha pubblicato i dati sull’andamento del settore eolico nel 2022 in UE: lo scorso anno sono stati installati 15 GW di nuovi parchi eolici, per il 90% onshore. Si tratta di un terzo in più rispetto al 2021, un risultato abbastanza positivo considerando le difficoltà lungo la catena di approvvigionamento. Grazie allo sviluppo della tecnologia le moderne turbine producono più elettricità per MW rispetto al passato, sia per gli impianti onshore (3 TWh di elettricità all’anno per ogni GW installato) che per quelli offshore (4,4 TWh all’anno). In termini di nuova capacità installata i paesi in cui ci sono state maggiori installazioni sono Germania, Svezia, Finlandia, Spagna e Francia. Il Rapporto segnala che non ci sono stati interventi di repowering di vecchi parchi eolici, il che è un peccato perché in media il repowering triplica la produzione di un parco eolico con un quarto di turbine in meno. Semplificare le autorizzazioni per raggiungere gli obiettivi europei Per quanto l’andamento del mercato sia positivo, 15 GW sono ancora molto pochi rispetto a quelli che l’Europa deve costruire per raggiungere gli obiettivi di sicurezza energetica e climatica. Il deficit, si legge nel Rapporto, è da imputare in larga parte alle difficoltà nelle autorizzazioni, basti pensare che attualmente in Europa sono bloccati 80 GW di progetti eolici. Le misure introdotte dal programma REPowerEU dovrebbero aiutare a velocizzare il processo e diversi Governi stanno introducendo normative ad hoc. Giles Dickson, CEO di WindEurope, ha sottolineato che semplificare le norme e le procedure di autorizzazione è importante quanto stimolare gli investimenti in nuovi parchi eolici, che lo scorso anno sono rallentati per diversi motivi tra cui l’inflazione e le incertezze sul futuro del mercato elettrico europeo. Da gennaio a novembre 2022 infatti il totale dei nuovi investimenti in parchi eolici nell’UE ha coperto solo 12 GW di nuova capacità, assolutamente al di sotto di quanto necessario per raggiungere i target europei. Anche in questo caso sono necessarie regole certe e chiare a livello europeo, garantendo anche incentivi a sostegno delle aziende del settore. “L’aumento del 33% delle nuove installazioni registrato lo scorso anno dimostra che l’industria eolica europea è all’altezza della sfida. Ma le attuali pressioni sui costi lasciano alle nostre aziende poco spazio per i necessari nuovi investimenti. Bisogna che l’UE agevoli questi investimenti nella catena di approvvigionamento: fabbriche, lavoratori qualificati, reti, materie prime e navi”, ha concluso Giles Dickson. In Italia Installati 456 MW Nel 2022 secondo i dati forniti da Anev sono stati installati 456 MW di nuova potenza, il che porta a 11.764 MW la potenza totale. Un dato basso ma comunque in crescita rispetto allo scorso anno. In cima alla classifica sia per installazioni che per produzione c’è la Puglia. Fonte Anev Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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