Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Alla presenza dell’assessore Cristina Tajani è stato inaugurato ieri il primo edificio digitale in zona Porta Romana a Milano, protagonista di un intervento di riqualificazione che ha permesso di diminuire i consumi, dimezzare le emissioni, assicurando ottimo e uniforme comfort abitativo in tutti gli appartamenti con differenti esposizioni. La Redazione Indice degli argomenti: L’intervento in via Passeroni 6 Tecnologia BIM Le soluzioni adottate E’ stato inaugurato nella metropoli meneghina da Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane del Comune, il primo edificio digitale ad alte prestazioni riqualificato di via Passeroni 6, nello smart district di Porta Romana, nell’ambito del progetto europeo ‘Sharing Cities’, che oltre a Milano vede la partecipazione di Londra e Lisbona. L’intervento ha portato importanti vantaggi in tema di comfort ambientale, particolarmente evidenti in questi giorni in cui il caldo torrido ha colpito le nostre città. Si tratta di un progetto molto innovativo a livello europeo, che dimostra come soluzioni tecnologiche all’avanguardia possano impattare sulla mitigazione dei cambiamenti climatici e l’ottimizzazione del comfort abitativo. “Grazie a questi interventi sperimentiamo in città un modello di riqualificazione urbana che consentirà di abbattere i consumi energetici attorno al 60% negli stabili privati e pubblici”, ha commentato l’assessore Tajani L’edificio di via Passeroni prima dell’intervento Il condominio realizzato negli anni 70 ha aderito al progetto SPICA, finanziato da Regione Lombardia e lanciato lo scorso anno da Teicos Group, Future Energy e Cefriel, per il controllo dei consumi energetici negli immobili milanesi, con l’obiettivo di coinvolgere i condòmini, rendendoli consapevoli di come e quanto i nostri comportamenti possano influenzare le prestazioni energetiche degli edifici riqualificati. E’ un aspetto molto importante tanto che nel progetto ‘Sharing Cities’ si sta valutando di introdurre sistemi di premialità volti a incentivare le buone pratiche, visto che, come ricorda Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia “La climatizzazione degli edifici rappresenta il più pesante contributo di una città all’effetto serra e all’inquinamento dell’aria, ma può essere fortemente ridotto dagli interventi di efficientamento ma anche dal comportamento degli abitanti che condizionano in modo rilevante anche la prestazione energetico dell’edificio nel suo complesso”. L’edificio di via Passeroni prima dell’intervento Tecnologia BIM Carattere unico e distintivo della riqualificazione è stato l’utilizzo della tecnologia BIM (Building Information Modeling) in fase esecutiva nell’ambito del progetto regionale Smart Living B-Smart. La progettazione digitalizzata, condivisa e in continua evoluzione, ha garantito diversi vantaggi, a partire dalla realizzazione virtuale della riqualificazione per comprenderne la fattibilità e i dettagli operativi da portare avanti in cantiere. L’edificio grazie alla modellazione BIM è ora dotato di una sorta di carta di identità digitale che raccoglie tutta la storia dell’intervento, dei lavori realizzati e dei materiali usati, così da semplificare futuri interventi edilizi. Gli interventi realizzati La riqualificazione che ha garantito che l’immobile guadagnasse 2 classi di efficienza energetica dalla originaria classe E, ha interessato tutto l’edificio prevedendo interventi su tutte le parti comuni, dalle facciate ai basamenti e sottotetti e ai cassonetti delle finestre, dagli impianti termici ed energetici, all’installazione di un nuovo generatore di calore, dallo smaltimento dell’amianto all’installazione di un impianto fotovoltaico in copertura da 10 kWp che copre il 40% circa del fabbisogno. Oltre all’isolamento del tetto è stato installato un sistema di isolamento a cappotto. Grazie all’intervento di riqualificazione sono state dimezzati le emissioni e i consumi, è stata garantita una temperatura uniforme in tutti gli appartamenti, indipendentemente dall’esposizione, assicurando ottimo comfort invernale ed estivo, anche in assenza di impianto di climatizzazione grazie alla telegestione degli impianti e alla sensoristica d’avanguardia di SPICA. Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati dal kit ValorizzaMI i primi dati di monitoraggio ambientale relativi al periodo invernale, dal 1 dicembre 2018 al 1 gennaio 2019 e a quello estivo-autunnale, dal 25 agosto al 25 ottobre 2018. E’ emerso che in inverno, rispetto a un altro condomino non riqualificato e monitorato, si è generato un risparmio dei consumi energetici complessivi del 59% nonostante la temperatura media interna invernale sia stata di 22°, a fronte di temperature esterne più basse di oltre dieci gradi, e un’umidità media relativa attestata intorno al 40%, quindi generalmente migliore. In estate la temperatura media è stata di 25 gradi anche a fronte di picchi esterni di 32. In questo caso sono stati monitorati 3 appartamenti dello stabile senza impianto di condizionamento localizzati a diverse altezze ed è stata confermata l’omogeneità e la stabilità delle temperature in tutto l’edificio, senza che ci fossero picchi di temperatura. E’ molto soddisfatta Cecilia Hugony, A.D. di Teicos Group, l’azienda di costruzioni partner del progetto Sharing Cities, che sottolinea: “In via Passeroni 6 siamo riusciti a mettere in valore, a beneficio dei condomini, un concentrato di tecnologie e applicazioni che hanno consentito grandi efficienze e risparmio. È sempre più chiaro che nel mondo delle costruzioni è in atto una rivoluzione tecnologica che è essenziale accogliere e accompagnare nei processi di rigenerazione urbana“. L’assessore Cristina Tajani e Cecilia Hugony all’inaugurazione del condominio smart di Milano Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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