10 anni da protagonista nel fotovoltaico all’insegna di innovazione continua

SMA, da sempre attenta alle innovazioni del mercato fotovoltaico, ha fatto di flessibilità e capacità di integrare le diverse tecnologie i propri punti di forza

SMA Italia, filiale con sede a Milano dell’azienda specializzata a livello mondiale nella produzione di inverter fotovoltaici SMA Solar Technology AG, ha festeggiato mercoledì 16 dicembre i primi 10 anni di attività con un evento che ha coinvolto partner, giornalisti e collaboratori, testimoni di un successo aziendale che si è rinnovato nel tempo.

Ha aperto i lavori Marko Werner, Executive Vice President Sales EMEA, che ci ha raccontato di un mercato fotovoltaico che a livello globale sta andando bene, con buone prospettive per il 2016, grazie soprattutto a mercati quali gli USA e alcuni paesi del sudamerica e al settore delle utility. La Regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), dopo aver sofferto negli ultimi due anni, sembra aver trovato una nuova stabilità, indipendente da sussidi e feed-in-tariff, con alcuni mercati, come quello della Gran Bretagna, che stanno crescendo oltre le aspettative. “SMA, ha sottolineato Martin Kinne, grazie al proprio portafoglio prodotti, alla tecnologia comprovata e flessibile e ai servizi di manutenzione, garanzia estesa e O&M, riesce a offire il prodotto più adatto per tutti i segmenti e per ogni tipo di ambiente, anche per quelli più ostili. La nostra responsabilità è ridurre il costo dei servizi offerti, e garantire sistemi sempre più integrati, facili da trasportare e installare”.

Per quanto riguarda il futuro del fotovoltaico in ambito residenziale, è evidente che in molti mercati, con la fine dei sussidi, il driver principale stia diventando quello dell’autoconsumo e dei sistemi di accumulo, considerati un elemento fondamentale da integrare nelle diverse soluzioni.
Sempre di più infatti si parla di integrazione del sistema fotovoltaico nella rete di energia e di case intelligenti. In Italia in particolare c’è già una domanda significative e SMA ha presentato da ormai più di un anno la soluzione Sunny Boy Smart Energy, che unisce un inverter fotovoltaico a batteria agli ioni di litio e che il mercato ha accolto molto bene.
Ci anticipano che nel 2016 ci sarà un nuovo prodotto, Sunny Boy 3.0-5.0 che permetterà un’integrazione con il sistema energetico della casa, pensato e sviluppato sulle necessità del consumatore finale, che deve sentirne il valore aggiunto, con un prezzo specifico per Watt sempre più competitivo.

Ci saranno novità anche nell’ambito dell’integrazione delle nuove batterie ad alto voltaggio, con un prodotto studiato per applicazioni residenziali. Ma per il momento ci dobbiamo accontentare, non ci dicono di più.

Non si può dimenticare, oggi più che mai, che il successo di SMA Italia molto è legato alla guida, fin dalla costituzione della filiale italiana nel 2005 di Valerio Natalizia, che insieme a un team preparato ed entusiasta, ha saputo adeguare con successo la propria strategia aziendale alle esigenze del mercato fotovoltaico interno, grazie a una cultura aziendale condivisa e all’offerta di soluzioni flessibili e convenienti, unite a un servizio di assistenza continuo.

Natalizia ci dà alcuni numeri che da soli raccontano il successo di questi 10 anni: basti pensare che la divisione di Ingegneri di SMA Italia ha sviluppato progetti per più di 25 GW. Sono più di 700.000 i contatti diretti gestiti dall’azienda e attraverso la Solar Academy sono stati organizzati più di 350 corsi che hanno formato circa 10.000 installatori, oltre ad almeno 100 appuntamenti con fiere, conferenze e i Sunny Days dove sono stati registrati più di 35.000 partecipanti.

Rispetto al mecato del fotovoltaico italiano Valerio Natalizia si sofferma sulle difficoltà degli ultimi anni, ma è ottimista sulle prospettive future: “Con la fine dei vari conti energia abbiamo dovuto fare i salti mortali e attrezzarci per qualcosa che era difficile immaginare prima, per poter competere sul mercato. Guardando i dati bisogna ragionare su un mercato che probabilmente ha raggiunto una sua dimensione, anche se i numeri attualmente non sono esaltanti, con 385 MW del 2014 e probabilmente qualcosa come 300MW nel 2015 (a fine ottobre 244.68MW), dimostrano però che l’Italia, tra i primissimi paesi al mondo, è capace di continuare a installare senza incentivazione diretta”. Ci sono forme di incentivazione indiretta, a partire dalla detrazione fiscale, confermata dalla Legge di Stabilità anche per il 2016, e dai sistemi efficienti di utenza che rappresentano un ulteriore possibilità di investimento. C’è un mercato che sostanzialmente si basa sui propri consumi, e che Natalizia si augura possa stabilizzarsi ad almeno 1GW e per il futuro lo scenario probabilmente più interessante è quello che vedrà l’integrazione nella rete di diversi sistemi: “Penseremo per il futuro a un mercato non più solo fotovoltaico ma di sistemi integrati, di smart home, quindi una casa intelligente in grado di gestire i flussi in entrata e in uscita, abbiamo una serie di strumenti che rendono intelligenti gli elettrodomestici all’interno delle case, abbiamo dei sistemi di monitoraggio che ci permettono di ragionare in termini di domotica energetica e po c’è tutto il mondo della mobilità elettrica che aprirà nuovi scenari”.

Certo c’è ancora molto da fare, nonostante per esempio gli accordi fissati alla COP21 di Parigi siano positivi e sottoscritti da tutti i paesi, rispetto a rinnovabili e fotovoltaico non prevedono provvedimenti concreti con obiettivi vincolanti.

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