Giugiaro Design firma le nuove case prefabbricate di WOOD ALBERTANI S.p.A. per ALBE CASE

WOOD ALBERTANI

Giugiaro Design ha firmato un nuovo modello di villa prefabbricata di design, realizzata dall'azienda italiana ALBE CASE di WOOD ALBERTANI S.p.A.
"Abbiamo voluto portare la nostra visione personale – ha dichiarato Fabrizio Giugiaro, direttore stile di Giugiaro Design – in un tema molto personale come quello della casa, senza tuttavia stravolgere le metodologie e le tecniche costruttive adottate e collaudate in questi anni da ALBE CASE".
"Dopo diversi anni di presenza nel mercato delle costruzioni in legno ed dopo che ci siamo affermati a più livelli in questo settore – dice Natale Albertani, direttore tecnico di ALBE CASE – era ora di dare una svolta alla nostra immagine legata alle costruzioni completamente in legno con uno stili marcatamente nordico o alpino. L'occasione di un rapporto personale di lavoro con Fabrizio Giugiaro ci ha dato l'opportunità di concretizzare il nostro sogno di vedere progettata una casa innovativa e di design, con tratti piacevoli e moderni". 
Nello sviluppo dell'intero progetto è stata posta particolare attenzione alla salubrità interna degli ambienti. Molta importanza è stata data a riscaldamento invernale e raffrescamento estivo e non  si è affatto trascurato il sistema di trattamento dell'aria interna che consente un continuo e benefico ricambio d'aria.
Il legno, abbinato ad altri materiali tipici dei sistemi a secco, fornisce un altissimo comfort abitativo, si caratterizza inoltre per le caratteristiche di ottimo isolamento termico ed acustico, le superfici risultano asciutte poco inclini alla formazione di umidità e la temperatura superficiale di questi materiali non si abbassa mai sotto certi limiti, a tutto vantaggio del benessere interno.
 
Il progetto è stato pensato per soddisfare i più moderni standard ecologici ed i principi della bioaedilizia.
"Abbiamo pensato di utilizzare materiali con un basso impatto ambientale, ha detto Fabrizio Giugiaro, durante tutte le fasi di approvvigionamento,  produzione, lavorazione e posa in opera, materiali che possono essere riciclati alla fine del loro ciclo di vita senza grossi costi.  La scelta del legno come materiale da costruzione risulta essere vincente anche pensando all'ambiente".
Il ciclo di produzione del legno è quello con il minore impatto ambientale se si pensa che per produrre un metro cubo di legno da costruzione si impiegano mediamente 175 kWh di energia, mentre per il cemento ne sono necessari 348 kWh, per i mattoni 877 kWh e per il poliuretano 1061 kWh (fonte Internationa Forest Products).
Quando si parla di risparmio energetico ci si riferisce alla riduzione dei consumi di energia necessaria per il riscaldamento di un edificio, ma non è da trascurare la necessità del condizionamento estivo il quale risulta essere a  volte molto oneroso. In ogni caso si rende comunque necessaria la ventilazione interna cioè un sistema per creare all'interno degli ambienti una ricambio d'aria. Nel valutare il reale risparmio energetico che deve fornire un edificio è necessario prendere in considerazione la combinazione di questi tre fattori, riscaldamento, condizionamento e ricambio d'aria. Una volta trovato il sistema per dare il giusto equilibrio tra questi aspetti, possiamo dire di aver sviluppato un edificio a risparmio energetico.
 
L'edificio è stato dotato di innovativi sistemi ed impianti sfruttando energie fornite da fonti rinnovabili:
– Pompa di calore aria-acqua: è una macchina che produce "caldo/freddo" grazie allo scambio termico con l'ambiente esterno all'edificio. La pompa di calore può essere utilizzata sia per il riscaldamento che per il raffrescamento estivo.
– Impianti fotovoltaici: posti in copertura sottoforma di film interni ai vetri o di pannelli in silicio e degli appositi inverter trasformano la luce del sole in energia elettrica.
– Impianti solari: appositi pannelli captano il calore del sole, ed in maniera indiretta scaldano l'acqua che finisce all'interno di un apposito accumulatore, per essere poi utilizzata per uso sanitario o come integrazione all'impianto di riscaldamento.
– Impianto di ventilazione forzata: consente il ricambio dell'aria interna agli ambienti, prelevandola dall'esterno, portandola in temperatura e rilasciandola all'interno.
– Recupero delle acque piovane: un impianto formato da una cisterna di accumulo interrata, un sistema di canalizzazioni che porta l'acqua piovana delle coperture all'interno della cisterna, una serie di filtri ed una pompa a motore. L'acqua cosi accumulata viene poi riutilizzata per le utenze secondarie quali l'irrigazione dei giardini, lo scarico dei WC, etc.  

Dal punto di vista architettonico l'edificio è un modulo unifamiliare di 120 mq calpestabili.
I volumi al piano terra e al piano rialzato sono ruotati rispettivamente di 90º, la pianta richiama quindi una classica struttura "a croce", comunque contenuta all'interno di un layout generale su base rettangolare. Questa soluzione consente inoltre di avere ampi spazi porticati continui al piano terra e di ricavare un patio di grandi dimensioni.
Al piano terra è stata posizionata la zona giorno costituita da un ambiente open space con delle grandi vetrate sul perimetro che oltre a dare luminosità all'ambiente creano un effetto di unione tra l'ambiente interno ed esterno come se il giardino fosse un ulteriore locale dell'edificio e l'edificio fosse un riparo naturale facente parte del giardino.  
Al piano primo sono state posizionate la zona notte e la zona relax.
Sulla parte culminante del tetto sono state posizionate delle vetrate panoramiche per ricreare un effetto "osservatorio"  le quali verranno schermate con sistemi a tenda oscurante. In alcuni di questi moduli verranno inseriti dei film fotovoltaici. 
La balconata esterna è ospitata dal tetto e può all'occorrenza venire chiusa elettricamente con coperture basculanti che assicurano continuità ottica con il resto del tetto.
La parte inferiore del tetto sulla balconata è realizzata in vetro; oltre ad alleggerire esteticamente tutta la struttura, viene in questo modo assicurata un'adeguata illuminazione naturale per gli ambienti interni.
L'edificio si caratterizza per la struttura portante a vista che diventa uno degli elementi caratteristici principali, creando un inedito contrasto cromatico con le pareti, in intonaco e legno, e la copertura del tetto, proposta nelle varianti Oxyd e Patina.
Dal punto di vista strutturale è stato scelto il sistema costruttivo LIGNUM K, estremamente veloce e flessibile, che consente di ottenere ottime prestazioni dal punto di vista termo-acustico anche con spessori ridotti, aumentando così gli spazi vivibili interni.
Il pannello LIGNUM K, prodotto e brevettato da WOOD ALBERTANI s.p.a., è essenzialmente un elemento scatolare con notevoli prestazioni in fatto di isolamento termico ed acustico.  Le superfici esterne del pannello sono costituite da elementi in legno tipo OSB, mentre l'isolante centrale è stato previsto in fibra di legno. La forza di tale pannello LIGNUM K sta nel fatto che per le superdici esterne così come per l'isolante centrale si possono utilizzare una ampia gamma di prodotti e finiture.
La struttura portante dell'edifico, costituita da portali in legno lamellare, è stata pensata in maniera modulare affinché le dimensioni dell'edificio possano essere facilmente aumentate aggiungendo delle ulteriori campate.
Le pareti di tamponamento hanno uno spessore complessivo di 37 cm e sono costituite da tre stradi principali: il cappotto esterno, il cuore della parete costituito dall'elemento LIGNUM K ed il contro rivestimento interno.
In copertura verranno posati, direttamente sui portali in legno, i pannelli LIGNUM K che grazie alle loro caratteristiche di portata consentono di evitare la struttura secondaria rendendo il soffitto lineare e pulito. Lo stesso dicasi per il solaio d'interpiano al quale l'assenza, alla vista, dell'orditura portante crea un effetto "cassettonato"  molto leggero ed estremamente moderno.
Molta attenzione e stata data alla scelta della tipologia di serramenti vista la massiccia presenza di superfici vetrate. Sono sostai scelti profili in legno lamellare di dimensioni maggiorate per alloggiare i vetri a doppia camera di spessore complessivo 56 mm con vetri basso emissivo e gas isolante interlo alle camere. E' stato quindi analizzato nel dettaglio il delicato dell'eliminazione dei ponti termici, particolarmente insidiosi, così come sono stati  studiate le modalità di difesa dai rumori aerei e di calpestio.

L'intero involucro è stato pensato e progettato affinché risultasse in classe energetica A +.
Dati tecnico dell'edificio:
– pareti esterne
• trasmittanza (U):  0,140 W/mqK
• Sfasamento:    17h 40'
• Fattore di attenuazione: 0,0579
• Isolamento acustico:  41 dB

– Copertura
• trasmittanza (U):   0,135 W/mqK
• Sfasamento:    13h 33'
• Fattore di attenuazione: 0,1355
• Isolamento acustico:  41 dB

– Serramenti esterni
• trasmittanza (Uw):  0,770 W/mqK
• Isolamento acustico:  41 dB
 

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