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Derbigum sposa l’economia circolare e si è posta l’obiettivo che nel prossimo futuro le proprie membrane siano realizzate solo con materie organiche e riciclate al 100% Derbigum, azienda specializzata nei sistemi per l’impermeabilizzazione delle coperture, da sempre è attenta al tema della sostenibilità ambientale, grazie anche a un impegno costante del reparto R&S, che impiega circa il 10% dell personale, verso lo sviluppo di soluzioni ad alta tecnologia, che garantiscano ottime performance delle proprie membrane nel pieno rispetto ambientale, utilizzando materie prime che riducano le emissioni di CO2. I numeri parlano chiaro: dal 1994 ad oggi l’azienda ha riciclato 50.000 tonnellate di bitume, ovvero 12 milioni di m2, 70.000 m3, per un risparmio attuale di circa 30 tonnellate al giorno. Possiamo dire che Derbigum sia stata pioniera dell’economia circolare: già dagli anni 90 infatti nel sito produttivo di Perwez in Belgio, dove ha sede la casa madre, è stata installata una prima versione del “Macalusor” per il riciclo dei rifiuti e la loro trasformazione in nuove membrane impermeabilizzanti. In seguito l’azienda ha ottenuto il certificato ISO 14001 e lo standard EMAS, modello di analisi e gestione ambientale. In anni più recenti Derbigum ha adottato la strategia Greennovation che prevede l’ecosostenibilità delle proprie membrane, grazie all’uso di materiali provenienti da scarti industriali e riciclati limitando la produzione di CO2. In questi anni è stata lanciata sul mercato la serie di prodotti NT – New Technology che utilizzano fino a 4 volte in più di risorse rinnovabili, assicurando risparmio energetico, bassi consumi, rispetto ambientale. Fanno parte della gamma DERBIGUM NT, il manto in monostrato realizzato con materiali riciclati; DERBIBRITE NT, il manto a vista bianco riflettente particolarmente adatto per il raffrescamento passivo e la raccolta dell’acqua piovana, oltre che detergenti e adesivi privi di VOC. Ma l’impegno di Derbigum non si ferma qui, il nuovo sfidante obiettivo che si è posta l’azienda è quello di sviluppare in futuro membrane con materie organiche e riciclate al 100%, nell’ottica di una piena economia circolare. Risponde a queste caratteristiche la membrana impermeabile DERBIPURE®, l’unica sul mercato che utilizza esclusivamente risorse vegetali, in particolare oli che provengono dall’industria alimentare e resine di pino provenienti da quella cartaria, in entrambi i casi se queste risorse non venissero riutilizzate verrebbero buttate. Inoltre, grazie alla tecnologia Aquatop che rende la membrana a pH neutro, si può recuperare l’acqua piovana. DERBIPURE rappresenta un’ottima e sostenibile alternativa, anche da un punto di vista economico, ai tetti bituminosi. La superficie superiore bianca garantisce l’81% della riflettività dei raggi del sole assicurando un ottimo raffrescamento passivo all’interno degli edifici e maggior comfort. In estate si calcola che ci sia una differenza di temperatura di circa 5° tra interno ed esterno, il che limita anche l’uso degli impianti di condizionamento e le emissioni di CO2, con risparmi in bolletta. L’ANAB – Associazione Nazionale Architettura Bioecologica ha valutato positivamente le qualità di DERBIPURE, inserendola come manto adatto per le costruzioni in bioedilizia e 100% riciclabile. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici