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Indice degli argomenti: Isolanti in edilizia: dai fossili all’alternativa green e circolare Isolante naturale: il risultato dello studio Fare efficienza energetica in edilizia si può in modo ecosostenibile e con attenzione all’economia circolare: dalla ricerca italiana è stato messo a punto un isolante naturale prodotto con vetro riciclato e altri composti bio tra cui un derivato delle alghe brune. È stata così creata una schiuma isolante, più precisamente un idrogel di vetro-alginato, che combina i benefici delle materie prime secondarie e del processo di chimica verde, offrendo una risposta allo smaltimento dei rifiuti di vetro, la cui raccolta differenziata sfiora le 2,5 milioni di tonnellate in Italia e il riciclo arriva al 76%. Il materiale è stato sviluppato dall’Università di Trieste e prototipato dalla startup MaterialScan, spin-off dell’ateneo che già aveva sviluppato un materiale simile, sotto forma di piccole sfere, risultato vincitore della competizione StartCUP Friuli Venezia Giulia 2017. Il nuovo prodotto è stato sviluppato nell’ambito di un progetto POR-FESR ora concluso. Prototipato per un impiego in ambito navale, “grazie alle sue buone proprietà, questo materiale innovativo potrebbe essere interessante per il settore dell’edilizia”, segnalano gli autori dell’articolo pubblicato su Science Direct. Isolanti in edilizia: dai fossili all’alternativa green e circolare L’uso di materie prime seconde rinnovabili è oggi di fondamentale importanza per soddisfare i requisiti ecologici e di sostenibilità, e la produzione di materiali isolanti da fonti naturali o da riciclo è sempre più valutata. Un’alternativa green potrebbe essere particolarmente interessante nel mercato dei materiali isolanti oggi dominato da materiali fibrosi inorganici come la lana minerale e materiali organici espansi, come polistirene espanso o estruso e schiume poliuretaniche. Lo studio triestino è partito dalla volontà di valutare e interpretare gli impatti ambientali del prodotto, durante il suo intero ciclo di sua vita, mediante la Life Cycle Assessment che mette in evidenza i potenziali miglioramenti che possono essere utilizzati per aumentare l’efficienza energetica, ambientale ed economica del processo. A questo proposito, il team MaterialScan si è occupato della produzione degli impatti ambientali di una schiuma a base di vetro riciclato, conducendo uno studio secondo le linee guida delle norme ISO 14040 e UNI EN ISO 14044. Isolante naturale: il risultato dello studio La schiuma isolante è costituita prevalentemente da vetro (80%) e alginato di sodio (11%), oltre che da un minerale abbondante come il carbonato di calcio e da glucono-delta lattone. Quest’ultimo è un additivo alimentare ottenuto da biomassa, in particolare dalla cristallizzazione dell’acido gluconico, presente naturalmente nella frutta, miele e vino. Per produrla si è partiti da polvere di vetro riciclato e reagenti chimici ecologici miscelati in acqua, poi rimossa con un processo di liofilizzazione e totalmente recuperata dopo il processo. Durante la produzione non vengono utilizzati o rilasciati prodotti chimici tossici, pericolosi o di origine fossile. Rispetto ad altri lavori dedicati alla produzione di materiali schiumosi dal riciclaggio del vetro, quello condotto dallo staff triestino non richiede processi ad alta temperatura e l’impiego di agenti espandenti. “Questo materiale include i benefici delle materie prime secondarie e del processo di chimica verde, e affronta anche il problema dello smaltimento dei rifiuti di vetro”, scrive lo staff. Nel complesso, è stato dimostrato che la produzione e l’utilizzo di questa soluzione potrebbe avere un impatto ambientale sostanzialmente benefico se confrontato con i materiali isolanti tradizionali, in particolare considerando il risparmio di materie prime e i benefici aggiuntivi derivanti dal riciclaggio del vetro. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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