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A cura di: Fabiana Valentini Il Ministero della Transizione Ecologica ha reso pubblico il cronoprogramma per l’attuazione della Strategia Nazionale per l’Economia Circolare. Il Ministro Cingolani, con Decreto Ministeriale del 19 settembre 2022 n. 342, ha adottato ufficialmente il “programma d’azione” per la concretizzazione degli obiettivi legati alla transizione verso un’economia circolare. Il documento – visionabile sul portale del Mite – offre una panoramica temporale sulle azioni, obiettivi e misure che il Ministero metterà in atto per traghettare il Paese verso il cambiamento green. Dopo il rilascio del documento “Strategia Nazionale per l’Economia Circolare”, il governo di Cingolani ha pubblicato una roadmap dettagliata per affrontare e vincere le sfide poste dal Green Deal dell’UE. Ripensare alla politica economica in modo circolare è, di fatto, una sfida epocale il cui successo dipende dallo sforzo condiviso tra Pubblica Amministrazione e cittadini. Come ben sintetizza il documento strategico del Mite: “Il successo della transizione ecologica dipenderà da un lato dalla capacità della pubblica amministrazione, delle imprese e del no-profit, di lavorare in sintonia di intenti secondo norme più semplici, spedite ed efficienti, e dall’altro da un generale aumento di consapevolezza e di partecipazione da parte dei cittadini anche attraverso un inedito sforzo di informazione, comunicazione e educazione nazionale verso la realizzazione di un pieno sviluppo sostenibile”. Il cammino verso un modello di economica circolare è scandito dalle tappe presenti nel cronoprogramma, il documento che contiene i dettagli relativi alle tempistiche e alle azioni previste dalla Strategia. I punti chiave del cronoprogramma La roadmap per la sostenibilità si articola in dieci punti chiave, ciascuno caratterizzato da diverse sotto-sezioni: vediamo nel dettaglio quali sono i topic su cui intende focalizzarsi il Mite nel suo percorso verso la transizione ecologica. Al primo punto troviamo l’istituzione dell’Osservatorio Nazionale della Strategia per l’Economia Circolare. Gli obblighi dell’Osservatorio sono molteplici, primo fra tutti quello di monitorare lo stato di attuazione delle misure definite nella Strategia nazionale per l’economia circolare, individuare gli eventuali ostacoli e proporre iniziative volte alla risoluzione degli stessi. La durata dell’Osservatorio è subordinata all’attuazione del cronoprogramma: i membri del team si occuperanno di monitorare e definire i target intermedi delle misure presenti nella Strategia e di elaborare i diversi documenti di sintesi con evidenza delle eventuali criticità di progetto. Annualmente l’Osservatorio elaborerà una relazione che metterà in luce le misure individuate nella Strategia. Il documento sarà consultabile sul sito istituzionale del Ministero della Transizione Ecologica. Il secondo punto toccato dal cronoprogramma fa riferimento al Nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti con la creazione di un Registro Elettronico Nazionale di Tracciabilità dei Rifiuti (R.E.N.T.R.I.) entro il T3 2022. Al terzo posto della roadmap si parla invece degli Incentivi fiscali a sostegno delle attività di riciclo e utilizzo delle materie prime secondarie. Il quarto punto si focalizza ancora sul tema rifiuti, nello specifico sulla Revisione del sistema di tassazione ambientale al fine di rendere più conveniente il riciclaggio rispetto al conferimento in discarica e all’incenerimento. In linea con una visione circolare, il punto cinque affronta il “Diritto al riutilizzo e alla riparazione”. Nel cronoprogramma si parla ad esempio del finanziamento, nell’ambito degli investimenti della M2C1 della realizzazione di centri per il riuso e la riparazione dei beni, di proprietà pubblica (realizzazione entro il 2026). La Riforma del sistema EPR (Extended Producer Responsibility) è il focus del punto sei della Strategia: nel medio periodo il Mite si propone, tra le altre cose, di delineare una proposta normativa per creare un organismo di vigilanza dei Consorzi e dei sistemi autonomi che sarà inserita nel prossimo veicolo normativo idoneo e di definire un Accordo di Programma per la realizzazione di un modello sperimentale di attuazione degli obblighi EPR per i venditori a distanza su mercati online. Il Mite si impegna, nel punto sette, al Supporto agli strumenti normativi esistenti: normativa sui rifiuti (nazionale e regionale), Criteri ambientali minimi (CAM) nell’ambito degli appalti pubblici verdi. Lo sviluppo/aggiornamento di EOW e CAM riguarderà in particolare l’edilizia, il tessile, la plastica, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Anche il supporto alle aziende “virtuose” rientra nei piani del Mite: al punto otto del cronoprogramma si parla del Sostegno ai progetti di simbiosi industriale attraverso strumenti normativi e finanziari. Infine al punto nove si arrivano ad affrontare le Misure per l’uso del suolo in ottica di economia circolare: il Mite si impegna alla semplificazione delle procedure per la realizzazione delle infrastrutture nei siti oggetto di bonifica così come all’introduzione di semplificazioni della normativa nazionale sui siti contaminati in ottica di accelerazione e recupero del suolo. Il cronoprogramma si chiude con la voce Misure per l’uso delle risorse idriche in ottica di economia circolare che si strutturerà nella promozione di una campagna d’informazione ad hoc; nella proposta di norme per il riuso delle acque e per l’incremento delle sanzioni per i prelievi abusivi d’acqua. Obiettivo del Ministero è anche di proporre delle norme per il rafforzamento delle Autorità di Distretto (in ottica di monitoraggio dell’uso delle risorse idriche) e di creare delle norme per la semplificazione delle autorizzazioni per realizzare impianti dedicati alla dissalazione delle acque. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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