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La produzione globale di energia elettrica a carbone è diminuita del 3% nel 2019, con un conseguente calo del 2% delle emissioni di CO2 nel settore energetico. Pubblicato da Ember il Rapporto Global Electricity Review 2020 che analizza una serie di dati globali per la generazione e la domanda di energia elettrica in 217 paesi, con l’obiettivo di fornire informazioni aggiornate sui cambiamenti nella produzione globale di energia rispetto all’anno precedente, verso un’elettricità senza fossili. Dave Jones, uno degli analisti di Ember – think-tank sul clima – ha sottolineato che il calo globale delle emissioni nel settore del carbone e dell’energia elettrica è una buona notizia per il clima, ma i governi devono accelerare drasticamente la transizione dell’elettricità in modo che la produzione globale di carbone crolli nel corso del 2020. “Passare dal carbone al gas significa semplicemente scambiare un combustibile fossile con un altro”. Il modo più economico e veloce per porre fine alla produzione di carbone è attraverso una rapida diffusione dell’energia eolica e solare. Ma senza gli sforzi concentrati dei responsabili politici non si riuscirà a raggiungere gli obiettivi climatici previsti dagli accordi di Parigi. Anche se in UE il 18% dell’elettricità ora proviene dall’eolico e dal solare, gli Stati Uniti all’11%, la Cina al 9% e l’India all’8% allontanano l’obiettivo di mantenere le temperature medie globali al di sotto dei 1,5°C. Cala il carbone La produzione globale di energia elettrica a carbone è diminuita del 3% nel 2019, con un calo del 2% delle emissioni di CO2 nel settore energetico. Si tratta delle maggiori diminuzioni dal 1990; il carbone è crollato nell’UE e negli USA; ma la sua produzione è aumentata in Cina, responsabile della ella metà della produzione globale di carbone. L’intensità di carbonio nell’elettricità globale è ora inferiore del 15% rispetto al 2010. Nel Rapporto si legge però che, anche se il calo record del 3% del carbone dovesse verificarsi ogni anno, ciò non sarebbe sufficiente a raggiungere il target di Parigi: secondo le stime di Ember dovrebbe diminuire dell’11% all’anno fino al 2030; più ottimistico lo scenario di sviluppo sostenibile dell’AIE che parla di un calo del 4% ogni anno dal 2018 al 2025. Aumentano le rinnovabili La generazione di energia eolica e fotovoltaica è aumentata del 15% nel 2019, generando l’8% dell’elettricità mondiale.Per rispettare l’accordo di Parigi sul clima è necessario un tasso di crescita complessivo del 15% l’anno, risultato raggiunto nel 2019 e che si spera di confermare anche nei prossimi anni grazie ai prezzi più bassi, anche se è necessario uno sforzo da parte di tutti i Paesi. Se infatti nell’UE si sta passando dal carbone (che ha registrato un calo del 24%) all’eolico e solare, negli Stati Uniti il passaggio è verso il gas. Oggi la produzione di carbone è circa la metà del livello del 2007 sia nell’UE che negli USA. Dal 2007, le emissioni del settore energetico statunitense di CO2 sono diminuite del 19-32%, in UE del 43%. Il Rapprto sottolinea infine che la diminuzione della produzione mondiale di energia elettrica a carbone dello scorso anno è legata anche a una serie di fattori esterni tra cui un inverno particolarmente mite. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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