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Il modello sviluppato da Eurac Research permette di simulare potenzialmente in tutti i territori l’energia prodotta, quella richiesta e come viene utilizzata per migliorare la sostenibilità ed efficienza I ricercatori di Eurac Research hanno sviluppato un modello in grado di simulare gli scenari energetici dell’alto Adige, ma replicabile su qualsiasi territorio e su qualsiasi scala, per comprendere le strategie da attuare per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ed efficienza energetica che, nel caso della provincia di Bolzano sono la riduzione entro il 2050 delle emissioni pro capite di CO2 a meno di 1,5 tonnellate l’anno. In particolare permette di simulare, ora per ora per un intero anno, quanta energia si produce in un territorio, quanta se ne richiede e come viene utilizzata. Da una parte viene considerata la domanda energetica necessaria per l’elettricità, il riscaldamento e i trasporti, dall’altra il modo in cui si produce l’energia: idroelettrico, fotovoltaico, impianti di cogenerazione, biomassa, pompe a calore e altro. Vanno poi considerati i costi di questi sistemi energetici. A questo punto i diversi scenari energetici sono testati e confrontati a seconda del costo totale e di quanto si avvicinano agli obiettivi di sostenibilità che un territorio si pone. La simulazione oraria, spiega David Moser, esperto di sistemi fotovoltaici di Eurac Research, è importante soprattutto per fonti energetiche non programmabili, come il fotovoltaico. Tra i molti scenari, secondo i ricercatori, dovrà esserci un reale sostegno alla mobilità sostenibile e a misure di riqualificazione ed efficientamento energetico per la maggior parte degli edifici costruiti entro il 2010. Partendo da questi interventi entro il 2050 si potrebbe garantire un ritorno economico e potrebbe aumentare il budget da reinvestire sul territorio. Wolfram Sparber, esperto di energia di Eurac Research sottolinea che per quanto riguarda l’Alto Adige, fra i 25.000 possibili scenari energetici simulati, l’amministrazione per raggiungere l’obiettivo del Piano clima dovrà intervenire innanzitutto sulla mobilità a zero emissioni – che dovrà superare il 50% dei trasporti e dovranno essere realizzati interventi di efficientamento energetico che assicurino una diminuzione fino a oltre il 60% del consumo di energia termica. La Regione avrebbe anche un beneficio economico: secondo le simulazioni, si avrebbe un risparmio sui costi energetici di oltre 20% (secondo dati del 2014). E i soldi risparmiati, oltre 400 milioni di Euro, potrebbero essere investiti in nuovi interventi di efficientamento energetico del parco edilizio in Alto Adige, dando così il via a un processo virtuoso per tutto il territorio. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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