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Cresce l’interesse dei consumatori verso le soluzioni dell’Internet of Things applicate in particolare alla casa connessa Il mercato dell’Internet of Things è sempre più importante nel nostro paese, tanto che lo scorso anno le soluzioni IoT per la Smart Home hanno contato per 185 milioni di euro, +23% rispetto al 2015. Ma si tratta di un settore dal potenziale davvero enorme e in continuo divenire, secondo i risultati della ricerca presentata nei giorni scorsi, “Smart Home”, dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano. Dallo studio emerge che circa l’80% del mercato passa ancora da installatori e distributori elettrici ma i prodotti sono presenti anche nei negozi e on line: retailer, eRetailer e assicurazioni insieme rappresentano il 18% (circa 30 milioni di euro) e soprattutto emerge che i consumatori sono sempre più attenti e attratti dalle soluzioni evolute e dalle possibilità offerte dalla tecnologia della casa connessa. Oggi in Italia anche sei compagnie assicurative propongono polizze casa legate alla presenza di oggetti connessi. Molte soluzioni Smart Home in Italia riguardano la sicurezza e la gestione energetica della casa. Sul mercato, accanto ai grandi player come Google e Amazon, che hanno sviluppato hub dotati di assistente vocale per dialogare con gli oggetti connessi in grado di facilitare l’interoperabilità tra i vari oggetti, sono presenti molte giovani aziende con offerte spesso complementari a quelle dei brand affermati. Delle circa 290 soluzioni per la casa connessa censite in Italia e all’estero (il 31%), la maggioranza è sviluppata per la sicurezza – tra videocamere di sorveglianza, serrature, videocitofoni connessi e sensori di movimento – seguono le soluzioni per la gestione energetica, come quelle per il controllo remoto degli elettrodomestici (10%), la gestione dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento (8%), il monitoraggio dei consumi dei dispositivi elettrici (10%). Sempre di più le soluzioni proposte sono “Do It Yourself”, con un processo di installazione semplificato, che non necessita del supporto di un tecnico. Ma accanto ai servizi più semplici sono disponibili sempre di più quelli evoluti che possano convincere gli utenti ancora scettici sul valore di una casa connessa. I ricercatori sottolineano che le applicazioni Smart Home permettono di raccogliere moltissimi dati sul funzionamento dei dispositivi connessi e sul comportamento delle persone nella casa, aspetto fondamentale per lo sviluppo del mercato, con la dovuta attenzione alla tutela della privacy e della sicurezza. Per quanto riguarda i consumatori, l’indagine realizzata dall’Osservatorio Internet of Things in collaborazione con Doxa su un campione rappresentativo degli utenti Internet dai 25 ai 70 anni rileva che il 26% dei consumatori italiani dispone di almeno un oggetto intelligente e connesso nella propria abitazione e il 58% ha intenzione di acquistarli in futuro. Emerge comunque un’attesa di soluzioni tecnologicamente più mature rispetto a quelle attualmente presenti. Infine spiega Giovanni Miragliotta, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things, la frammentazione delle soluzioni per la Smart Home, è ancora una delle principali barriere per gli utenti che vogliono acquistare dispositivi smart, anche se si tratta di un fenomeno in contrazione. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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