Il Bosco Verticale vince il Best Tall Buildings Awards 2015

CLIMAVENETA

Progetto di forestazione metropolitana che crea un microclima per una migliore sostenibilità urbana

Bosco Verticale, progetto dei due grattacieli realizzati a Milano da Boeri Studio, divenuto uno dei simboli del quartiere rinnovato di Porta Nuova, ha vinto il Best Tall Building Awards per l’Europa, premio promosso dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat.

I Best Tall Buildings sono stati nominati da ciascuna delle quattro macro regioni concorrenti, che rappresentano un totale di 33 paesi nel Mondo: insieme a bosco Verticale sono stati premiati anche il World Trade Center di New York (Americas), il CapitaGreen di Singapore (Asia & Australasia) e il Burj Mohammed Bin Rashid Tower di Abu Dhabi  (ME & Africa).

La motivazione del premio spiega che il “Bosco Verticale rappresenta una novità senza precedenti nel suo portare piante e vegetazione su così vasta scala e altezza. L’intensa facciata vivente del palazzo, che incorpora molti alberi e oltre 90 specie vegetali, è un’interfaccia attiva con l’ambiente che la circonda. Le piante agiscono come un’estensione della pelle dell’edificio. La giuria è rimasta molto colpita da questa nuova interpretazione dell’uso del verde a queste altezze”.

Il design sostenibile della struttura, realizzato con schermi di vegetazione che creano un microclima diverso che lavora per migliorarne la sostenibilità, crea un ecosistema urbano che incoraggia l’interazione tra i residenti la flora, la fauna, e degli appartamenti. La torre ospita 480 alberi di grandi e medie dimensioni, 250 alberi di piccole dimensioni, 11.000 piante tappezzanti e 5.000 arbusti, il che equivale a un intero ettaro di superficie forestale.

Il fogliame agisce per migliorare la qualità dell’aria filtrando polvere e sequestro di carbonio, ma anche di mitigare l’effetto isola di calore urbano e la riduzione dell’inquinamento acustico.

Bosco Verticale, così come tutti gli edifici del rinato quartiere di Porta Nuova, è climatizzato da unità Climaveneta. In particolare è stato utilizzato un impianto di climatizzazione costituito da 4 unità polivalenti INTEGRA ERACS-WQ con scambio termico da fonte geotermica ottimizzate per l’impiego di acqua di falda. Grazie all’evoluta filosofia costruttiva e alla logica di controllo di cui sono dotate, queste unità provvedono autonomamente alla produzione di caldo e freddo, superando l’abbinamento di più risorse termofrigorifere.

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