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Brune Poirson, Ministro della transizione ecologica e solidale, ha svelato Lumière, Lumières, il padiglione della Francia per l’Esposizione Universale Expo 2020 di Dubai, una visione audace, conquistatrice e innovativa della città e dei territori connessi e sostenibili. Luogo di vita, finestra sul mondo, spazio di attrattiva economica e turistica per i territori francesi, il pavillon è realizzato secondo i principi dell’architettura bio a cura di Tommaso Tautonico La prossima esposizione universale di Dubai, Expo 2020 sarà incentrata sul tema “Connetti le menti, costruisci il futuro“. “Lumière, Lumières” è il nome del padiglione con cui la Francia parteciperà all’evento. Progettato dagli studi di architettura Atelier du Prado e Celnikier & Grabli, si estenderà su circa 1.800 mq nella zona dell’Expo dedicata alla mobilità. Costato circa 30 milioni di euro, i francesi si sono posti come obiettivo quello di ricevere 5 milioni di visitatori e trasmettere un concetto di città dove il cittadino è al centro di tutto. “Un’opportunità da non perdere per promuovere un modello urbano guidato da attori francesi, sostenere lo sviluppo delle nostre aziende nei paesi emergenti dell’Asia, del Medio Oriente e dell’Africa, promuovere l’attrattiva economica e turistica del territorio francese. Expo Dubai 2020 deve consentire alla Francia di difendere la propria visione di città sostenibili e territori interconnessi” dichiara Erik Linquier, commissario generale del padiglione francese. Lumière, Lumières : mobilità, illuminismo e sostenibilità Il padiglione promuoverà il modello di innovazione francese basato sulla riconciliazione tra lo sviluppo sostenibile e competitività internazionale. Un modello di città e territori interconnessi e sostenibili al servizio del cittadino e del bene comune. All’interno spazio ai nuovi sistemi per la mobilità e all’illuminismo, simbolo di condivisione e diffusione della conoscenza. Sarà possibile vedere in azione veicoli autonomi, veicoli elettrici, provare l’intelligenza artificiale e le applicazioni di Internet of Things, sempre più diffusi nelle smart city. Il padiglione è progettato per sembrare un oasi illuminata. Al centro del progetto l’idea di accompagnare il visitatore in un’esperienza unica che inizia nel piazzale esterno e continua, senza interruzione, all’interno. I tempi di attesa saranno trasformati in momenti di condivisione, emozione, un concerto di sensazioni che invita al sogno. All’interno, una mostra permanente dispiegata su 800 mq mostrerà i vantaggi delle città francesi, in una scenografia organica che fonde suoni, luci, profumi e materiali. Progettata dal collettivo “Immersive (s)” con la direzione artistica di Jean Marie Priol, la mostra è pensata come un’esperienza immersiva ed educativa. In linea con l’ambizione ecologica perseguita dalla Francia attraverso l’One Planet Summit, questo padiglione sarà il più sostenibile mai costruito perché potrà essere smontato e riutilizzato. Il lavoro degli architetti è basato sui tre pilastri dell’architettura bioclimatica: energia rinnovabile e pulita, materiali sostenibili ed economia circolare. Piastrelle fotovoltaiche sulle facciate garantiranno l’autonomia energetica necessaria; tutti gli alberi che circonderanno il piazzale saranno ripiantati negli Emirati Arabi Uniti dopo la mostra mantenendo e rispettando la biodiversità. img by Atelier du Prado e www.arabianbusiness.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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