Lupi: nella legge di Stabilità proroga ecobonus per riqualificazione energetica

Confermate le detrazioni fiscali per ristrutturazioni e riqualificazione energetica delle abitazioni. Il Movimento 5 Stelle chiede proroga fino al 2020

Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, intervenendo alle celebrazioni per i 50 anni dell’Autostrada del Sole, ha detto che nella legge di Stabilità verrà confermato per il 2015 il bonus per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica in edilizia: “Ricordo che fu il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a volere con forza l’aumento del bonus ristrutturazioni dal 50 al 65%. Sono certo che nella legge di Stabilità questo provvedimento ci sarà e che si completerà quindi con il decreto Sblocca Italia, che mette 4 miliardi di euro a disposizione”.  “Inserire gli ecoincentivi nella legge di stabilità non è solo un’intenzione ma deve essere un dovere, – ha continuato il Ministro ai microfoni di Rai News – anche perché negli ultimi anni è l’unica misura che ha veramente funzionato. Si tratta di una sfida per la riqualificazione del costruito ed è una misura che permette di rimettere in moto l’economia, solo nel 2013 sono stati 29 i miliardi di euro risultati da questa norma, di cui 5 miliardi l’IVA incassata in più dallo Stato”. “Nella legge di stabilità è prevista ancora la ristrutturazione, solo che si abbassa dal 65 al 50 per cento – dice Lupi – Quindi se noi interveniamo lo facciamo perché questo provvedimento è uno dei pochi che ha funzionato”.  Con la nuova Legge di stabilità si dovrebbe dunque confermare il 65% per le detrazioni per le riqualificazioni energetiche per il prossimo anno.

Negativi i parlamentari del Movimento 5 Stelle che in una nota hanno criticato la possibile proroga per un solo anno: “Le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Lupi sulla proroga di un solo anno dell’Ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e la probabile riduzione della percentuale detraibile dal 65% al 50% mostrano chiaramente che la priorità politica di questo Governo non è la ripresa economica, ma la tutela di interessi particolari.  I dati forniti da ENEA e Cresme mostrano come negli scorsi anni l’Ecobonus ha generato molti più benefici con ricadute dirette nell’economia, nell’ambiente e nella salute rispetto alla spesa sostenuta. D’altronde perfino nell’accordo trovato tra la Confindustria e CGIL, CISL e UIL di qualche hanno fa, emerge chiaramente che prorogare le misure di sostegno fino al 2020, con una normativa orientata a promuovere l’uso delle tecnologie più efficienti, può generare un effetto cumulato nel decennio di un aumento della produzione diretta ed indiretta a livello nazionale di quasi 240 miliardi di euro e la creazione di oltre 1,6milioni di posti di lavoro con un incremento del PIL medio dello 0,6% annuo. Più volte, raccogliendo le istanza presentate da tutte le realtà produttive del Paese, abbiamo proposto al Parlamento di intervenire per stabilizzare l’Ecobonus almeno fino al 2020 con una riduzione graduale della percentuale detraibile. Ci vogliamo confrontare sul tema della ripresa economica del Paese nel breve periodo: per questo chiediamo di inserire nell’agenda delle decisioni politiche del Governo il sostegno all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili”.

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Detrazione fiscale 50% - 65%

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