Mobilità elettrica, l’Italia sperimenta il vehicle to grid

Nissan, Enel X e RSE hanno dato il via alla sperimentazione del vehicle to grid: così le auto full electric potranno comunicare con la rete elettrica

a cura di Ivan Celeste

Mobilità elettrica,  l’Italia sperimenta il vehicle to grid

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A Milano si prova a guardare più avanti in termini di mobilità elettrica. È stato da poco avviata la sperimentazione, la prima in Italia, e tra le prime in Europa, della tecnologia Vehicle to Grid (V2G) che permette ai veicoli elettrici d’immagazzinare e restituire energia per stabilizzare la rete. Un progetto nato grazie alla collaborazione tra Enel X, Nissan e RSE – Ricerca sul Sistema Energetico, che ha messo a disposizione la propria sede e centro di ricerca. 

L’importanza del vehicle to grid per emobility e rete elettrica

Il sistema elettrico ha e avrà sempre maggiore bisogno di flessibilità. La produzione da rinnovabili dovrà aumentare, anche per centrare i target previsti per il 2030 dal Piano nazionale Energia e Clima e dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea. Solo che è necessario gestire al meglio e stoccare l’energia prodotta, rendendo stabile la generazione e rendendo la rete flessibile e capace sempre di garantire una fluidità di servizio. Da qui nasce l’opportunità di sviluppare il discorso relativo all’accumulo energetico.

L’opzione V2G apre quindi a nuove opportunità, non solo legate alla trazione, ma anche all’energy storage. Da qui si evidenzia l’importanza della sperimentazione, che proseguirà fino a dicembre 2020. I veicoli elettrici diventano così “batterie in movimento”, giocando ancor più un ruolo significativo nel processo di transizione energetica sempre più a zero emissioni.

Il progetto avviato a Milano, segnalano i tre attori in una nota congiunta: “intende testare le funzionalità del V2G in base alle abitudini degli utenti privati e di coloro che utilizzano veicoli di flotte aziendali. Durante i periodi di ricarica le batterie saranno impiegate come sistemi di accumulo energetico connessi alla rete, in grado di garantire vantaggi per il sistema elettrico e per i possessori delle auto”.

In particolare, il vehicle to grid renderà possibile massimizzare l’autoconsumo di energia rinnovabile da impianti domestici, ottimizzando i flussi di energia prodotta e consumata a livello locale e garantire la continuità della fornitura di energia in caso di interruzioni.

I vantaggi per chi possiede un’auto elettrica si aprono alla possibilità di ottenere una remunerazione per i servizi forniti al sistema elettrico. Quindi, oltre ai benefici ambientali ci sono anche quelli economici. In attesa che il decreto in discussione renda possibile sfruttare per più finalità le batterie attraverso il V2G, si perfeziona da una parte l’opportunità di disporre, senza costi aggiuntivi, di un sistema di accumulo domestico o aziendale e, dall’altra, di garantire un importante contributo alla stabilità e all’efficienza del sistema elettrico. 

Il parere dei protagonisti del progetto

Progetto vehicle to grid, Da Sinistra Maurizio Delfanti, Bruno Mattucci, Alberto Piglia

Da Sinistra Maurizio Delfanti, Bruno Mattucci, Alberto Piglia

A garantire la sperimentazione concreta ci pensano le infrastrutture di Enel X e di Nissan. Alberto Piglia, responsabile global e-Mobility Enel X, ha rilevato come questa sperimentazione avrà il merito di far comprendere le opportunità di connettere l’auto alla rete elettrica. «La sperimentazione prevede la possibilità di far partecipare due Nissan Leaf ad altrettanti servizi diversi: l’integrazione dell’auto con la rete, denominati in front of the meter; la possibilità di mettere in comunicazione l’auto con il sistema casa mediante il behind the meter».

Nissan metterà a disposizione due vetture modello Leaf, l’unica in Europa a essere certificata e abilitata al V2G. La casa automobilistica ha già avviato il progetto in altri Paesi: in Danimarca, nel 2016 insieme a Enel e Nuvve, ha lanciato il primo Hub V2G al mondo interamente commerciale; nel Regno Unito, insieme ai propri partner, Nissan ha dato vita a e4Future, primo progetto al mondo che predispone una dimostrazione ad ampio raggio della tecnologia vehicle to grid, permettendo di sperimentarla su vasta scala, usando mille installazioni. Non va dimenticato infine anche il caso della Germania, dove la Nissan Leaf si è attestata come prima auto full electric ad aver superato la fase di pre qualificazione come sistema di accumulo di energia elettrica secondo le linee guida dei Transmission System Operator tedeschi. «Grazie alla possibilità aperta dal V2G si potrà scambiare energia con la rete di distribuzione, oppure utilizzare la propria vettura come sistema di stoccaggio qualora si abbia la disponibilità domestica di un impianto fotovoltaico con vantaggi nel sistema di ricarica», ha segnalato Bruno Mattucci, ad Nissan Italia, rilevando che, in base alle stime fatte e che la sperimentazione dovrà confermare, si potranno abbattere i costi di ricarica dal 40 al 60%.

Da parte sua RSE, “padrone di casa” dell’iniziativa italiana, ha già avviato un’iniziativa di elettrificazione della flotta di auto aziendali, che andrà a integrarsi (come benefici generali e come contenuti di ricerca) con il progetto milanese. Come ha sottolineato Maurizio Delfanti, amministratore delegato RSE, «Il progetto vehicle to grid è importante per RSE, che ha avuto il piacere di ospitare l’evento iniziale, perché s’inserisce nell’alveo delle attività di ricerca di sistema. L’idea che le batterie di un auto possano fornire servizi alla rete elettrica è un’idea innovativa, che noi perseguiamo da tempo e con molta attenzione. Riteniamo sia giunto il tempo di passare dagli esperimenti di laboratorio e dalle ricerche teoriche e simulazioni ad applicazioni pratiche. Questo progetto risponde proprio a questo intento. Proveremo percorrenze reali e metteremo alla prova le auto e tutti i sistemi connessi nella nostra sede per dimostrare e per individuare possibili difficoltà ancora da superare perché la prospettiva dell’impiego dei veicoli al servizio della rete elettrica diventi di ampio mercato cui tutti possano accedere».

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