Per il WWF necessario confermare il 55% per l’efficienza energetica sugli edifici

“Tutti parlano e straparlano di efficienza energetica, in Italia, ma i fatti sono ancora decisamente troppo pochi. Anzi, per l’ennesima volta siamo costretti a fare appello al futuro Parlamento perché confermi e renda davvero efficace il 55% di sgravio fiscale per l’efficienza energetica sugli edifici”. Così Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, commenta la presentazione del 2° Rapporto sull’Efficienza Energetica dell’ENEA.
Va reso merito all’ENEA di mettere i decisori davanti ai dati concreti: le tabelle nell’executive summary dimostrano in modo lampante che dal 1990 il livello di efficienza energetica in Italia è  diminuito in tutti i settori. Questo anche a causa di provvedimenti mai coerenti e molto contraddittori. Il successo enorme degli sgravi fiscali del 55% per l’efficienza sugli edifici, per esempio, è sempre destinato ad autodistruggersi entro un certo periodo di tempo, ed è stato minato anche dall’innalzamento degli sgravi per le ristrutturazioni in generale: quale cittadino sceglierebbe di dover dimostrare i propri interventi di efficienza energetica per avere un 55% di sgravi fiscali quando può, molto più facilmente, accedere al 50%? Comunque, tra pochi mesi il 55% per l’efficienza scadrà di nuovo e le defiscalizzazioni per le ristrutturazioni edilizie torneranno al 36%“, lamenta Midulla.
“Eppure, in tempi di crisi occorrerebbe stimolare i cittadini e le aziende a un uso  straordinariamente efficiente di tutte le risorse, a partire da quelle energetiche, nell’ambito del più ampio sviluppo di un’economia verde e rigenerativa. Quando non si ha una visione, anzi si contraddicono i propri piani e non si possiede una vera strategia, i risultati sono poi quelli che si evincono dal Rapporto ENEA”, sottolinea Midulla.

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