Politiche ambientali di successo

Masdar City, in Arabia Saudita, è citata, tra altre città, quale esempio di sviluppo sostenibile in un accurato studio dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA)

Progettata da Norman Foster, Masdar City è stata definita la città del post-petrolio”

Altra immagine di Masdar City: la “città più verde al mondo””

Alla conferenza ONU sui cambiamenti climatici, in corso a Copenaghen, gli esperti dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) presenteranno gli attesi risultati dei propri recenti studi. Forniranno i dettagli sulle misure necessarie per ottenere la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e per il taglio dei gas a effetto serra. L’IEA è impegnata a "lavorare con le autorità di governo a tutti i livelli, per garantire una strategia efficace per la promozione dell'efficienza energetica”. Alla luce di questo, assiste le autorità governative a individuare le sfide emergenti e a attuare le politiche ecologiche (ha svolto, ad esempio, un ruolo centrale nel far fronte alla graduale riduzione del numero di lampadine a incandescenza e ha di recente divulgato 25 raccomandazioni di politica energetica). Per evidenziare l'importante ruolo che l'energia rinnovabile deve svolgere nel mitigare il cambiamento climatico, l'Agenzia presenterà i principali risultati delle proprie analisi e le tabelle di marcia delle tecnologie energetiche a margine della conferenza ONU in tre distinti eventi collaterali: l'IRENA-REN21 (il 15 dicembre); l’IEA Sustainable Energy Policy and Technology Day (il 16 dicembre) e il World Energy Outlook 2009 (il 17 dicembre). L'IEA sta anche sviluppando una serie di tabelle di marcia (da seguire a partire da oggi sino al 2050), per le diverse tecnologie energetiche.

E intanto dà la misura del lavoro da compiere, in una visione prospettica di lungo termine e in rapporto a dimensioni alternative con cui affrontare la questione dello sviluppo sostenibile, con una recentissima pubblicazione (presentata l’8 dicembre ’09 a Parigi): Cities, Towns and Renewable Energy”. E’ uno studio che offre un’esplorazione accurata di alcune politiche ambientali di successo (applicate in differenti parti del mondo e in città di piccole e di grandi dimensioni). “I leader di città e paesi di tutto il mondo che, a livello locale, sostengono e promuovono progetti legati all’energia rinnovabile, possono oggi prendere la strada verso la diminuzione dei gas ad effetto serra, la sicurezza energetica, lo sviluppo sostenibile e i derivanti benefici sociali per i loro cittadini”, ha dichiarato Nobuo Tanaka, Executive Director dell'Agenzia internazionale dell'energia (AIE), presentando la nuova pubblicazione AIE. Tanaka ha detto che la relazione individua una serie di politiche di successo, in genere associate all’incoraggiamento dell’adozione di misure di efficienza energetica, sviluppate da più città per aumentare lo sviluppo delle energie rinnovabili. “Le fonti di energia rinnovabili non conoscono confini”, ha aggiunto Tanaka. 
L’indigesta attualità: oggi, la metà della popolazione mondiale vive nelle aree urbane, consumando i due terzi del totale di energia non rinnovabile e producendo oltre il 70% di emissioni di CO2. Le prospettive IEA dicono che, entro il 2030, come risultato di una maggiore urbanizzazione, le grandi e medie città saranno responsabili del 76% di emissioni di energia di CO2 (se nulla cambia!). Inoltre, rispetto al 2006, oltre l'80% del previsto aumento della domanda di energia arriverà da località di Paesi non appartenenti all’OCSE. Tanaka ha osservato che "le autorità locali hanno reali possibilità di ridurre le emissioni di gas serra incoraggiando l'adozione di sistemi che usano le energie rinnovabili. Esistono esempi validi di governanti di grandi, medie e piccole città (sia povere sia ricche) che hanno incoraggiato con successo la diffusione dei progetti di energia rinnovabile”. Le comunità hanno raggiunto i risultati per differenti politiche: adozione di regolamenti per l'installazione di tecnologie a energia rinnovabile per tutti i nuovi edifici; incentivi finanziari per i proprietari di casa per installare scaldabagni solari o pompe di calore geotermiche; diffusione delle informazioni per le piccole e medie imprese; investimenti in innovativi progetti dimostrativi; promozione di progetti, a scala urbana, di costruzione di centrali eoliche, idroelettriche, impianti di produzione combinata di calore ed energia, impianti solari. L’imposizione dall’alto, se anche si tratta di un beneficio, è sempre rifiutata. Tanaka ha osservato che non è il caso dei progetti che nascono e si propongono a livello locale: "la vicinanza dei responsabili governativi locali ai propri cittadini porta all’accettazione sociale delle energie rinnovabili. E l'adozione di tecnologie all’avanguardia migliora l'orgoglio della comunità, fornisce una maggiore indipendenza energetica, accresce l’occupazione e la coesione sociale”. 
In Cities, Towns and Renewable Energy è riportato quanto realizzato da tredici "governi locali". I casi contemplati sono differenti, e alcuni d’essi ammirevoli persino per “estro creativo”, con ciò intendendo la capacità, con pochi mezzi, di avere rilevanti risultati: si va dall’analisi di quanto fatto a Tokyo, che ha oltre 12 milioni di abitanti, allo studio del caso Greensburg, località del Kansas (Stati Uniti), che ha una popolazione di soli 1.500 persone. Nella pubblicazione si riportano anche i casi di città che sono prossime all’obiettivo di utilizzare al 100% le energie rinnovabili, anche per i carburanti per i trasporti. Alcune nuove comunità (come ad esempio Masdar City, negli Emirati Arabi Uniti) sono state progettate e costruite per l’uso di sistemi a energie rinnovabili (Masdar City è stata la prima città al mondo a bandire le automobili e a vantare un intenso motto ecologista: "Credi, Realizza e Rendi Sostenibile"). Altre città possono svolgere un ruolo di esempio, com’è il caso di Freiburg im Breisgau (Germania): città in cui i pannelli solari sono stati accuratamente installati sui tetti di tutti gli edifici (non escluso quello dello storico municipio). L'efficacia delle politiche può essere differente per ogni diversa località, ma interrogare le esperienze degli altri, come descritto nella pubblicazione dell’Agenzia internazionale dell’energia, è sempre possibile e inesorabilmente utile.
 

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